36 , the end

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Anna, trovandosi davanti al suo migliore amico, non potè far a meno di mettere da parte il suo orgoglio e di prendersi cura di lui. Accantonò Fairy con un gesto, si avvicinò, poi iniziò a singhiozzare drammaticamente.
Da quel pianto leggero venne fuori una risatina, forse per il nervosismo.
Tutti si radunarono intorno al povero ragazzo, che stava soffrendo ora più che mai. Mario gli toccò la spalla, per confortarlo e per sorreggerlo, mentre si malediva per quello che stava succedendo. Sicuramente non aveva responsabilità, ma sentiva come se ne avesse. Come se gli fosse sfuggito qualcosa proprio sotto ai suoi occhi.
Piadina aveva raggiunto il gruppo e si era seduto affianco a Strecatto, un po' come l'amico aveva fatto per lui.

Anna: Scusami

Stre: Non è colpa tua

Anna accennò un sorriso, Cico fissò lo sguardo su di lei.
Strecatto non capiva cosa intendesse e, specialmente in quel momento, non aveva abbastanza energie per pensarci più di tanto. Iniziò a non distinguere più le figure intorno a lui, si sentiva come se non fosse davvero vivo. La vista si annebbiò e i suoi amici diventarono delle semplici macchie di colore, a poco a poco.

Stre: Cico?

Chiamò il suo ragazzo a bassa voce, mentre si portava una mano alla testa. Guardava da una parte all'altra senza sapere dove l'altro si trovasse, spaesato e agitato. Era la fine?

Cico: Ci sono, mi vedi?

Stre: No io- non ci riesco.

Strecatto sentì una sensazione strana e nuova farsi strada in lui, ma non era una buona cosa.
Si guardò le mani, che erano in preda ad un formicolio fastidioso.
Per quanto non sapesse più cosa fosse reale e cosa no, intravedeva una sorta di trasparenza insolita nella punta delle dita. Questa si espanse sempre di più, fino a far scomparire buona parte della mano.

Cico: Stre stai- svanendo...

Cico cercò inutilmente di toccare le sue mani, poi urlò disperato mentre abbracciava quello che rimaneva dell'altro. Lo guardò per qualche istante, mentre piangeva copiosamente e gli accarezzava il volto.

Stre: Che mi succede?

Strecatto chiedeva aiuto, tutta la sala aveva occhi solo per lui.
Più secondi passavano, più peggiorava la situazione.
Stefano era in lacrime, nessuno lo aveva mai visto così.
Lyon era sconvolto e spaventato, cercava una soluzione ma non ne trovava. Quella sarebbe stata l'unica volta in cui non era stato in grado di aiutare uno dei suoi amici: pensiero che gli sarebbe rimasto in testa per tutta la vita.

I Wgf erano a pezzi, letteralmente, una parte di loro stava essendo strappata via.
Alex, che era tanto a cuore a Strecatto, non aveva avuto nemmeno tempo di ringraziarlo per quanto si era impegnato per lui. Un po' ubriaco, un po' confuso, si avvicinò all'amico e quasi gli cadde addosso.

Alex: Ti voglio bene Stre...

Strecatto fece un cenno col capo, incapace di rispondere. Si strinse per quanto poteva a Cico, voleva sparire solo tra le sue braccia.
Gli altri caddero sul pavimento, consapevoli che non ci fosse più niente da fare.

Anna: Sembra che il tuo tempo sia scaduto, Stre.

Cico: Tu- tu sai qualcosa!

Cico era fuori controllo, dato che l'unica persona che aveva mai amato stava essendo portata via da un momento all'altro, e Anna sapeva tutto.
Il motivo non ve lo so spiegare, ma la ragazza aveva studiato la situazione fin dall'inizio e sapeva già come sarebbe andata a finire. Era stata lei a decidere il loro finale, privandoli del per sempre felici e contenti di cui tanto si parlava nelle favole.

Era passato molto tempo da quella vicenda, tempo in cui Cico non era mai riuscito ad andare avanti.
Il dolore lo aveva profondamente segnato, il ricordo di Strecatto era rimasto sempre vivo nella sua mente.
Se solo si fosse ricordato degli appunti su quel taccuino, avrebbe capito che in realtà l'altro non lo aveva mai abbandonato.

fine💌

Deja vu - Strecico 💌Where stories live. Discover now