8 - Pioggia

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3 ANNI PRIMA - SCUOLA MEDIA AMAMARU – PREFETTURA DI MIYAGI

Si chiamava Matsuri Tashiro, frequentava il terzo anno alla scuola media Amamaru, mentre Kei era in seconda.

Era più alto di lui di qualche centimetro, e la cosa di per sé era abbastanza singolare, visto che, da quando aveva memoria, Tsukishima non aveva trovato molto spesso suoi coetanei che lo superassero in altezza.

Aveva i capelli castani lunghi fino alle spalle, leggermente mossi, con un ciuffo che ricadeva morbido sulla fronte e che lui scostava dagli occhi con piccoli gesti studiati del capo, o raccoglieva con un elastico sopra la testa durante gli allenamenti.

Tutti a scuola lo ammiravano. Non solo era innegabilmente bello, ma il suo atteggiamento sicuro ed intraprendente affascinava chiunque gli stesse intorno. Era un vero leader. Il suo largo sorriso era contagioso, e i suoi occhi brillavano di una luce che aveva incantato Kei al primo sguardo.

Era stato quando lo aveva visto per la prima volta, nel cortile della scuola, che aveva capito, senza troppi traumi interiori, di essere attratto dai maschi.

Tashiro giocava nella squadra di calcio della scuola e Kei, con il pretesto di isolarsi e di ascoltare musica con le cuffie, assisteva ogni volta che poteva agli allenamenti, posizionandosi sugli spalti che si affacciavano sul campo di calcio.

Tashiro giocava nella squadra di calcio della scuola e Kei, con il pretesto di isolarsi e di ascoltare musica con le cuffie, assisteva ogni volta che poteva agli allenamenti, posizionandosi sugli spalti che si affacciavano sul campo di calcio

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Sperava che Tashiro non si accorgesse della sua costante presenza ma confidava che, prima o poi, gli si sarebbe presentata l'occasione di rivolgergli la parola. Un giorno di fine estate, durante una partitella di allenamento, un membro della squadra calciò il pallone con violenza e questa capitò proprio ai piedi di Kei. Lui meccanicamente prese in mano la palla, si avvicinò ai ragazzi in campo e la porse a Tashiro.

"Grazie" disse lui distrattamente, riservandogli solo un veloce sguardo. Ma subito dopo si girò di nuovo verso di lui "Tu dovresti essere il fratello di Tsukishima, l'ex capitano della squadra di pallavolo. Era mio senpai l'anno scorso".

"Sì, Tsukishima Akiteru è mio fratello. Adesso frequenta il liceo Karasuno, ed è l'asso della squadra di pallavolo" disse con orgoglio. "Mi chiamo Tsukishima Kei, piacere di conoscerti. Anch'io gioco a pallavolo" aggiunse, cercando di fare bella figura agli occhi dell'altro.

Da quella volta, Kei continuò ad andare a vedere gli allenamenti di Tashiro e spesso lo aspettava fuori dallo spogliatoio. Ogni tanto Tashiro consentiva a Kei di accompagnarlo a prendere un gelato o gli chiedeva di portargli la borsa dell'allenamento. Lui si sentiva lusingato di poter avere un rapporto così privilegiato con il ragazzo più famoso e bello della scuola, e si compiaceva di ogni attenzione che riceveva. Tashiro lo trattava sempre con gentilezza e le sue richieste dimostravano quanto apprezzasse la sua compagnia.

Non aveva parlato con nessuno di questa sua infatuazione. Neppure con Yamaguchi. Il suo amico non faceva domande, pensava che fosse naturale che un figo invincibile come Kei avesse degli amici altrettanto popolari e attraenti. Anzi, il fatto di potersi definire ancora il miglior amico di una persona tanto in vista lo riempiva di orgoglio.

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