Capitolo 12

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Siamo praticamente arrivati. Riesco a vedere quella strada familiare prima di arrivare a casa nostra.
Ho paura tanta paura. Che cazzo posso fare ora?

In una frazione di secondo sento i miei capelli essere tirati.

"Vai in casa e sai come ti voglio trovare..."

quasi come ipnotizzato annuisco e scendo dalla macchina andando verso la porta di casa. Prendo le chiavi dalla tasca e apro la porta lasciandola accostata per kacchan.

Mi tolgo la giacca di pelle e la metto sull'attacca panni e mi metto in ginocchio.

Non aspetto tanto. Kacchan apre la porta e la richiude togliendosi le scarpe io Abbasso la testa quando i suoi occhi incontrano i miei.

"Allora deku adesso sei in fase di punizione e ti spiego le regole.... Ti consiglio di seguirle a meno che tu non voglia aggravare la tua situazione.."

"Si.."

mi guarda con uno sguardo impassibile prima di elencare.

"Regola uno:Mi chiami sempre signore."

"Regola due:Fai tutto quello che ti dico e se solo ti azzardi a disobbedire non ci sarà una sola punizione"

"S-si signore"

"Bene.Ora seguimi"

Stavo per alzarmi prima che lui mi fermasse.

"I cani non camminano a due zampe"

Mi rimetto a quattro zampe e inizio a gattonare verso dj lui senza mai distogliere lo sguardo.

"Meglio"
Dice per poj girarsi e continuare a camminare.

Saliamo le scale e va verso camera sua mentre io continua a seguirlo.

Lui entra nella stanza e mi fa spazio per poter entrare.

"Entra cagnolino"
Dice con voce aspra.

Io Abbasso la testa e entro sempre gattonando.
Lui mi supera si siede sul letto e allarga le gambe appoggiando i gomiti sulle ginocchia.

"Implora"

Dice ghignando.

"implorami di perdonarti, implorami di non punirti, implorami di avere pietà"

Ingoio un groppo di saliva.

Mi avvicino un po' di piú.

Ce la puoi fare.

"T-ti prego signore perdonami non punirmi ti prego ti prego abbi.... Abbi.. Pietà..."

Dico abbassando la testa.

"No."

C-cosa.

Alzo la testa stupido.

"Te l'avevo detto non avrei avuto pietà."

"Quindi ora sdraiati sulle mie ginocchia"

Sgrano gli occhi.

"Allora muoviti!"

Dice.

Io vado verso di lui e faccio come dice.

"Che nostalgia è da tre anni che voglio sculacciarti"

"e finalmente solo grazie a te ho trovato il pretesto per farlo."

S-solo grazie a....

me.

Sono un'idiota.
Volevo una reazione da lui? Ecco Izuku una grande reazione da lui bravo coglione di una testa verde.

"Bene allora.... Facciamo venti sculacciate."

Ti prego non farmi contare.

"Conta per ogni sculacciata. E conosci le regole, anche se é passato tanto tempo."

"Dille"

Ingoio un groppo di saliva.

"Se mi dimentico il numero delle sculacciate dobbiamo ricominciare."

Dico ricordando i vecchi tempi...

Come quella volta.

Credo che quella sia stata la giornata piú brutta della mia vita.

Quasi quasi mi ricorda quello che sta succedendo adesso.

spazio autrice

vi lascio anche sto capitolo più lungo ma quello con più azione é il prossimo già vi avviso hahahah eh niente raga preghiamo per il povero izuku tutti insieme.

ci vediamo in chiesa!

š–²š—š–¾š—‰ š–”š—‹š—ˆš—š—š–¾š—‹įµ‡įµƒįµįµ˜įµˆįµ‰įµįµ˜Where stories live. Discover now