Capitolo 9

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Capitolo lungo!!❣️
Buona lettura.

GIOIA:
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"Non fare sciocchezze, tu non hai la minima idea di chi sia veramente Aron Salinas, non lasciarti ingannare dall'apparenza, non essere stupida figlia mia. Guarda oltre, fai ciò che ti ho insegnato."
-
Abbasso lo sguardo sbattendo velocemente le ciglia. Aron si sta toccando da solo.
Rimango sconvolta e sposto lo sguardo, accaldata.
"Guardami." Porta l'altra mano sotto il mio mento e mi obbliga ad osservarlo mentre si procura piacere.
Ha un'espressione appagata e i muscoli rigidi.
Non so niente sul sesso, mamma non me ne ha mai parlato perché lo ritiene un argomento che devo scoprire da sola, con mio marito, ma questo è più intenso di ogni altro pensiero che io abbia fatto mai.
Molto delicatamente conduce la mia mano sopra il suo sesso bollente, grosso, tento di ritrarla perché vorrei solo fuggire per l'imbarazzo, mi sento a disagio ma Aron applica la forza.
"Aron mi.. mi vergogno." Le parole a malapena escono dalla bocca.
"Non devi." Circonda il mio bacino con il braccio girando maggiormente la manovella dell'acqua calda poi mi mostra il movimento.
Mi sento tremendamente in colpa con me stessa per stargli concedendo così tante libertà dopo tutte le delusioni che ho ricevuto in questi giorni, ma d'altra parte sono contenta, perché sembro non essergli del tutto indifferente.
È tutto maledettamente sensuale, lui è sensuale.
I suoi gemiti coperti dal rumore dell'acqua, il mio corpo contro il suo..
Mi piace sentirmi piccola rispetto a lui.
"Più veloce Gioia." Allunga una mano sulle piastrelle accanto la mia testa e incomincia a succhiarmi il collo.
Spalanco la bocca mentre la sua mano solleva la mia gamba, la porta intorno al suo bacino e mi stringe forte la carne mostrandomi tutto il suo apprezzamento.
Ma c'è qualcosa che non va, i suoi respiri stanno diventando intensi, stringe i pugni tanto da far sbiancare le nocche. Poi, improvvisamente mi ritrovo voltata di spalle con il seno premuto contro il vetro della doccia.
Le sue mani allargano le mie gambe, spalanco la bocca incredula.
"Sei liscia Gioia."
Mi lascio sfuggire un lamento quando incomincia a sfregarsi contro di me.
"Cosa vuoi fare..?"
"Chiudi gli occhi e divertiti per una volta."
Divertirmi?
"Aron fermati!!" Urlo allarmata.
"Sei vergine?"
Annuisco velocemente, lui emette un verso di soddisfazione quasi come se volesse averne la conferma.
So quanto sia importante arrivare illibata al matrimonio.
"E tu?"
Sorride lievemente scuotendo la testa.
Lo immaginavo, ma è doloroso in qualunque caso.
"D'accordo." Ingioio il boccone.
La sua punta bollente nel frattempo continua a stuzzicarmi in quel punto, dove vorrei che entrasse, ora.
Santo cielo, che cosa sto facendo?
I sensi di colpa mi stanno divorando.
"Lasciati andare, ti piacerà."
"Non posso, a breve mio padre mi farà visitare e si arrabbierà moltissimo con me."
"Ti fidi di me?"
No, però annuisco e non so neanche io il perché.
"Brava." Mi allarga le natiche, portando le mani sopra le mie spalle.
Mi sento vulnerabile, attratta da lui come una calamita.
Non sarebbe dovuta andare così la serata.
Sento la sua mano accarezzare il mio ventre, finendo sopra il seno. Gioca con i miei capezzoli duri, sto impazzendo.
Non riesco più a trattenendomi e gemo sotto il suo sguardo severo.
Aron ha un tocco esperto, sa come darmi sollievo.
Lentamente le sue dita scendono posandosi sul mio centro gonfio, e mi stuzzica toccandomi.
Mi piace da morire per quanto sia sbagliato.
"Aron..!" Urlo mordendo il labbro.
"Non farlo più o ti scopo qua dentro."
Il mio ventre vibra.
Getto la testa contro il suo petto ansimando come una dannata, le gambe paiono gelatina, ho paura che possano cedere e Aron se ne accorge.
Mi tiene salda contro di lui.
Ma urlo all'improvviso quando irrompe dentro il mio corpo senza alcun avviso, nell'unica zona che non avrei mai pensato.
Tappa la mia bocca spingendosi fino in fondo.
Fa male.
Graffio le piastrelle trattenendo le lacrime perché il dolore è insopportabile.
"Shh." Stringe i miei fianchi.
Rimane fermo dentro di me, baciandomi la testa mentre incomincio ad abituarmi a lui.
"Gioia non ho resistito."
"Aron mio padre.." Riesco solo a dire in preda all'ansia.
"Questo punto del tuo corpo non verrà visitato. Sta tranquilla."
Annuisco stringendo i denti e lui incomincia ad affondare più velocemente dentro di me.
Lo sento, centimetro per centimetro.
Le sue dimensioni mi fanno male ma allo stesso tempo anche bene. Ci stiamo unendo per la prima volta, trovo tutto bellissimo.
Per migliaia di notti ho sognato di fare l'amore con lui.
E giuro che nessun'altra persona sulla faccia della terra ha mai odiato l'alba come me.

L' EREDEWhere stories live. Discover now