22 - Sosta in giardino

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Per me Sebastian è un criminale.
La stanotte sono uscita di corsa dalla sua stanza, però non sono riuscita a chiudere occhio, e oggi io e le mie sorelle usciamo a fare una passeggiata, a seguito i francesini è i loro amici, cioè Francesco, Sebastian, Vincenzo e Newt.
La mia unica possibilità è quella di mettermi in un angolo e guardare, tanto nessuno potrà mai darmi quello che voglio perché nessuno è me, è la mia più grande convinzione.

Visto che stia aspettando che arrivi Emily nel frattempo ci avviciniamo ad un lago.
Mentre contemplo le piccole luci del lago vedo un qualcosa di scuro galleggiare.
"Che cos'è quella cosa?" Chiedo indicando il punto dalla forma ambigua.
Sebastian con l'aiuto di Francesco si affrettano ad avvicinare quella cosa e quando è abbastanza vicina ci rendiamo conto che è un corpo.
"Oddio!" Esclamo portandomi le mani sugli occhi, per poi allontanarmi verso un albero, dove per sbaglio sbatto contro a... Emily.
"Una persona è annegata!" Le spiego gesticolando.
"Lo so." Mi risponde guardando i ragazzi attorno al corpo cercando di rinsavire il ragazzo che ha avuto una giornata peggiore della mia.
"Ma hai i capelli bagnati." Noto prendendo una delle sue ciocche.
"Lo so." Mi risponde togliendomi le mani dai suoi capelli bruscamente e con voce fredda.
"È morto il primo ministro! È lui!" Dicono i ragazzi e io guardo sconvolta Emily.
"L'hai ucciso te?" Chiedo.
"Tu che dici?"
"Ma perché?"
"Perché un assassino non rivela mai i suoi piani, andiamo?" Mi spiega, e noto i suoi occhi spenti, mi si crea un nodo alla gola, sta scalando una scala pericolosa, quella del potere.
Dovrebbe curarsi la cattiveria, come tutte noi sorelle.

Alla fine decidiamo di pranzare dentro il castello e ognuno mangia per conto suo, io in camera mia condivisa insieme a Serena che mangiamo piatti a base di formaggi.

Il regno oscuroWo Geschichten leben. Entdecke jetzt