Scoperte

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Era tutto scritto in un'altra lingua incomprensibile, rimasi delusa perché per qualche ragione ci tenevo a leggere quel libro. Si sentirono passi avvicinarsi alla porta così d'istinto chiusi il libro e lo posai nella libreria e misi la chiave in tasca. Mi spostai vicino al e varcò la porta Mess vestito come una persona normale, una persona terrestre con felpa, jeans e scarpe da ginnastica. A vederlo così sembrava strano ma era difficile capire chi dei due era più sorpreso.

«Helen, che ci fai in camera mia?»

«E tu com'è che sei vestito così? Dove sei stato?»

«Rispondi alla mia domanda prima, e sii sincera... Poi magari ti risponderò anch'io»
Pensai velocemente a qualche scusa credibile ma vederlo li davanti a me con le braccia incrociate ed un'espressione indecifrabile non mi faceva neanche aprire bocca, allora prendo tutto il coraggio che mi rimane è dico la prima cosa che mi passa per la testa.

«Ecco... io ero preoccupata, nessuno sapeva dove eri allora sono venuta nella tua stanza per... per aspettarti così da sapere quando saresti arrivato...» mi fissò per qualche secondo probabilmente per decifrare il mio sguardo e capire se dicevo il vero...

«Ok ti voglio credere, ma sappi che sei poco credibile. Ah e comunque una donna viene nella stanza di un uomo per motivi molto diversi» mi rilassai vedendo anche lui meno sospettoso ma curiosa di sapere la sua di risposta rimango nella mia postazione. Lo vedo andare in bagno e ritornare con solo jeans addosso. Arrossisco, era bello e perfetto proprio come il fratello, chissà forse usano la magia per essere così.

«Che ci fai ancora qui? È tardi va a dormire»

«Io una risposta te l'ho data ora tocca a te dare la tua» allora distoglie lo sguardo sorridendo.

«Certo che sei testarda eh. Ok, sono andato tra gli umani per sistemare una cosa»

«Sei andato sulla terra? A sistemare cosa?»

«Ma chi sei mia madre? Sono affari personali che non ti riguardano, fatti i fatti tuoi»

«Si scusa hai ragione, sono una vera impicciona è più forte di me» nonostante non fosse stato duro mi sentivo uno schifo. Prima gli rubo un libro ed una chiave intrufolandomi nella sua stanza e poi pretendo di farmi dire quello che fa. Mi guarda probabilmente capendo come sto.

«Tranquilla che non è successo niente, non sono certo arrabbiato con te» allora sentendolo dire così mi viene un dubbio.

«Ma che per caso sai leggere nel pensiero?»

«Beh, in teoria si ma quando ci ho provato con te non ci sono riuscito... Devi avere una specie di scudo che ti protegge la mente p cose simili» traggo un sospiro di sollievo, se mi avesse letto la mente probabilmente non sarei qui ora.

«Io vado a farmi una doccia, hai intenzione di rimanere o...?»

«No no vado subito, ci vediamo domani, notte» esco subito sentendo il suo sguardo su di me.

Arrivata in camera mi accorgo di avere ancora la chiave e di aver rimesso il libro al suo posto, sto tutta la notte a decidere se dagli la chiave oppure riprendere il libro.

Non ho dormito per tutta la notte, non solo per il caldo ma anche perché quel dubbio continuava a tormentarmi. Mi diedi una sciacquata mi preparai per bene e scesi a fare colazione, quando non vidi nessuno mi preoccupai allora la prima cosa che feci fu andare a cercare Linda. Stava il bagno a pulire come pensavo allora le chiesi perché non c'era nessuno in sala pranzo, si alzò e si pulì per bene.

«Scusa tanto tesoro mi sono dimenticata di dirti che sono andati da una parte per affari quindi dovrai allenarti solo con Luciano per un po, intanto ti preparo la colazione se vuoi..»

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 12, 2015 ⏰

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Helen ed il Regno IncantatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora