CAPITOLO 2

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Seduto nel suo abituale separé da 'Blue Bayou', Grant sorseggiava uno scotch con ghiaccio aspettando che arrivasse il suo miglior amico di sempre, lo sceicco Haroon Karim Cunningham Al-Yassin.

Si erano conosciuti alla Harvard Business School e insieme avevano fatto parte della squadra di canottaggio. Ad accomunarli era stata la mancanza di una famiglia, Grant essendo un bambino dato in affido e Haroon avendo perso i genitori in un incidente con un aereo da turismo quando era molto giovane. E adesso lavoravano insieme. La compagnia di import/export di Haroon forniva molti dei materiali indispensabili agli alberghi e resort di Grant.

Grant era al ristorante ormai da mezz'ora e già al suo secondo scotch. Ma non era Haroon in ritardo... era lui in anticipo. Era rimasto in ufficio fino all'ora in cui era solito andarsene, tuttavia non poteva dire di aver combinato molto dopo che Electa aveva sganciato la sua bomba.

Non era amareggiato... non proprio. E di certo non dava la colpa a lei. Anche se la sua vita personale era stata sconvolta, spingendola ad annullare le nozze, non avrebbe voluto che accettasse di sposarsi a meno che non fosse convinta al cento percento che era quello che voleva. Nessuno dei due meritava di passare i successivi cinquant'anni prigionieri di un matrimonio infelice e privo di amore.

Comunque, si rammaricava che il loro fidanzamento fosse finito perché, dopotutto, gli procurava un certo imbarazzo. Avrebbe dovuto sopportare l'umiliazione di dover dire alla gente che il matrimonio al quale pensavano di partecipare tra un mese era stato annullato. Di dover affrontare amici e conoscenti con il dubbio che loro si stessero chiedendo chi dei due aveva lasciato l'altro, e se lui era felice di essere di nuovo libero oppure se sguazzava nell'infelicità...

Ma più di ogni altra cosa, lo deludeva la mancanza di prospettive di una relazione seria. Non che fosse disperato. Il cielo sapeva se aveva avuto la sua dose di ragazze, alcune delle quali erano durate più a lungo di altre. Aveva incassato anche la sua dose di avventure fugaci.

Guardandosi in giro, decise che gli sarebbero bastati dieci minuti per abbordare una qualunque delle donne presenti nel locale. Il problema era che non voleva nessuna di quelle donne. Non era nemmeno sicuro di aver voluto veramente Electa, non come un marito dovrebbe volere una moglie. Ma in lei aveva visto una buona compagna e sperato che, con il tempo, sarebbe sbocciata anche la passione.

Ad infastidirlo non era nemmeno, l'idea di non avere una donna, quanto piuttosto il vuoto che si era creato tra lui e il suo desiderio di avere una famiglia. Amava profondamente la coppia che l'aveva preso in affido. Warren e Virginia Young l'avevano accolto in casa quando aveva dodici anni. Mentre la maggior parte delle famiglie preferivano bambini in età più tenera, loro erano stati felici di accettare un preadolescente.

Avevano perfino suggerito, più di una volta, che lui desse loro il permesso di adottarlo legalmente. Per quanto apprezzasse l'offerta, l'aveva respinta educatamente. Loro erano i suoi genitori e lui era il loro figlio, quasi in ogni senso della parola. Assolutamente. Senza gli Young sarebbe rimasto a languire nell'orfanotrofio.

Ma si rifiutava di prendere il cognome di un altro, perché aspirava a realizzare qualcosa con le sue sole forze. Non voleva che la gente lo accusasse di usare il buon nome dei suoi genitori adottivi per aprire varie porte e creare un impero usando le loro conoscenze.

Era convinto che la gente lo pensava e, ad essere sincero, non l'importava molto, perché i suoi genitori e i suoi più cari amici, come Haroon, sapevano che con l'eccezione di un ambiente famigliare stabile e un'istruzione presso le migliori scuole, tutto quello che aveva costruito se l'era guadagnato da solo. Dai suoi genitori non aveva mai accettato nemmeno un centesimo per avviare la 'Mitchell Hotels & Resorts'.

QUANDO NASCE UN AMORE (4 LIBRO - LA SAGA DEI POWELL)Where stories live. Discover now