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Mi sono alzata e mi sono avvicinata a lui. Come al solito, sembrava perfetto. Ma mi stava fissando, con aria assente. Uno sguardo che padroneggiava da molto tempo esclusivamente per i suoi parenti e io odiavo assolutamente quello sguardo. Mi addolorava vederlo così, freddo e privo di emozioni. Ogni volta che si presentava un problema nel nostro gruppo, forse una rissa. Remus ed io lo avremmo risolto velocemente, ci stava perdonando. Difficilmente portava rancore. Peter ed io non abbiamo mai litigato. James e io alla fine avremmo risolto perché non ci siamo mai arrabbiati l'uno con l'altro. Ma Sirius, comunque. Sirius era tutto un altro problema.

Sirius era il tipo di persona che a malapena lasciava entrare nessuno, ovviamente se fossi cresciuto in un posto dove sono stato trattato come se fossi un errore, anch'io mi sarei comportato allo stesso modo. Per me, Sirius Black indossava sempre una maschera. Per gli studenti, era l'ultimo ragazzaccio, quello con cui tutti volevano essere, o con cui volevano stare. Agli insegnanti? Era un piantagrane. Ma a noi? Le persone che l'hanno visto davvero? Sirius Black era ferito. Come ha mascherato il suo dolore? Agendo come se non gli importasse. Il modo migliore per descriverlo è con un'espressione che avevo sentito una volta: o sii un lupo o fatti mangiare dai lupi.

Potevo solo immaginare quanto fosse doloroso sentire uno dei tuoi unici amici dirti che non significavi nulla per loro. Armeggiai con le mani, "Sirius, io-dobbiamo parlare." dissi, seriamente.

Alzò un sopracciglio e incrociò le braccia con nonchalance: "Di cosa c'è da parlare?" chiese Sirius, freddamente.

Eccolo lì. Il suo atteggiamento "Non mi interessa niente" con anche un po' di "perché parli con me" - lo stesso atteggiamento che ho ricevuto quando sono diventato amica di tutti per la prima volta. Era il primo indizio che mi stava escludendo. James si schiarì la voce e in qualche modo ebbe la profonda idea che io e Sirius dovessimo parlare perché si alzò e disse: "Beh, andrò a spiegare tutto a Remus e Peter. Puoi occuparti di lui." Mi ha salutato mentre saliva le scale.

Ho preso un profondo respiro e ho guardato a terra, avevo pianificato quello che volevo dirgli. Avevo il controllo.

"Sirius, io- quello che pensavi fosse successo. Non era quello che è successo davvero." dissi, sperando che avesse senso. Non è successo.

Il suo viso si contorse in uno sguardo confuso: "Cosa vuoi dire?"

Come un bollitore che si spegne, ho detto troppo in fretta: "Sirius non ho fatto niente, è stato Kenneth, ha fatto qualcosa per rovinarmi amicizia con tutti perchè è un piccolo scarafaggio malvagio e giuro non ho detto quelle cose e non intendevo niente di tutto ciò giuro non so se mi crederai o no ma anche Kenneth ha preformato un incantesimo della memoria su di me per farmi dimenticare. Non direi mai che voi ragazzi siete i miei migliori amici in tutto il mondo e vi amo tutti - non odio nessuno - sono innocente, lo giuro!"

"Kenneth ti ha fatto qualcosa? Se ha eseguito un incantesimo della memoria, come fai a saperlo?" Disse sospettoso, socchiudendo gli occhi.

Lo guardai, "Beh, allora - sono uscita e ho visto  Helen che in qualche modo sapeva della mia mano contusa", ho alzato la mano.

I suoi occhi quasi schizzarono fuori dal suo cranio e istintivamente mi afferrarono la mano, esaminandola. "Ma che... Merlino, Josie, come ci sei riuscita? Puoi andare un giorno senza farti del male?" chiese, preoccupato.

mi gratto la nuca goffamente, "Non è questo il punto - Helen ha visto me e Kenneth litigare, ha detto di aver sentito correre e sono stata io. Kenneth mi stava inseguendo, poi abbiamo iniziato a litigare. Non lo so su cosa, però, l'ho schiaffeggiato e lui ha tirato fuori il suo bacchetta e allo stesso tempo gli ho dato un pugno. Il che immagino sia il motivo per cui il fascino della memoria non era perfetto. Riesco ancora a ricordare frammenti." dissi onestamente.

Unspoken || Sirius Black (Da Revisionare)Where stories live. Discover now