Ban

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Top: Ban

Bottom: Male Reader

Dalla vecchia raccolta ✨

Spero che vi piaccia 🥰

Violent Ban x Male Reader

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Essere feriti da un Peccato Capitale faceva male.

Non solo fisico, ma anche mentale.

Questo pensava [Nome], seduto nella taverna a fissare il pavimento, senza parlare.

Ora era costretto a girare costantemente coperto anche se fuori c'erano 40 gradi all'ombra, pur di non far preoccupare nessuno.

A cosa pensava quando King, l'Orso dell'Accidia, era venuto a casa sua a Lioness, gli aveva detto "Ti ho trovato" e l'aveva invitato a unirsi a loro.

Certo che c'era un motivo per cui l'avevano invitato. Altrimenti, perché prendere sotto la loro ala protettiva un comune essere umano, il cui unico merito era saper cucinare?

Hawk: [Nomeeee], mi fai qualche avanzooo?

Hawk era l'unico con cui parlava di queste cose, e il maiale aveva giurato di non rivelarlo a nessuno.

Infatti "mi fai qualche avanzo?" era la frase del loro linguaggio segreto per dire "ti ha fatto qualcosa?"

[Nome]: No, forse più tardi.

Hawk: Ok!

Saltò giù dal bancone e andò a mangiare dalla ciotola di avanzi lì accanto, fatta qualche ora prima dall'umano.

Meliodas: Sei senza fondo Hawk!

Hawk: E tu un pervertito! Così siamo pari!

[Nome] distolse lo sguardo dalla loro discussione, più o meno pacifica, e guardò Ban, che gli indicò il piano di sopra con lo sguardo.

[Nome]: Sono stanco, vado a dormire.

Ban: A dormire ci vado anch'io, buonanotte stronzi.

Meliodas: Sicuri che sia per dormire- ahia King!

King: Capitano! Ciò che hai detto è davvero indecente!

Salirono insieme, ignorando i rimproveri di King a Meliodas che rideva. A tutti sarebbe sembrata la classica scopata fra due uomini che si amavano, ma la realtà la conoscevano solo loro due.

[Nome]: Ban...

Ban: Zitto e spogliati.

Il più piccolo deglutì, facendo del suo meglio per non piangere, e si spogliò sotto gli occhi attenti del Peccato Capitale, rimanendo con l'intimo addosso.

Ban: Cazzo, ogni giorno che passa mi ricordi di più lei... Elaine, mi senti?

[Nome] era la reincarnazione di Elaine, sorella minore di King e amore perduto di Ban. Lo dimostravano i suoi lunghi capelli castani, i suoi occhioni dorati e i suoi ricordi, appartenenti alla giovane fata.

Ciò nonostante, lui e Elaine erano due persone distinte, e Ban non riusciva ad accettarlo. Lo picchiava, per rendere il suo viso simile a quello di Elaine, non gli permetteva di mangiare, per farlo diventare bello come Elaine, e una lista infinita di cose. Ormai il ragazzo non sentiva più che quello era il suo corpo, ma quello di Elaine.

[Nome]: Ban lei non può risponderti, io non sono-

Non ebbe il tempo di finire la frase che il più grande lo scaraventò sul letto tenendogli i polsi a lato della testa, fissandolo con gli occhi rosati che esprimevano un po' di furia e un po' di passione.

Ban: Tu sei Elaine. Che cazzo ti avremmo preso a fare altrimenti?

[Nome]: Ban io non sono Elaine! Lei è morta!

Non riuscì più a trattenere le lacrime, soffriva troppo per il fatto di essersi innamorato veramente di quell'uomo, anche se lo vedeva solo come una pallida imitazione della donna che amava.

Sentendo la presa di Ban attorno ai suoi polsi farsi più debole. [Nome] si liberò e corse nella sua stanza, affondando il viso nel cuscino e piangendo finché non si addormentò.

(...)

Ban non si dava pace.

Quando gli aveva detto che c'era la possibilità di riavere Elaine senza uccidere Meliodas aveva fatto i salti di goia, ma con il passare del tempo si era reso conto che [Nome] ed Elaine non avevano niente in comune.

E aveva iniziato a comportarsi da testa di cazzo.

E così aveva cominciato ad essere la causa di tutti i mali del ragazzo, e più andava avanti, più si preoccupava.

All'inizio reprimeva questi sentimenti, si diceva "Sto tradendo Elaine".

I pestaggi erano solo il suo sfogo. Il non farlo mangiare non era per renderlo bello come Elaine, ma lo faceva sperando che morisse e che non lui morissero anche i suoi sentimenti.

Ma ora stava cambiando idea.

Non voleva più sentirlo piangere dalla sua stanza. Non volevo più vedere le occhiaie sul suo viso.

Si alzò, nudo, e andò nella sua camera, trovandolo ancora mezzo nudo e addormentato.

Ancora una volta aveva pianto fino ad addormentarsi a causa sua.

Ban: Perdonami per tutto [Nome]...

Gli tolse le coperte e le mutande, ma a quel gesto il minore tremò, sentiva l'assenza dei vestiti e il suo sonno, prima tranquillo, venne tormentato dal solito incubo.

[Nome]: Ban ti scongiuro, io non sono Elaine, non puoi rendermi come lei, ti prego, fa male...

A sentire quelle parole e i singhiozzi, il cuore del più grande si ruppe, così si sdraiò accanto a [Nome] e se lo tirò addosso, infilandogli due dita dentro.

Non lo preparava mai, infatti l'unica volta che l'aveva fatto era stato quando aveva preso la sua verginità, ed era stato inutile perché si era mosso troppo violentemente per un ragazzo vergine.

Ricordava con dolore quella macchia di sangue sul materasso, che aveva notato solo alla fine del rapporto, quando il minore era svenuto, troppo stanco e provato per restare sveglio.

Cercava di svegliarlo, non voleva entrargli dentro senza il suo permesso, non voleva ferirlo più.

Ma quel gesto trasformò il piagnucolio del passivo in un pianto disperato, con le lacrime che scorrevano a fiumi e le preghiere di fermarsi erano aumentate esponenzialmente.

Ban: N-non piangere amore, sono qui...

Tolse le dita da dentro di lui e lo abbracciò, facendolo svegliare, confuso e spaventato, ma il corpo accanto al suo, due braccia forti a stringerlo e il viso rivolto verso i pettorali del più grande lo rilassarono fino a permettergli di articolare una frase.

[Nome]: Cosa... perché...

Ban: Non voglio più ferirti, devo aggiustare tutto tra di noi e sto iniziando da qui... posso?

Ancora tremante, [Nome] gli diede il consenso.

Sentì il membro duro di Ban entrare dentro di lui e si aspettava di sentirlo muoversi violentemente come al solito, ma lo percepì muoversi con calma e dolcemente, portandolo in poco tempo all'apice. Era una sensazione stupenda...

Prima di essere vicino all'orgasmo l'attivo lo fece venire due volte, per poi abbassarsi su di lui e baciarlo mentre il suo sperma riempiva l'interno del ragazzo.

Ban: Ti amo... ti prego, perdonami...

[Nome]: Ti amo anch'io... e l'ho già fatto...

Si addormentarono, tenendosi stretti l'un l'altro, ormai si amavano per quello che erano e nessuno li avrebbe più separati.

One shots~ x Male ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora