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"Ascoltami nessuno deve dubitare di te, lei è furba, devi giocare la suo stesso gioco e non fare passi falsi, lei li noterebbe subito"

Ecco, questa è la conversazione che mi ha fatto dubitare di Demon. Io da brava ragazza avevo capito che c'era qualcosa che non andava quindi gli ho hacherato il telefono mentre eravamo insieme fuori. Ho controllato tra i numeri e ho trovato questo messaggio.

Utilizzo lo stesso indirizzo Ip della persona che ha mandato quel messaggio e gliene invio uno a Demon.
"Stasera, 6:30 davanti al capannone abbandonato (indirizzo) "

Sono le 5, mi faccio una doccia, preparo pistole e coltelli e indosso un pantalone mimetico, un top verde e scarpe nere col tacco.

Sono le 5, mi faccio una doccia, preparo pistole e coltelli e indosso un pantalone mimetico, un top verde e scarpe nere col tacco

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Vado dove ho dato appuntamento e mi metto in un angolo al buio.

Dopo circa 10 minuti lo vedo entrare e guardarsi intorno.
"Lo sapevo che avresti fatto ritardo" dice ad lata voce.

"In realtà sono in anticipo" dico uscendo dal buio e lo vedo sorpreso.
"Che c'è? Non te l'aspettavi? Pensavi sul serio che avrei creduto ai tuoi comportamenti così strani e troppo dolci...andiamo eppure il messaggio diceva che dovevi stare attento perchè avrei capito se mentivi...cosa vuoi da me?"
"Ucciderti" dice freddo subito e prende la pistola per spararmi ma con un veloce movimento butto la sua pistola lontano da noi. Iniziamo a lottare e devo dire che lui è messo più male di me.

Mi butta a terra e si mette sopra di me a strangolarmi. Sento mancarmi il respiro, estraggo un coltello nascosto all'interno del pantalone e glielo conficco nella mano. Appena si blocca per il dolore faccio scontrare le nostre teste e quando sta per perdere l'equilibrio a causa della testa lo butto a terra.
"Chi ti ha mandato per uccidermi?"
"Non sono così stupido" in un secondo ni ritrovo a terra ed entrambi siamo uno accanto all'altra stanchi morti che respiriamo a fatica.

"Perchè devi uccidermi?"
"Non volevo ucciderti"
"Cazzate"
"È la verità...sono un sicario, mi hanno detto solamente che avrei dovuto ucciderti. Così ti ho frequentato ma a quanto pare prima che avevo la possibilità di toglierti la vita non ho avuto il coraggio"
"Perchè no?"
"E io che ne so? Che cosa mi hai fatto?"
"Io un bel niente...fino a prova contraria sei stato tua a volermi uccidere"

"Perchè ti vogliono morta? Sei solo una ragazzina"
"Non lo so...chi sono queste persone?"
"È solo uno, si chiama Milkovich"
"Non sai altro?"
"No"
"Come ti ha contattato?"
"Messaggi"
"Non l'hai mai visto in faccia?"
"No"
"Non ti credo...c'è fammi capire hai accettato di uccidermi senza sapere il perchè, senza conoscere chi te l'ha ordinato e senza mai averlo visto"
"Capisco che non mi credi...l'ho fatto soltanto per i soldi"
"I soldi non fanno la felicità cit. Che cazzata"
"Credi che potremmo far finta che niente sia successo?"
"Spero tu stia scherzando?" Dico fredda e lo vedo abbassare lo sguardo.
"Mi dispiace...ti aiuterò a trovarlo"
"Non voglio il tuo aiuto"
"Ma ti serve" dice ed alzo gli occhi al cielo.

Usciamo da qui e andiamo in un delle mie case sicure, un piccolo appartamentino lontano dalla città, messo in un luogo isolato ma non troppo e con diverse uscite.

**2 giorni dopo
"Allora quindi Milkovich ha una moglie di nome Merdith, che faceva la puttana e Milkovich era un suo cliente finché non si sono sposati. Lui paga assassini, per lo più persone comuni, alcune addestrate altre no per uccidere persone che secondo lui sono una minaccia. Tu sei stato pagato 1 milione per eliminarmi perchè secondo lui sono la persona più pericolosa" dico leggendo quello che abbiamo trovato in sti giorni.

La sera dopo aver ordinato la pizza ed aver cenato ci mettiamo a guardare un po.
"Ti posso fare una domanda?"
"Spara"
"Perchè non mi hai ucciso? Io ho cercato di ucciderti eppure tu non l'hai fatt, perchè?"
"Non lo so, penso che sei stato manipolato e spinto dai soldi, eppure non sembri cattivo...beh almeno non con me. Quando mi raccontavi le cose e parlavamo eri sincero, per questo. Oltre se mi avresti voluto fare del male veramente a quest'ora sarei morta da un bel pezzo" dico e continuiamo a guardare il film.

Mi appoggio alla sua spalla e mi addormento.

Il girono dopo finalmente è arrivato il momento di andar a trovare Milkovich. Il viaggio in macchina dura 2 ore. Mettiamo la macchina al coperto ed entriamo nel suo appartamento nel più totale silenzio.

Ci sediamo entrambi su diverse poltrone ed aspettiamo che tornano a casa. Sento la porta aprirsi e compaiono Milkovich e la moglie.
"Quanto siete carini" dico e la moglie fa un salto dallo spavento mentre il marito ha una faccia da cadavere. Oddio basta che non sviene questo qua.

"E voi chi siete? Che ci fate in casa nostra? Come siete entrati? Guardate che chiamo la polizia" dice la donna urlando.
"Beh credo che per il tentato omicidio, pagare sicari, inflazione, violenze, torture...si, credo che potreste chiamare la polizia. Dopotutto non sono io che cerco di uccidere una 16enne" dico fredda e la donna guarda il marito.
"Di che sta parlando amore?" Dice ma lui sta zitto.
"Di che cazzo sta parlando? Non dirmi che hai cercato di uccidere una ragazzina e che ancora uccidi?" Dice urlando ma io la fermo.

"Sai Milkovich è stato facile trovarti, sai mi aspettavo un po più di protezione" dico sarcastica e quando mi avvicino piano lo vedo fare un passo indietro.

"Io non lo farei se fossi in te" dico indicando la pistola che sta cercando di prendere senza farsi vedere.
"Che cosa vuoi da me?"
"Voglio ripagarti con la tua stessa moneta" dico e sparo un colpo dritto in fronte a sua moglie.

"NOOOOO PUTTANA IO TI AMMAZZO" dice e corre verso di me per colpirmi ma Demon lo ferma e lo mette al tappeto.

Dopo ore e ore di torture finalmente è morto. Sono stanca morta.
"Direi che il nostro rapporto finisce qui"
"Non pensavo di dirlo mai ma...è stato un piacere averti conosciuto Demon Smirnov"
"Anche per me Allison Parker" dice facendomi l'occhiolino e ognuno va per strade diverse.

Pure il diavolo ha bisogno di qualcunoWhere stories live. Discover now