cinque

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<come cazzo mi hai chiamato?> mi sto incazzando seriamente ora.
<troia,troia,troia>continua a ripetere.
<CAZZO VIERI,ROVINI TUTTO!TUTTO!> dico scoppiando a piangere e sedermi a terra.
<calma mami>mi dice seduto sul letto, continua dicendo <vieni> indicandomi il letto.
<NON MI FARÒ SCOPARE DA TE STASERA>
urlo <e allora da chi?> mi domanda.
<non sono cazzi tuoi> rispondo. Non so più che pensare. Intanto lui si avvicina a quel 'porta' qualcosa che non so cosa contenga,ma non vedo bene cosa fa mi sono messa di spalle.
Sento solo lui che strappa una bustina con la bocca. Si avvicina a me e mi fa girare,mi asciuga le lacrime col pollice e mi da,quello che meno pensavo di ricevere,un durex,perfetto.
<infilamelo tu> mi dice mentre mi prende le spalle e mi fa abbassare. <no> dico fredda.
<perché no?> mi dice credo si stia incazzando.
<non lo farò ora,con te> dico.
<dai mami,ho bisogno di te> mi dice accarezzandomi la guancia. <non ce la faccio> dico iniziando a piangere. <mami..> dice facendomi rialzare e mettersi fronte conto fronte. <è troppo scollata questa maglietta mami> mi dice sussurrando.
<lo so> dico io, <la leviamo?> mi chiede lui e io faccio cenno di si con la testa, me la sfila lentamente,slacciandomi anche il reggiseno.
Si abbassa un po' e mi lecca i seni. Mi fa riabbassare e gli infilo il preservativo. Mi butta sul letto e si mette sopra,mi allarga le gambe e lo mette in un colpo secco mentre io gemo.
<Di..di chi sei..> mi dice col fiatone mentre fa sempre più forte,avanti e dietro.
<t-tua> dico. <ma aspett-a> dico gemendo.
<chi era quella ragaz-za?> mentre continua.
<una puttana> mi risponde,mh..ok...

Ho scopato con lui si,ma non perdonerò mai il fatto delle scommessa,mai.

<scendiamo> dico ritornando fredda.
<hm no decido io quando scenderemo> mi risponde andando in bagno.
<cazzo,apri,devo-devo andare da Federico!> <mi prende come scomparsa!> continuo urlando. <chi cazzo sarebbe 'federico'?> mi dice,mentre esce dal bagno,nudo.
<non ti interessa apri Vieri!> corre verso di me e mi riabbatte al muro.
<TU.NON.ANDRAI.DA.NESSUNA.PARTE.>
mi dice scandendo ogni parola.
Vado verso il balcone mi affaccio,sentendo le lacrime che mi rigano la faccia,è solo una 'relazione tossica' la nostra,sempre se si può chiamare relazione visto che Vieri non sa nemmeno cosa siamo,ma neanche io a dir la verità. Lo sento uscire dal bagno e aprire la porta per poi andarsene si sotto.lo seguo non voglio restare in questo posto.
<oi giu ma dove sei stata?> mi dice Federico prendendomi per il polso.
<scusa ero andata in bagno non mi sentivo molto bene,scusa ancora> dico abbracciandolo.
<ora stai bene?> dice mentre ricambia l'abbraccio,<sisi> rispondo.
Neanche lui ci crede,lo so.
Decido di uscire un po' dal locale,di Vieri comunque nessuna traccia,vado di fuori e respiro l'aria fresca che mi travolge il viso.
Non so davvero cosa stia passando,mi dispiace per Lorenzo,lo tradiscine basta. Lo ammetto.
Sarà l'ora di lasciarlo? L'ho mai amato?
Chi amo io? Non lo so.
I miei pensieri svaniscono mentre Federico uscendo dal locale mi prende la mano.
<che guardi?> mi dice sorridendo tenendo lo sguardo fisso nel cielo.
<Le stelle,sono così belle> dico.
<hai ragione,ti riaccompagno a casa?> mi chiede prendendo le chiavi dell'auto e io faccio cenno di si con la testa. Sono felice del fatto che lui non vuole niente di sconcio con me.
<grazie> dico uscendo dalla macchina.
<ci sentiamo,buonanotte> e se ne va,senza aspettare risposta. Apro la porta e salgo le scale per arrivare al mio piano. Appena entro mi fiondo in bagno e faccio una doccia,mi strucco meglio e mi infilo il pigiama più comodo che io abbia nell'armadio. E mi addormento,con mille pensieri in testa. Anche oggi.

La mattina..

Oggi devo andare a scuola,come al solito sono in ritardo,mi vesto velocemente con un jeans normale e una felpa nera,faccio colazione e mi fiondo a scuola. La noiosissima ora di biologia è passata anche oggi come quelle di algebra,economia e diritto. Esco di scuola e vedo che c'è Vieri ad aspettarmi,che palle oh.
Cerco di cambiare strada,ma proprio stranamente mi afferra il polso e mi fa girare.
<lasciami,sono di fretta> dico,in verità non ho nulla da fare. <dove dovresti andare?> mi chiede,sa benissimo che non devo fare proprio niente. <fatti i cazzi tuoi per una volta Vieri>
<calma mami> mi afferra la mascella e stringendola porta le mie labbra sulle sue,intanto la sua lingua chiede accesso alla mia. Le sue labbra sono morbide. Mi piace.
<co-cosa fai?> dico staccandomi.
<ti bacio no?> mi dice lui,ma io dico una cosa che non avrei mai e dico mai dovuto dire;
<sono fidanzata> mi dice <va a farti fottere> <quel figlio di puttana non sapere neanche dove infilarlo> continua dicendo.
<cosa c'entra?!> urlo andandone.

Arrivo a casa,apro Whatsapp e mi trovo un messaggio in aspettato e che non avrei mai voluto ricevere.

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mi appartieniWhere stories live. Discover now