1 - Sette di cuori

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Boccheggia, inciampa sui suoi stessi passi, raggiungendo il tavolino della serra del giardino botanico, usato per creare questo game del demonio.

Arisu si è arreso per lasciarlo vivere qui, in uno dei nove cerchi dell'inferno e l'unico motivo per cui sia riuscito ad alzarsi in piedi è l'odio.

La rabbia verso se stesso per aver permesso ai suoi amici di sacrificarsi per lui.

Che cos'ha lui meglio di loro? Perché loro si sono sacrificati così, per colpa sua?

Afferra la carta del sette di cuori con furia ed odio, lanciando il tavolo per terra, rompendo e sradicando piante finché una tanica di benzina poco distante dal tavolo non gli fa venire una macabra idea.

Cosparge l'intera area di benzina, il sudore che cola dalla sua fronte mentre con un fiammifero, ormai fuori dalla area game, incendia tutto.

Tutto.
Anche pezzi del suo cuore in frantumi.

Karube osserva l'area che ora non potrà più ferire nessuno, salutando per l'ultima volta i suoi migliori amici.

- Come farò ora a vivere senza di voi? A vivere qui... -

Si allontana correndo, urlando, sfogando tutto il dolore che ha dentro, le lacrime che scendono lungo le sue guance, lasciandosi andare come non ha mai fatto in vita sua, perdendo la cognizione del tempo.

Passano le ore, i giorni, non sa quanti, nemmeno gli importa più, dorme a stento e quasi non si riconosce più per la rabbia che in corpo.

Solo il ricordo della sua ragazza, Amy, lo aiuta.

Ma il rumore di qualcuno alle sua spalle lo fa voltare di scatto, nei suoi occhi fiamme al posto delle iridi.

- ...Chi c'è qui? Non sono in vena di scherzi! -

Una ragazza dai capelli scuri gli appare davanti, tentando di aggredirlo ma Karube, già carico di odio e rabbia, la afferra per il collo, sbattendola a terra con prepotenza.

Il suo corpo la ricopre, le gambe aperte sopra al bacino della misteriosa ragazza.

- OH NO, NON STASERA. - Urla Karube, pronto a combattere ancora - DIMMI CHE COSA VUOI DA ME. -

- ...Le tue carte. -

Karube ride nervoso, tirando fuori le carte dalla sua tasca, stringendole nel suo pugno, stropicciandole quasi.

- Dovrai passare sul mio cadavere. -
- Come se fosse un problema per me. -
- Perché le vuoi, cosa significa? sai qualcosa? -
- Voglio solo portarla alla spiaggia per salire di grado, voglio diventare un membro esecutivo. Tutto qui, ragazzo strano. -

Karube stringe di più la presa sul suo collo, facendola tossire.

- Tu cerchi di aggredirmi e sarei IO quello strano?? ora tu mi dici tutto quello che sai, ORA. -
- ...Eppure non hai la faccia da bad boy, forse dovresti calmarti. -
- Non dirmi di calmarmi, stronza, tu non sai che cosa ho dovuto passare. -
- Tu non conosci me, direi che siamo pari. -

Karube si morde la lingua, alzandosi da lei per darle un pò di ossigeno, lasciandole il collo e lei si alza, cercando si sistemarsi i capelli sporchi e bagnati a causa dell'impatto con il pavimento umido.

- Se si raccolgono tutte le carte, si può tornare nel mondo reale - Inizia la ragazza solo per sentire Karube interromperla.

- Portami lì. -
- Cosa? -
- Ho detto, portami lì con te. -

Lei sbuffa divertita ma lo sguardo del biondo non pare così felice come lei, capendo che qualsiasi cosa gli sia successa, non è saggio scherzare con lui.

- Va bene, ti porto con me... ma sappi che dovrai separarti da quelle carte. -
- Non mi interessa. -
- Mi hai atterrata con un colpo, cosa che non mi era mai successa prima, sicuro sono importanti per te, altrimenti te ne saresti fregato e me le avresti date. -
- Sei una ladruncola. -
- Ayane, prego. -

Pronuncia lei, alzandosi in piedi e porgendo la sua mano a Karube.

- Il Cappellaio sarà molto contento di te, non ne dubito. -

Karube vorrebbe tirarsi un cazzotto dritti in faccia perché si sta fidando così facilmente di qualcuno... ma forse il suo amico Arisu avrebbe fatto lo stesso.

Deve trovare la spiaggia a qualsiasi costo, anche questo.

Si rialza, gli occhi scuri di Ayane che sembrano ipnotizzarlo come un serpente regolo, pronta a divorarlo subito dopo.

- Io sono Karube, Daikichi. -
- Bel nome. -
- E tu? Non conosco il tuo cognome. -
- Perché non è importante, Karube. -

Afferma con una alzata di spalle, facendogli cenno di seguirla.

- C'è anche un posto caldo per dormire, sicuro meglio che stare qui a pensare. i pensieri trafiggono più della lama di un coltello. -

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Ok, non scrivevo da troppo tempo e lo faccio giusto per hobby, non aspettatevi grandi cose da me ed aggiorno quando riesco ma, spero possa intrattenervi in qualche modo quello che scrivo! ♥️

Voglio portare qualcosa per questa serie, merita molto di più e su wattapad ci sono così poche fanfiction che ho pensato di postare anch'io! ♥️
Vi lascio così, con la mia bimba Ayane che alla fine, dopo pensieri su pensieri, ho deciso di metterla al primo capitolo! ♥️

Play Again? // Alice in borderlandWhere stories live. Discover now