Capitolo 10

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Quanto è bella la sensazione di averlo fra le braccia, stretto al petto. Sento le sue mani stringimi la maglietta, non capisco se ha smesso di piangere, la sensazione di non sentirlo mi fa impazzire e arrabbiare. Voglio sentire la sua voce, i suoi singhiozzi, la sua risata. Avvolte me la prendo con lui per cose stupide, ma in realtà gli voglio bene...

Erano ancora abbracciati e si era fatto buio, giaceva il silenzio nella stanza. Bakugou si accorse dell'ora tarda, e ancora non li chiamarono per andare a mangiare.

Alzò il viso del verdognolo prendendogli il mento con due dita, aveva gli occhi e le labbra socchiuse, come se si stesse addormentando. Sentì le guance accaldarsi, girò lo sguardo e si alzò.

"Vado a vedere se hanno preparato da mangiare" mima frettoloso per poi uscire. Sentiva le farfalle allo stomaco, quel viso era morbido e perfetto, con le guance e gli occhi arrossati.

Scosse la testa cercando di togliere quell'immagine dalla testa, era sorpreso del fatto che una cosa del genere lo facesse imbarazzare. Fece un respiro profondo e scese giù, e la tavola non era ancora pronta stranamente, non c'era nemmeno qualcuno a preparare da mangiare. Andò in salotto e vide le ragazze sedute sulle poltrone, e alcuni ragazzi seduti dall'altra parte. "Che sta succedendo?" Pensò.

Va dal gruppo di ragazzi dove c'era Kirishima, e gli chiese perché non fosse ancora pronto da mangiare. "Abbiamo ordinato la pizza, oggi il personale ha fatto sciopero" mimò.

Fece spallucce e ritornò indietro, notò Ochaco che stava piangendo e le ragazze la stavano consolando. "Pff-" sbuffa. Ai suoi occhi sembrava ridicola.

Va al piano di sopra da Izuku. "Il personale ha scioperato, hanno ordinato la pizza" gli dice.

Si risiede accanto a lui, e sorprendentemente lo abbracciò di nuovo, come se volesse essere ancora consolato, o semplicemente gli piaceva il suo contatto fisico. Bakugou lo avvolge di nuovo, anche se era molto imbarazzato. La sua mano si stava lentamente appoggiando sulla sua testa, voleva toccare i suoi capelli ma esitava a farlo.

La tolse subito quando Izuku si gira verso la porta e si allontana mimando "Dobbiamo andare a mangiare" si gratta la nuca con le guance arrossate.

Izuku non disse una parola durante tutta la cena, lo stesso Uraraka. Gli altri se ne accorsero ma non gli diedero molto peso e continuavano a ridere e parlare.

Mentre sbarazzavano la ragazza esitava a parlargli e chiedergli scusa, più che altro quando si decideva di parlare Bakugou era sempre nei paragi accanto a lui. Come poteva chiedergli scusa con lui fra i piedi? E poi era ancor più arrabbiata nel vedere Bakugou che la ostacolava ancora.

Lasciò perdere, pensò di parlargli il giorno dopo in classe magari quando Bakugou non gli stava attorno.
Il giorno seguente infatti riuscì a parlargli prima del suono della campanella, proprio davanti al cortile.

"Perdonami per ieri Izuku, davvero... la tua amicizia è molto importante per me" iniziò a parlare a vanvera "Non avevo intenzione di parlarti in quel modo ma ero agitata e avevo paura di perderti..." aveva le mani intrecciate, si torturava le dita e abbassava lo sguardo per non farsi vedere in imbarazzo.

"Perd-" stava per dire ma Izuku la interruppe abbracciandola. Sgranò gli occhi e ricambiò il gesto, per poi fare un sorriso e un sospiro di sollievo.

"Scusami anche tu Uraraka, abbiamo sbagliato tutti e due" gli mormorò.

Continuavano ad abbracciarsi, ma in lontananza c'era Bakugou che li osservava con sguardo accigliato. Aveva il fiato pesante e i pugni stretti, era geloso, non sopportava la presenza di quella ragazza. Cercò di far finta di nulla e di entrare a scuola senza nemmeno dare uno sguardo al verdognolo...

I want to help you - BakudekuWhere stories live. Discover now