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E se ti sembra incomprensibile allora hai capito perfettamente

- Sarah Kane


«Chiara me devi copri' stasera, domani ho l'esame più infame della sessione» esordisce Manuel spingendo la porticina di legno che divide l'esterno del locale al retro del bancone in pietra.

«È già due volte in un mese che succede, Manuel» risponde la ragazza posizionando due Weiss e altrettanti bicchieri su un vassoio di plastica consumato.

«Voglio qualcosa in cambio, sennò col cazzo che ti copro di nuovo» aggiunge.

«Che voi?» chiede il ragazzo con l'aria confusa, le mani sui fianchi e un cipiglio sul viso.

I suoi amici lo prendono in giro costantemente per la posizione che assume quando vuole cercare di risultare intimidatorio agli occhi della gente, dicono che più di sembrare minaccioso paia essere un cucciolo disorientato.

Si sofferma a scrutare l'espressione indecisa della ragazza bionda davanti a lui, gli occhi le vagano per tutta la stanza, le dita a ripassarsi gli angoli della bocca come se avesse dubbi sul pronunciare o meno le parole che sta per dirgli.

«Stefano mi ha chiesto ancora di te e non mi lascia stare finché non ti convinco, quindi ti prego, andate a prendervi questa benedetta birra e facciamola finita» dice tutto d'un fiato.

«Ancora con 'sta storia? Te l'ho detto che non m'interessa Chià».

«Non ti sto dicendo che te lo devi sposare domani mattina, una birra e lascia in pace sia te che me, me lo devi.» continua la collega, avviandosi tra i tavoli.

«A domani!» esclama sparendo tra la folla.

«E pijamose 'sta birra così stanno boni tutti quanti» bofonchia Manuel prima di slegarsi il grembiule, recuperare il telefono dal retro e avviarsi verso l'uscita.

È una giornata piuttosto calda per essere febbraio inoltrato. La gente non è incappucciata dalla testa ai piedi, si respira un'aria piacevole senza il rischio di trovarsi il naso congelato e le labbra rotte dal freddo.

È domenica, le strade dovrebbero essere meno affollate del solito, ma Milano non si riposa mai.

È una delle cose che Manuel apprezza di più della città che ormai è diventata casa sua da circa tre anni, con la sua irrefrenabilità, i suoi colori, i suoi sapori, i mille volti che assume ogni giorno.

È un melting pot di culture, di lingue, di usanze, di strade, di vite, di destini che si incrociano e altri che camminano come rette parallele, e Manuel non avrebbe potuto scegliere posto migliore per distrarsi e per coltivare la sua passione.

Quindi i due autori più significativi per la commedia sono Plauto e Terenzio, Seneca, invece, fu un filosofo e autore di tragedie letterarie, pensa Manuel, infilando le mani nelle tasche, mentre si dirige verso casa.

I temi che tratta sono quelli della tragedia greca ma esasperata verso il macabro, poi gli parlo della sua versione di Fedra e 'sta parte m'a tolgo in quattro e quattr'otto.

Sono le 18:07 quando arriva davanti al portone di casa, la signora Lina del piano di sopra sta uscendo per portare a passeggio Lucky, il barboncino bianco che i nipoti le hanno regalato poco dopo la scomparsa del marito.

Da mesi quel cane è diventato il centro delle sue giornate e lei ha trovato un appiglio, un amore che le sta dando la forza di alzarsi ogni mattina, mettere su il caffè e iniziare un'altra giornata.

La sta aiutando a vivere, non a sopravvivere, come la letteratura sta facendo con Manuel.

«Ciao tesoro, come va? Non ti sto vedendo molto da queste parti» esordisce la donna, dandogli un pizzicotto sulla guancia.

Febbre - SimuelWhere stories live. Discover now