6. Comunicato Numero Due

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Nei primi del secolo scorso la stampa russa si occupò da vicino di quella che fu definita una vera e propria "epidemia di suicidi". La circostanza è riscontrabile anche nel mondo delle lettere e in quell'inesplicabile senso di mortale seduzione tratteggiato nella lirica di Valerij Brjusov.

Il demone del suicidio riversò il cono della sua ombra negli anni successivi su molti rappresentanti del modernismo russo, fino a Esenin e Majakovskij e, in ultima analisi, Marina Cvetaeva.

Un'antologia dei poeti suicidi dell'epoca del Modernismo russo è stata recentemente pubblicata a Mosca e questo mi pose qualche inquietudine.

Tra i giovani poeti, il cui destino costituì un tragico simbolo per un'intera generazione, l'ultradecadente Viktor Gofman, il giovane poeta-ussaro Vsevolod Knjazev il cui nome è indissolubilmente legato al Poema senza eroe di Anna Achmatova e, infine, Aleksej Lozina-Lozinskij, il cui sfrenato desiderio di uccidersi si manifestò in ben tre tentativi (nell'ultimo, pienamente riuscito, assunta una dose massiccia di morfina registrò per iscritto con lucida meticolosità i propri ultimi minuti di vita).

In quel periodo si affacciò la corrente, parascientifica o materialista dei "cercatori di verità" quali Piotr Demianovich Ouspensky e George Ivanovitch Gurdjieff, residenti ai tempi, appunto, proprio tra Okhotny Nad e Bolshaia Dmitrovka.

Le mie ricerche non potevano trascurare questi particolari.

Dalle mie esperienze in India sapevo che una TAZ possiede almeno due livelli: il primo esterno e più pubblico come avvenne nel caso di Goa e un secondo più nascosto come per le "enclavi" nelle Isole Andamane.

Una TAZ trova la sue radici profonde dentro rimandi e simbologie eterne o della cosiddetta "sapienza antica". Per questo non potevo trascurare i cosiddetti "cercatori di verità" che traggono ispirazione dai Sufi e cioè, come loro stessi si autodefiniscono, i depositari della conoscenza dall'alba dei tempi, prima ancora dell'Islam.

Peraltro scoprii che il bisnonno di Katherina, tale Mercourov, fu allievo diretto di Gurdjieff, quest'ultimo soprannominato il Mago Bianco.

Il secondo criptogramma che rinvenni in una notte insonne passata sul web s'intitolava "Last Riot".

Dal mio punto vista i "Circoli dei sucidi" e i "Cercatori di verità" potevano coesistere persino allearsi in una visione individualista, quasi teocratica, addirittura evolutiva. Conservata o raggiunta la purezza, l'uomo "compiuto" può optare per il passaggio volontario ad un nuovo ciclo.

Mi ritornarono in mente le parole di Brodsky. Il carattere specifico della TAZ in preparazione poteva ruotare intorno al significato di commozione, ovvero muoversi verso un'altra entità, forse l'altro da te, forse una forma di empatia, utilizzando l'emozione ovvero il piacere ancorchè ultimativo e finale nella trasfigurazione completa dell'essere.

La rete mi offriva alcuni spunti dentro un percorso per cerchi esterni e poi interni fino al centro. Ma non dovevo razionalizzare, semplicemente lasciar fluire quella strana energia che da qualche tempo sentivo dentro di me. E cercare di vedere oltre l'apparente stato delle cose.

Katherina poteva rappresentare il salvacondotto per oltrepassare ogni filtro, in effetti l'avevo da subito inquadrata nel gruppo esterno dei cosiddetti antagonisti, dei "puri". Nessuno sospetterebbe di lei. E nemmeno di chi l'accompagna.

Katherina. Al solo al pensarla provavo un brivido sensoriale, una piacevole sensazione di formicolio alla testa che pian piano si irradiava a tutto il corpo. Ricordo che amava un brano elettronico degli anni '70, Implosion ( eseguito con una chitarra filtrata dal Tcherepnin, uno dei primi sintetizzatori modulari sovietici della storia), lei sosteneva che le implosioni sono meno dolorose e più efficaci per il semplice fatto che il dolore è anestetizzato quasi sempre dalla dolcezza e dalla grazia per chi la possiede.

Per lei l'interiorità è capace di ogni comprensione.

Informai delle mie conclusioni Jossif Vissarionovic.

Riuscii ad essere ancora più preciso riguardo un luogo e un periodo: Bolshaia Dmitrovka e giugno 2011.

Dovevo solo rilassarmi. Ricominciai le mie ricerche e letture.

 Ricominciai le mie ricerche e letture

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TAZ - Temporary Autonomous Zone - MoscowWhere stories live. Discover now