[Chifuyu]
Oggi non andrò a lavoro, come non ci andrò domani.
Alle 22:30, mia madre entrò di fretta in casa mia, è raro che lo faccia, non abbiamo un legame chissà quando stretto. <<Il nonno è in ospedale>> mi disse, e senza perdere un secondo, mi misi le scarpe, il giubbotto, e mi precipitai li.
Se ci sono delle persone, per cui darei la mia vita, ecco, quelle, sarebbero i miei nonni.
Persi mia nonna anni fa, e per quanto riguarda quelli paterni, non li ho mai conosciuti, proprio come mio padre. Mi rimane solo mio nonno, colui che mi crebbe, e che in parte, ha aiutato alla formazione del mio carattere.

Arrivai all'ospedale alle 23:10, e senza perdere tempo, mi diressi alla reception, per chiedere la stanza. <<Il signor Matsuno, è in quest'ospedale? È mio nonno>> mi affrettai a dire, e l'infermiera, mi guardò quasi con compassione.
<<Si, stanza 27>> mi rispose lei, e dopo aver ringraziato, mi precipitai li.
Non appena arrivai davanti a quella porta bianca, con sopra attaccato il numero 27, venni invaso dall'odore di disinfettante, e subito, vidi tre medici, Messi molto vicino, intorno ad un lettino; ma nonostante ciò, entrai senza farmi troppi problemi.
<<Scusate, siete intorno a mio nonno? Come sta?>> chiesi, e i medici, si girarono.
<<Lei è un parente?>> mi chiesero stupidamente, e io annuii.
<<Allora venga e stia con lui nei suoi ultimi minuti di vita.>> aggiunse un altro, e quell'affermazione, mi spiazzò.
<<...cos'è successo?>> chiesi un'ultima volta, e poco prima che l'ultimo medico, solcasse l'uscita, so fermò.
<<I polmoni>> disse semplicemente, senza spiegarmi nulla, e dopodiché, mi lasciò solo, con lui.

<<Ciao nonno>> incominciai a dire piano, e sentii il suo respiro aumentare lievemente.
<<Chif->> un colpo di tosse, accompagnato da sangue.<<Chifuyu, vieni qui>> si sforzò di dire infine, indicandomi il bordo del letto.
<<Nonno, non parlare, i medici troveranno una cura>> gli dissi, ma lui scosse la testa, come se sapesse, che piuttosto che convincere lui, stessi cercando di convincere me stesso.
<<Chifuyu, è questione di minuti. Fammi parlare.>> insistette lui, e io annuii, ormai con le lacrime che scorrevano a dirotto.
<<Sei il mio unico nipote, e sei come un figlio. Ti ho cresciuto, e spero di essere stato una buona figura di riferimento->> e di nuovo sangue, ma nonostante ciò, continuò a parlare. <<Trova l'amore, sotto ogni forma, o persona che sia, non farti condizionare dal pensiero pubblico, si te stesso. Ti voglio bene, mio piccolo Chifuyu.>> concluse infine il discorso, e dopodiché, il battito cessò, e i medici, tornarono nella stanza.

Domani, si svolgerà il funerale. Non ho detto nulla a Baji-San, non parliamo da quando ieri l'ho visto con quella ragazza, anzi no, da prima, visto che lui mi ha semplicemente accennato un sorriso... non parliamo, da quando mi ha baciato, anche se, sicuramente, l'ha fatto perché non era lucido, per via della febbre.
E così, perso nella disperazione, e nei miei pensieri, mi addormentai, dopo una notte in bianco.
[...]
La sveglia suonò, e un mal di testa schiacciante, si presentò, insieme a due occhi più rossi, e gonfi, di due peperoni con il fertilizzante.
Vidi l'orario: 7:40, il funerale, è alle 9:00, non ho problemi con il tempo, quantomeno.
Così, mi lavai, e mi preparai con calma, ma non feci colazione. Ho come un nodo alla gola, che non mi permette di mangiare.
Poco a poco, si fecero le 9:40, così, mi recai in chiesa, in anticipo, ovviamente.
Ma dopo meno di dieci minuti la gente cominciò ad arrivare, e io, non guardai nessuno I'm faccia.
Mio nonno era un uomo ben voluto, amato da tutti, smette sorridente,e gentile, non mi stupisce I'm fatto che ci siano così tante persone

Il funerale, passò in modo estremamente lento, ma la parte più dura, fu la fine, quando una miriade di persone, che non conosci, viene a farti le condoglianze.
Ma fu proprio quando rimasi solo, che notai, una presenza dietro di me.
<<Avresti dovuto dirmelo, siamo amici>> mi rimproverò Baji-San.
<<Come stai?>> mi chiese in seguito.
<<Male>> risposi io, con salaria,  e Baji-San, mi si avvicinò, e mi abbracciò.
<<Se vuoi piangere, fallo. Io non ti giudico, con me, sei al sicuro.>> mi disse infine, e io, scoppiai in lacrime,e.
<<Baji-San, non è giusto>> singhiozzai, e lui, mi accarezzò la spalla, e la schiena, "lo so, ma devi essere forte>> mi disse lui, e dopo essere stato per altri cinque minuti.

<<Va tutto bene, ci sono io.>>





Ciao a tutti!💗
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💞
Scusate eventuali errori di battitura💓

[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮]🌈𝘀𝗵𝗼𝘄 𝗺𝗲 𝘁𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗿𝘀🌸Where stories live. Discover now