Una promessa da mantenere

Capitolo 2

GIOIA

Questa mattina, per andare a scuola mi sono fatta accompagnare da Alessandro, mio fratello.
In realtà è stato lui a voler accompagnarmi io ho solo accettato.

"Gio dopo scuola non posso venire a prenderti perché devo andare da Alice" mi dice tranquillamente.
"Okay ciao" finisco li la conversazione scendendo dall'auto e andando incontro a Camilla e Gabriele.

Alice è la sua ragazza.
Diciamo che è la classica ragazza bella, bionda, alta e con gli occhi azzurri.
Alessandro, invece ha i capelli lisci e di color marrone scuro, alto 1.76 e con gli occhi del medesimo colore.

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"Allora tu oggi vieni a casa mia e non accetto un no come risposta! mi dice Camilla scandendo ogni singola parola e sbucando da non so dove facendomi prendere un infarto.

"Se proprio devo" dico ironicamente e regalando le un piccolo sorriso.
"Dai vengono anche gli altri" dice cercando di convincermi.
"E va bene"
"Fantastico" dice ridendo e abbracciandomi, ovviamente ricambio l'abbraccio ridendo.
"Sicuramente" rispondo ironicamente, sempre ridendo.

Alla fine ieri mi sono scambiata il numero con Camilla, mi ci sono scritta tutta la sera..è davvero una persona stupenda.

"Mamma posso andare a casa di una mia amica? chiedo con un sorriso innocente.
"Che amica?" chiede guardandomi negli occhi per capire se le stessi mentendo o meno.
"Camilla. L'ho conosciuta ieri, è davvero simpatica" rispondo tranquillamente.
"Va bene però stai attenta e non tornare troppo tardi." cede.

finalmente pensai ridendo tra me e me.

"Va bene" rispondo correndo verso la porta sorridendo.
"Giorgia!" mi chiama proprio mentre sto per aprire la porta.
"Si?" chiedo un po' confusa
"Alle 22:30 a casa. E tieni dei soldi" mi dice seriamente e dandomi una banconota da 20 euro.
"Va bene, grazie" rispondo.

Prendo i soldi, mi guardo ancora un attimo allo specchio per capire se vado bene così o no.

Mi sono messa una maglietta aderente, semplice nera, che mi arriva un po' sopra l ombelico, una felpa larga di mio fratello, dei jeans neri a zampa, che come dice quest'ultimo mi fanno un bel culo e ai piedi le mie amate air force 1.
I capelli sono come sempre lisci e sciolti anche perché avendo i capelli lunghi fino alla spalle non riesco a legarli.
Mi sono truccata un po' mettendomi il mascara, matita nera negli occhi e matita labbra ovviamente nude.

Dopo essermi guardata ancora per un po', esco di casa, salutando tutti e andando verso casa di Camilla.

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"Ma sarà questa casa sua? dico tra me e me cercando di capire se sono nella via giusta.
"Vabbè suono poi vedo" continuo sempre parlando da sola.

Mi viene ad aprire un bambino che avrà più o meno sette anni se non meno.

"C'è Camilla?" chiedo guardandolo dall'alto al basso per la differenza d'altezza.
"Chi sei?" mi chiede
"Giorgia e tu?" rispondo e chiedo un po' in imbarazzo
"Matteo"
"Camilla! C'è Giorgia per te!" continua lui urlando.

Beh almeno non ho sbagliato casa...

Neanche il tempo di pensare che vengo travolta da una Camilla scatenata.

"Camilla così mi ammazzi" le dico ridendo cercando di togliermela di dosso.
"Ma mi sei mancata!" protesta lei sorridendomi
"Dai vieni ti porto dagli altri" aggiunge facendomi segno di seguirla.

Brevemente mi fa fare un giro per la casa e quando andiamo in sala vedo i ragazzi seduti intendi a parlare di non cosa, ma appena ci vedono si zittiscono.
La cosa che noto è l'assenza di Thomas.

Dov'è? Camilla aveva detto che c'erano tutti no? Perché non c'è?

Klajdi, come l'altro giorno viene verso di me e mi abbraccia salutandomi.

"Perché sei rossa?" mi dice lui all'orecchio per non farsi sentire dagli altri.
"Beh ci stanno guardando tutti" rispondo diventando sempre più rossa.
"Ah lasciali guardare amica mia" dice lui tranquillamente fregandosene degli sguardi.
"Ei! Giorgia è mia!" urla all'improvviso Camilla allontanandomi dalla presa di Klajdi.
"Sisi, tutta tua." risponde lui ridendo e risedendosi per terra, vicino agli altri.

Camilla mi prende per un braccio e mi fa sedere in mezzo a lei e Mirko che in risposta si gira verso di me regalandomi un sorriso.

E che sorriso

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A dire la ferita questi ragazzi sono gentili ed educati, ma devo ancora capire un po' come sono Gabriele e Thomas.

Gabriele questa sera mi è sembrato freddo e distaccato rispetto all'altro giorno.
Non che l'altro giorno mi abbia abbracciata come ha fatto Klajdi, però mi parlava e sorrideva.
Oggi non so che è successo, è strano.
Ha gli occhi spenti.

"Oi Cami ma perché non c'è Thomas? Voglio dire..ci sono tutti tranne lui" chiedo a Camilla poco prima di andare via a bassa voce per non farmi sentire dagli altri.
"Oh è a una partita" risponde semplicemente guardandomi come per capire se dietro alla mia domanda ci fosse qualcosa sotto.
"Che partita?" chiedo sempre più curiosa.
"Calcio" risponde guardami con un piccolo sorriso malizioso.
"Comunque se può interessarti non è fidanzato e non si sente con nessuna" continua lei sempre sorridendo.
"Eh? No..cioè..okay" rispondo molto timidamente e impacciatamente.
"Dai scherzo, ci vediamo domani" mi abbraccia.
"A domani"

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"Ciao sono tornata!" urlai entrando a casa togliendomi le scarpe.
"Ciao amore, com'è andata? ti sei divertita?" mi chiede subito mia madre dolcemente.
"Bene e si mi sono divertita" rispondo sorridendo.
"Ah e tieni i soldi, non mi sono serviti" dico togliendoli dalla cover del telefono.
"Ma no tesoro, tienili pure. Ora vai a dormire che domani hai scuola" mi dice dolcemente.

Così, appena andata in camera mi cambiai, misi il pigiama.

Presa dalla curiosità andai su instagram e cercai tra i seguiti di Camilla l'account di Thomas.
Ed è eccolo lì, "@thomasdaddario".
Ovviamente iniziai a seguirlo, poi spensi il telefono e andai a dormire.

spazio autrice..-..

Alloraaaa so che non è proprio il massimo ma questo weekend sono piena di impegni :/
ho scritto questo capitolo così per non rimanere troppo indietro e anche perché avevo un po' di tempo :))
se avete consigli per migliorare la scrittura o qualcosa del genere fatemelo sapere ;))