; SESTO CAPITOLO

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Jimin's pov
La domanda che mi fece l'uomo davanti a me era davvero troppo azzardata, non pensavo che dopo nemmeno un giorno una persona potesse chiedermi il suo numero, ma forse perché ero abituato a non avere mai le attenzioni di nessuno; forse era per questo che mi sembrava a dir poco strano. Tuttavia, feci finta di non esser sorpreso di ciò, feci come se per me fosse del tutto normale e mi affrettai a rispondergli.

"Oh, va bene. Dopotutto, mi farebbe piacere." Gli sorrisi calorosamente, senza sapere che quell'uomo diventerà l'unico spiraglio di luce della mia vita.

fifteen days later

Erano passati un bel po' di giorni da quando io e Yoongi ci eravamo incontrati per la prima volta. Era davvero divertente a mano a mano che si apriva di più, ma questo già lo avevo constatato dal primo momento. Lui con me si comportava abbastanza bene e io ero davvero contento di ciò. Il fatto era che non avevo amici, quindi non potevo sapere se mi interessava davvero come amico o se stavo parlando con lui solo perché non avevo nessun altro. Però mi piaceva letteralmente tutto di lui, non credevo che fosse la seconda opzione a convicermi di dargli il mio numero.

Quando mi arrivava una notifica da parte di Yoongi ero contentissimo, non aveva nemmeno il tempo di inviarmi il messaggio che già gli rispondevo. Molte volte il verde menta mi aveva chiesto se volessi andare al suo negozio, ma rifiutavo sarebbe perché troppo impegnato a causa del lavoro, ma assolutamente non perchè mi dispiacesse andarci. E, dato che oggi avevo pochissimi impegni, mi era balenata su per la testa l'idea di chiederglielo. Così gli scrissi, lui mi rispose dopo qualche ora di stacco, e mi disse che per lui non ci sarebbe stato nessun problema.

Erano le 16:30; dovevo vedermi con Yoongi alle 18:00 ed ero stra in ansia. Non ero mai entrato in un negozio di sex toys, per di più non avevo mai avuto un amico così bello e stramaledettamente sexy. Non sapevo che

mettere ed era la prima volta che mi ponevo questa domanda. Forse ero davvero andato per il mio "amico" che conoscevo letteralmente da quindici giorni contati.
Mi preparai solo una mezz'oretta dopo, quando finalmente decisi cosa diavolo mettere.

non era un granché, ma nel mio armadio non c'era nulla di decente e le uniche cose che potevano andare bene tra loro erano queste; speravo, in cuor mio, di piacere a Yoongi oggi, anche solo minimamente. La mia matrigna, fortunatamente, era uscita insieme alla mia sorellastra a fare compere e quindi non sarebbero venute entrambe a sapere di me. Dunque, mi diressi in macchina e accesi il motore; la mia testa era completamente succube di pensieri e paranoie che solo la mia mente sapeva farsi. Non sapevo, una volta arrivato là, cosa fare e continuavo a pensare di non essere in grado di saper mantenere una conversazione una volta arrivato. Fortunatamente, il negozio distava a tanti kilometri da casa mia, quindi potevo prepararmi psicologicamente a come rispondere o cosa fare lì.

Ero appena arrivato ed ero sceso all'istante dalla macchina, Yoongi nel mentre mi aveva avvistato fuori ed era corso subito da me, accogliendomi amichevolmente. Dall'esterno il negozio di sex toys era davvero bello, decorato e all'interno era ornato di LED e degli elementi da cui prendeva il nome e da lingerie da uomo e donna. Sinceramente non sapevo come alla gente piacessero delle cose del genere, ma tuttavia, chi ero io per giudicare i gusti degli altri? Beh, nessuno.

"Perciò, Jiminie, perché sei venuto qua? Non che mi dispiacesse, però hai sempre rifiutato." Yoongi si affrettò a prender su parola, a causa del silenzio soffocante ed estremamente opprimente dentro il negozio.

"Semplicemente perché sono stato occupato tutte le volte che me l'hai chiesto, quindi adesso eccomi qua." Accennai un piccolo sorriso e continuai a giocare con le mie mani, nel frattempo mi sforzavo a dire qualcosa, ma dalle mie labbra non usciva niente, nemmeno mezzo respiro. Di sicuro ero imbarazzato, nessuno poteva dire il contrario, ma avevo come l'impressione che Yoongi mi stesse guardando insistemente e solo il pensiero di vedere i suoi occhi fissarmi mi metteva i brividi - in senso positivo.

"Alza la testa, su. Ti vergogni del luogo in cui siamo? Beh, piccolo, non dovresti. Hai visto solo la metà di quello che c'è qui, mh." Piccolo? Da quando in qua mi chiamava 'piccolo'? Se prima non sapevo cosa dire ed ero imbarazzato, adesso lo sono ancora di più. Non so totalmente cosa fare; se guardarlo o meno, se starmene in silenzio, se rispondergli... Perché era così difficile avere l'ultima parola con lui? O ero io che non riuscivo a tenergli testa, o era lui che aveva sempre la parola pronta in qualsiasi occasione.

"Pensavo che questo posto non fosse poi così male... e come al mio solito mi sbagliavo." Feci una smorfia e ridacchiai leggermente, giusto per ironizzare il quanto. Però a Yoongi non piacque molto ciò, infatti la sua risposta non fu proprio quella che mi immaginavo di ricevere.

"Oh, pensavo che ti piacesse... sai, è davvero bello qui e se vuoi, magari, potremmo provare il giocattolino che a te giova di più, no? O preferisci che sia io a sceglierlo, piccolo?"

Yoongi's pov
Non avevo la minima idea di cosa stessi dicendo in quell'istante, dentro di me sentivo solo che mi piaceva davvero tantissimo far imbarazzare quel ragazzo, che così tanto piccolo non era. Osservare le sue guanciotte farsi di un color rosso scuro, tendente al bordeaux, a causa mia, era davvero uno spasso e non osavo immaginare cosa avrebbe tirato fuori dalla sua bocca non appena udite le mie parole senza un minimo di contegno - e doveva ancora sapere che era ancora l'inizio di quello che gli avrei detto successivamente.

"I-io ... c-che ... p-per me a-andrebbe b-bene ... ?" All'ultimo, un velo di domanda, riempì quella frase che doveva essere un'affermazione, una domanda. Amavo i suoi occhi stupendi, erano così carini da quando avevo iniziato a provarci spudoratamente con lui e a lui tutto quanto sembrava piacere, lo si poteva vedere dal suo immenso imbarazzo o dalle sue risposte incerte. Mi comunicava tutto soltanto con uno sguardo, quello sguardo.

"E quindi sei un bambino cattivo, mh? I bambini così vanno puniti, te l'hanno insegnato?" Mi avvicinai ulteriormente al suo viso; subito sentii il suo respiro caldo venire a contatto con il mio e viceversa. La sua cassa toracica continuava a fare su e giù senza fermarsi un attimo e continuò ad indietreggiare, fino a quando la sua schiena non arrivò a toccare la parete bianca del negozio dove lavoravo. Lo bloccai al muro, sovrastandolo con il mio peso e misi le mie mani sui suoi fianchi stretti e abbastanza paragonabili a quelli di una donna. Presi un grosso respiro, realizzando che non mi aveva ancora risposto, e mi avvicinai al suo orecchio; le mie labbra arrivarono fino al suo lobo e gli sussurrai, con un ghigno stampato in viso:

"Prepara quelle belle labbra parlandomi, ti serviranno davvero molto stanotte. E affrettati a rispondere."

angolo autore
mais bonjour tout le monde!
eccomi arrivato con un nuovissimo capitolo!
bene bene, qui le cose si fanno un po' piccanti - ricordatevi che in questa storia di momenti così ce ne saranno tanti, ma dureranno poco.
stavolta è yoongi quello ancora più interessato e jimin è stra imbarazzato che non sa esprimere nemmeno ciò che prova in quel momento. quindi, ricapitolando : i due stanno avendo un grandissimo flirt, che continuerà successivamente nel prossimo capitolo. ma adesso non voglio spoilerarvi nulla, quindi meglio che vada.
bye<33

nathan</3

pourquoi tu m'aimes, yoonmin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora