13. Ovunque, con te

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13 anni dopo...

«Te prego, me sto a sentì male»

Manuel non la smetteva di fare avanti e indietro per la stanza, il nervosismo lo stava distruggendo.
Jacopo era seduto sul letto della sua vecchia stanza, nella sua casa d'infanzia.
Aveva provato a calmarlo ma non c'era stato verso.
Che poi anche lui era un po' in ansia, infatti non la smetteva di muovere la gamba, si sentiva tanto suo fratello in quel momento.
Era un giorno importante per tutti ma era ovvio che non potesse paragonare il suo nervosismo a quello di Manuel.

«Ti siedi un po', per favore?» Jacopo sospirò

«No, me devo muove' o me sento male peggio de ora» si guardò per l'ennesima volta allo specchio «Come sto? Ho fatto bene a toglie' la barba o la dovevo lascià?»

«Stai benissimo, Manu» era - minimo - la quindicesima volta che glielo ripeteva in mezz'ora

Jacopo si era alzato presto quella mattina.
Aveva dormito insieme a Simone nella camera di lui, come ai vecchi tempi.
Anche se dire che avessero dormito era un parolone dato che avevano passato tutta la notte a parlare come non facevano da tempo.
Jacopo si era creato una nuova vita insieme a Carla, si erano sposati e adesso aspettavano una bambina. Avevano un po' diviso le loro strade: le famiglie e gli impegni non gli permettevano di parlarsi tutto il giorno come quando abitavano sotto lo stesso tetto ma si sentivano comunque spesso.
Anche il rapporto con Manuel era rimasto lo stesso per questo quella mattina era uscito presto per andare da lui prima di dedicarsi al fratello.

Anche Manuel e Simone avevano preso casa insieme dopo essersi laureati ma la tradizione non voleva che i promessi sposi dormissero insieme la notte prima delle nozze e avevano voluto rispettarla.

Sì, Simone e Manuel quel giorno si sarebbero sposati.

E più Manuel ci pensava più sentiva di star esplodendo dall'ansia.

«Ma tu l'hai visto? Ci hai parlato?» chiese Manuel

«Certo che l'ho visto Manuel, abbiamo dormito insieme stanotte»

«E? Lui come sta? Che t'ha detto? Non è che ci ripensa, vero?»

«Non ci credo tu lo stia pensando davvero»

«No ma che ne so, Jacopo» sbuffò «Me sta a scoppià er cuore, te lo giuro. Che poi fino a du' giorni fa stavamo 'nsieme, a casa nostra. Mò 'sta cosa che dobbiamo stà separati perché gli sposi nun se devono vede' prima del matrimonio e io se nun lo vedo me manca l'aria» si passò le dita tra i capelli

«Quando gli hai fatto la proposta quello nun la smetteva de parlà e de dirlo a tutti e secondo te mò ci ripensa?» disse «E poi quello ti ama più della vita sua, te prego»

«Sì, hai ragione» annuì fermandosi per un attimo «Ma quindi — secondo te ho fatto bene a togliere la barba?»

«No, nun ce la faccio più. Quando io e Carla se semo sposati io nun facevo così, Manuè»

«Scusa, scusa» si passò le mani sul viso

«Sei bellissimo, Simone ti ama e tutto andrà benissimo. Okay?»

«Okay» annuì e respirò a fondo per calmarsi

Sentirono bussare alla porta ed entrambi si voltarono verso di questa, Manuel talmente era teso che si spaventò.

Inaspettato || Simone x ManuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora