💚 Peter Parker 💚

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Dedicato a @_-franci-_ <3 Spero che ti piaccia
Pronomi: She/Her
Tom Holland's

Esco di casa, vestita a cipolla, per via del freddo pungente di quella gelida serata di Gennaio. Gli scalini erano ghiacciati, quindi dovetti sostenermi alla ringhiera per non cadere. Ci misi cinque minuti, per via della mia agilità degna di una campionessa di atletica leggera.
Succesivamente, mi dirigo di fretta verso il solito luogo d'incontro, con il solito caffè macchiato e con la solita Mj.

Appena entrai nel bar, vidi la mia migliore amica al balcone, come sempre, indaffarata come non mai mentre preparava alcuni caffè per i clienti.
Mi sedetti a uno degli sgabelli vicino al balcone e salutai Michelle, che ricambiò il saluto con un piccolo cenno con la testa, nel mentre preparava dei caffè macchiati.
« Come sta la mia M ? »dissi cercando il più socievole possibile.
Mj mi guardò con aria sorpresa, nel mentre serviva i caffè hai clienti.
« T/N? Ti vedo più strana del solito. Cosa hai? ».
Risi leggermente e risposi: « La scuola in questo periodo sta cercando di seppellirmi di compiti e verifiche... Ma almeno del tempo libero ci ricavo nel corso della giornata, grazie a dio aggiungerei ».
Michelle mi diede un caffè macchiato nel frattempo. « Tieni piccolo genio, così grazie a me, ricordatelo, potrai prendere dei buoni voti restando sveglia sui quei maledetti libri ».
Finì la frase con un piccolo sorriso, raro da parte sua.
La porta del bar si aprì improvvisamente, facendo entrare altra aria fredda ( come se non ce ne fosse abbastanza) e poi si rinchiuse di scatto.
Nel mentre bevevo il mio bel caffè, un ragazzo si avvicinò al balcone, salutando MJ.
Era della mia stessa età circa, con dei capelli marrone scuro come il colore della terra e due occhi dello stesso colore dei capelli. Due intensi e bellissimi occhi.

Mi guardò per poco, ma era come se il tempo si fosse fermato in quel preciso momento, come se dovevo godermi quello spettacolo. La scena, ovviamente, fu rovinata dal caffè, che a forza di tenerlo fra le mie mani, mi bruciai.
Mi scappò un lieve gridolin, scuotendo energeticamente le mani.

MJ rise alla scena e sorprendentemente anche il ragazzo che stava di fronte alla ragazza.
Risi leggermente per l'imbarazzo, diventando rossa come un pomodoro.
Cercando di trovare una conversazione, MJ disse:
« Hey T/N, questo è il mio compagno di banco, nonchè mio migliore amico Peter. Peter lei è la mia amica di infanzia T/N! ».
Dopo di che ci lasciò da soli, tornando a servire i clienti.
Mentre se ne andava, mi guardò con uno sguardo strano.
Il ragazzo, Peter, mi guardò leggermente imbarazzato e cercò di iniziare una conversazione, anche se difficile visto che sono una di poche parole.
« MJ mi ha parlato molto di te... Devi essere importante per lei ».
Cercai di avere un tono il più amichevole possibile.
« Ah- Si, certo! Noi siamo amiche dalle elementari, ecco... Si. »
Cosa ho appena detto? Non lo so neanche io. Peter mi guardò leggermente confuso, ma non ci stese tanto visto che l'ho notato.

« Io non ho molti amici, ho solo lei e un altro ragazzo... Mi è difficile fare amicizia con altre persone, per via della mia timidezza. »

« Non sei l'unico. » dissi prendendo coraggio. « Anch'io ho pochi amici, ma con loro posso essere me stessa e loro lo stesso. » feci una leggera pausa e dissi « Se vuoi possiamo diventare amici... Che ne dici? ».
In quel momento non gli stavo parlando faccia a faccia, perchè mi vergognavo.
Diedi una piccola sbirciata al suo viso e vidi un piccolo sorriso comparire sulla faccia del ragazzo.

« C-Certo! Ovviamente... È stato piacevole parlare con te. »
Mi guardava con occhi sognanti, quei bellissimi occhi che guardavano i miei, come se ne fossero dipendenti. Entrambi rompemmo il contatto visivo con imbarazzo.

« Guarda guarda i due... ».
Mj ci stava guardando con una strana espressione facciale, quasi perversa, mentre si passava una mano sulla fronte.
Peter guardò la amica confuso, mentre io morivo ancora di più dall'imbarazzo.
Peter guardò distrattamente l'orologio al suo posto, per poi esclamare:
« Scusate ragazze, ma ora devo proprio andare... Ho promesso a Zia May che sarei passato al supermercato. »
Fece una breve pausa e si rivolse verso di me con un lieve sorriso comparso nel suo viso.
«Se vuoi che ci sentiamo ancora, è meglio che mi dia il tuo numero... ». Risi leggermente e presi una penna dalla mia tasca per poi scarabocchiare il mio numero su un tovagliolo del bar. Lo porsi al ragazzo, con la mano leggermente tremante, per poi salutarlo nel mentre si avviava alla porta di uscita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 22, 2022 ⏰

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