46.

545 30 15
                                    

dicembre 2018
vic's pov
Io e nica saliamo in macchina, passiamo
a prendere Janis e Gaia.
- ciao amoriniii- dico prendendole per il
culo.
- vic sei 'na cogliona-
Ridiamo tutte insieme, chiacchieriamo un po' e poi alziamo il volume della radio a palla.
Arriviamo, entriamo e la musica assordante interrompe tutti i miei pensieri.
Prendo tre shot di vodka per dimenticare l'orribile giornata che è stata oggi.
Janis mi trascina in pista e subito ci scateniamo.
I ragazzi mi girano intorno, come sempre, ed io aspetto solo che Damiano li porti via da me.
Peccato che però non arriva mai.
Le ore trascorrono, il mio corpo viene toccato da una ventina di persone diverse, altrettante hanno cercato di insinuarsi sotto la mia gonna e lui non è mai arrivato.
Raggiungo il limite della pazienza, esco dalla massa di gente e mi siedo su uno dei divanetti.
È solo mezzanotte ed io non vedo già l'ora di tornare nel mio letto a dormire, cosa rara, amo divertirmi quasi quanto amo Damiano.
Da questo pomeriggio sento la continua sensazione che lui se ne andrà, che mi lascerà e non tornerà più ad essere il mio dam.
Quello che mi faceva da scudo, che mi faceva da fratello, da migliore amico e da eterno amore...

ritorno al presente.
giugno 2022

- nicaaa, ho avuto un imprevisto, puoi dire a papa che so' dovuta anda' via?-
- si va bene-
- poi gli scrivo io-
Raccatto le mie cose e vado verso l'auto.
Faccio salire chili e poi salgo io.
Arrivo a casa di Damiano, in cui ora abitiamo insieme.
Passando sotto casa sua con la macchina li ho visti.
Sono stata un po' a guardarli, il mio ragazzo sorrideva, sorrideva sempre.
Anche a me sorride così.
Tutti mi hanno sempre detto che per me aveva uno sguardo speciale, che si perdeva ad osservarmi per minuti e minuti.
In primis lui stesso mi ha sempre fatta sentire speciale, per avermi detto che come ama me non aveva mai amato nessuna.

forse sono solo un'illusa.

Aspetto il suo arrivo seduta sul balcone.
Non ci sono sigarette in casa, altrimenti ne avrei già fumata una.
Ho le ginocchia al petto e ammetto che con la ferita sul ventre questa posizione non è una delle migliori.
Stendo le gambe e la porta di casa si apre.
Sento l'ansia che sale, data dalla paura che forse potremmo discutere.
Mi alzo lentamente, sono così in panico che mi tremano le mani.

Appoggia le chiavi sul bancone della cucina, si gira, mi vede e sobbalza per lo spavento.

- amore che ci fai qua, pensavo che andassi a pranzo da tuo papà, ci hai messo così poco?- il suo tono è tranquillo

non si sente nemmeno in colpa?

- io pensavo che andassi a pranzo con dei tuoi amici-

Ho le braccia tese lungo il corpo, lo guardo negli occhi, so che mi mentirà.

- è così- risponde

infatti.

- la parola "amici" è plurale, tu sei uscito solo con lei-

dams pov
cazzo.

- scusa, scusa scusa- vado verso di lei e cerco di prendere le sue mani ma si scansa facendo un passo indietro.

Fa una faccia disgustata.

- hai perfino addosso il suo profumo- la sua voce è strozzata, si capisce che ha il magone in gola ma si trattiene per fare la dura.
I suoi occhi sono pieni di tristezza e delusione.
So che in questo momento è confusa.

- victoria ti prego, lascia che ti spieghi-
- cosa c'è da spiegare, mi hai nascosto una cosa importante-
- importante? non fingere che ti sia mai importato di lei-
- infatti non è così. Mi importa del fatto che tu mi hai tenuto nascosta una cosa che ha un impatto negativo su di me, sai che mi fa stare male cazzo-
- tu lo sai che è stata....- non voglio finire la frase per paura di peggiorare le cose.
- cosa? è stata la tua ragazza? un tuo amore? dimmi cosa cazzo dovrei pensare io in questo momento!- alza il tono e la sua voce si fa sicura.
- sta calma-
- CALMA? tu sei uscito con Giorgia e non me l'hai detto, mi hai nascosto la verità e quando ti ho dato la possibilità di redimerti mi hai mentito-
Ha completamente ragione.
- sono d'accordo, mi dispiace davvero tanto vic, ti amo da morire, lo sai. Se ti avessi detto che sarei uscito con lei ti saresti fatta una marea di paranoie e ci saresti stata male, non volevo darti pensieri-
- a me non importa, sono stata male tante volte Damiano, preferisco comunque la verità, sempre. Non mi importa quanto brutta sia, io pretendo e ho il dovere di saperla-

Provo nuovamente ad avvicinarmi a lei.
Questa volta non si scansa, appoggio il mento sulla sua testa e la stringo fra le mie braccia.

- ti prometto che ti dirò tutto da ora in poi-
- grazie-

Prendo il suo viso fra le mani, resto imbambolato dai suoi occhi. Mi ci perdo e vedo il paradiso.

- ti amo più di quanto amo i pantaloni a zampa- confessa
- io ti amo più dell'amatriciana- ribatto

Ridiamo insieme e non riuscendo a contenerci facciamo l'amore.
Bacio mille volte le sue labbra soffici e candide come il futuro che avremo insieme.

Dopo di te. ||DAMORIA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora