io, te e il loop eterno[Kol Mikaelson]

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La porta della classe si apre e fa il suo ingresso una giovane dai capelli castano scuro, deve essere nuova dal momento che sembra spaesata sebbene lo nasconda alla perfezione. La ragazza si avvicina al professor Saltzman consegnandogli un foglietto con probabilmente delle informazioni sulla sua presenza qui  e va a sedersi  in prima fila.

<<  bene ragazzi accogliamo in questo corso la signorina  Victoria Chruch, viene da New York quindi vedete di non fare brutta figura e vi rinnovo il mio invito a comportarvi bene. Intesi? Bene ora iniziamo la lezione>>

Mentre  quell'insopportabile insegnate   inizia a spiegare la prima guerra mondiale io non posso fare altro che fingere di prendere appunti, non mi frega nulla di questo argomento dato che il 1914 l'ho praticamente vissuto e so come andarono le numerose minacce che portarono allo scoppio della  guerra. Ogni tanto  guardo la nuova arrivata che è solo due file più avanti a me e mi chiedo cosa possa averla portata in una cittadina di provincia come questa, cosa potrà mai avere Mystic Falls che una  città come  New York non ha? Non che mi importi veramente  insomma ma... nessuno verrebbe qui senza un motivo logico!  Tra un pensiero e l'altro non mi accorgo della campanella che suona ma guardando l'orologio al polso  mi rendo conto che non è realmente finita l'ora, chi  è il cretino che si diverte a prendere in giro gli insegnanti?  Poco importa tanto alla fine della lezione mancavano solo dieci minuti ed è infondo un  bene che sia suonata prima così non dovrò sentire ancora  le idiozie che  Alaric blatera sull'attentato a Francesco Ferdinando.  Poso il quaderno nello zaino e mi avvio furi dalla classe  aggregandomi agli altri studenti che escono in ansia non capendo  perché la campanella sia suonata prima, qualcuno scherzando  ha ipotizzato un'incendio oppure qualche deficiente ha persino detto sia stata la mano di Dio.. davvero gli umani sono così superficiali o a loro piace solo viaggiare di fantasia? Beh visto dove ha portato loro la fantasia con le varie invenzioni nel corso dei secoli non c'é da stupirsi se sperano sempre  in un qualche aiuto divino o fantascientifico . 

<<   è morto il professore di ginnastica!>>

Una ragazza  corre fuori il portone  verso la massa di studenti e insegnanti che si è raggruppata fuori nel cortile della scuola, un'omicidio a scuola che strano, ovviamente sono ironico dato che in questa cittadina nulla è lasciato al caso. Tutti si guardano tra loro in preda al panico mentre Alaric si avvicina a me  giustamente.. sta volta si sbaglia professore. 

<< potevi essere più discreto non credi Mikaelson?   la prossima volta evita di nutrirti a scuola o ti metterò  la nota >>

Afferma con tono sprezzante, peccato che se fossi stato sarei stato   più teatrale e non avrei semplicemente lasciato il corpo in palestra ma l'avrei appeso dai piedi sulle sbarre delle scale in bella vista. 

<< ah mi duole dirlo ma questa volta non sono stato io, quando faccio le cose mi prendo il merito. Perché  non chiede ai suoi amici?  anche loro sarebbero capaci di uccidere un professore>>

A proposito dell'allegra comitiva di vampiri e clown degni del circo... non si sono completamente visti oggi in classe.  Mi allontano dalla massa velocemente e mi dirigo in palestra senza farmi vedere ed ecco tutto il gruppetto lì, non mi avvicino  anzi mi nascondo sotto gli spalti per ascoltare la conversazione vedendoli in apprensione.

<<  dobbiamo cercarlo perché sapete quanto Stefan sia instabile senza umanità, questa volta è stato un professore ma la prossima volta? potrebbe essere  un compagno oppure potrebbe fare molto peggio>> 

Quindi è stato Stefan Salvatore, ecco perché non   lo vedevo da giorni lì con gli altri. Mi chiedo cosa possa aver scatenato questa sua voglia di spegnere l'interruttore ma la risposta non tarda ad arrivare perché vedo Elena prendere Damon per mano con fare ansioso. Ho sempre saputo che Stefan fosse  un debole ma non pensavo che arrivasse a spegnere i sentimenti solo perché ha  perso la ragazza. Ah l'amore così stupido e sopravvalutato.