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con pazienza e coraggio, rindou e rika avevano comunicato ai membri della bonten della loro relazione.
lei ricordava bene le parole di mikey: "se la vostra relazione compromette le nostre missioni, vi uccido.
riguardo a te, rindou, se qualcuno dovesse toccare la tua donna sei libero di fare ciò che vuoi" aveva detto con il suo solito sguardo e tono apatico.

erano tutti in riunione in attesa di nuovi ordini da parte di mikey.
la donna era ancora ostile nei loro confronti, ma sapeva di dover per forza convivere con quella vita e con quelle persone.
a loro non importava molto di rika, lei aveva solo un compito: portare soldi.
ma nonostante questo, lei era un membro della bonten, e se fosse successo qualcosa non avrebbero esitato a proteggerla o vendicarla.
i fratelli haitani non volevano che facesse quella vita, volevano solo il meglio per lei; ma anche loro avevano le mani legate, non potevano proteggerla più di così.

l'ingresso del boss fece zittire tutti, facendo porre l'attenzione solo sull'uomo dai capelli bianchi.
iniziò a parlare di nuovi traditori della bonten, modi per vendicarsi, omicidi e via dicendo.
rika non voleva proprio ascoltare quella conversazione, e rindou se ne accorse.
mise la mano sopra la sua, stringendogliela in modo da farle capire che lui era lì con lei.
e l'idea dell'uomo sullo staccarsi dalla bonten cresceva ancora di più.
dare una vita normale alla sua donna era la sua priorità.

<<veniamo a te, rika. il prossimo mese ci sarà un concorso dove si deciderà il miglior quadro.
ti abbiamo già iscritto. resterai nella tua stanza fin quando non avrai completato il tuo dipinto>> disse l'uomo alzandosi per andare via.
dopo le parole del boss, la donna si sentiva ancora di più in prigione.
ed il fatto che con lei ci fosse il suo amato non importava più.
lei era sempre stata libera, voleva sentirsi libera.
per anni era stata prigioniera dei suoi sentimenti, senza neanche sapere se avrebbe mai trovato la strada giusta.
nella via buia che aveva percorso, alla fine aveva trovato la sua luce: rindou.
e proprio per questo avrebbe usato tutta la sua testa per far sì che lei se ne andasse da lì insieme al suo amato.
e si sarebbe impegnata anche nel far uscire ran da quel brutto giro.

la donna era seduta nella stanza sopra il vecchio e comodo sgabello che sempre aveva avuto.
il cavalletto con la tela era proprio lì davanti a lei.
la giornata era soleggiata e tranquilla, proprio la giornata migliore per dipingere.

l'arrivo di qualcuno le fece staccare per un attimo la testa da tutti i pensieri che la tormentavano.
<<rika-chan! hai già in mente cosa
disegnare?>> domandò felicemente ran.
lui a differenza del fratello, non era cambiato affatto.
riusciva a far sorridere anche nei momenti peggiori, ma allo stesso tempo sapeva metter paura.

la donna scosse la testa e girò lo sgabello verso l'uomo.
i due si guardarono per qualche secondo, entrambi stavano studiando l'altro.
poi, l'uomo si sedette sul letto dinanzi a lei, sospirando rumorosamente.
<<parliamo seriamente>> disse tutto d'un tratto con sguardo tagliente.
era sempre ironico e non prendeva mai le cose seriamente, ma quando c'erano in ballo degli argomenti seri, era il primo a cambiare completamente modo di fare.
ed in ballo c'erano le persone a cui teneva di più: rika e rindou.

<<ho un piano per farvi andare via da questo posto di merda>>

<<ma sei serio? tu vieni con noi?>> domandò la donna avvicinandosi a lui.

<<questo è tutto da vedere>>

troppo per te (rindouxOC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora