capitolo26

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Misa

Lancio il mio pugnale ad Axel, notando  che non ha nessuna arma con se, gli sarà molto utile.
Perché l'ho fatto?
Non ne ho la più pallida idea, potrebbe essere un mio nemico come il resto dei presenti, ma mi ha salvato quindi gli do il beneficio del dubbio.
Sciolgo la mia acconciatura estrendo il fermaglio dai miei capelli che ricadono pesanti sulle spalle.
Non è un semplice ferma capelli ma un mini pugnale.
Ringrazio Miko come sempre.
Lo incastro tra l'indice e il medio tenendo l'impugnatura nel palmo.
Il gorilla difronte estrae l'arma, ma Axel mi precede lanciando il pugnale che si conficca nella mano dell'uomo facendo cadere la pistola a terra in un tonfo.

Se credessi nel matrimonio e nell'amore direi che quest'uomo è da sposare.

Mi avvicino alla guardia, potrei prendere l'arma e sparargli, ma il rumore attirerebbe troppe persone.
Afferro il mio lungo vestito e facendo un giro lo colpisco con un calcio rotante in pieno viso. Vedo la saliva mista a sangue schizzare dalla sua bocca, gli alzo la testa e conficco il mio piccolo pugnale prima nell'occhio destro e poi nel sinistro, per poi rompergli il collo.
Vedo Axel mentre colpisce un'altro uomo con l'impugnatura di una pistola, inginocchiato sul suo corpo.

Cazzo se è sexy da morire.

Di fianco a lui noto una guardia a terra ancora viva, mi avvicino a lui e lo colpisco col tacco a spillo dritto nella sua gola, afferra la mia caviglia, ma la presa si rilassa dopo pochi secondi.
Mi volto verso Axel che mi guarda sconvolto, ma c'è altro nei suoi occhi.

Orgoglio.

Per spezzare la tensione gli allungo la mano.
<<Siamo pari, ora però dobbiamo scappare, secondo i miei calcoli abbiamo si e no venti secondi>>.
Si alza senza prendere la mia mano, siamo sporchi di sangue e dobbiamo scappare più in fretta che possiamo. Mentre camminiamo lungo il corridoio mi blocca per un polso e mi fa voltare, le nostre labbra quasi si sfiorano, penso quasi che voglia baciarmi e anche se nella mia testa sto urlando un NO grande come una casa, mi avvicino sempre di più guitata dal mio corpo traditore, finché lui non aggiusta la mia maschera e mi sorpassa.
<<Muoviti bambolina>>.
Mi urla riscuotendo i miei pensieri in subbuglio. Vorrei ammazzarlo in questo momento, quest'uomo mi rende bipolare.

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