31. Weakness

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peggio di un parto, ma ecco questo benedetto capitolo

Sky Pov's

Indovinate chi è che ha passato l'intera giornata sul letto?

Esatto, proprio noi 4.

Non abbiamo fatto altro che guardare The Vampire Diaries e sbavare su Damon Salvatore.

Perché sì, non ascoltate Ivy, team Damon da sempre e per sempre.

La nonna di Chloe inoltre, non smetteva di fare avanti e indietro portandoci ogni mezz'ora un dolce diverso, tanto da farmi chiudere in bagno in preda ad un mal di pancia terribile.

Ma almeno erano davvero buoni.

Per tutta la giornata non abbiamo fatto cenno a ieri, volendo aspettare che sia Angel ad intraprendere il discorso senza forzarla in alcun modo.

Ognuno ha i suoi tempi e bisogna rispettarli.

Adesso, io e Evelyn siamo ferme ad attendere Dean che ci passi a prendere. Angel voleva restare sola con Chloe e noi abbiamo tolto le tende, approfittando di questo per andare alla partita di rugby di T.

È tradizione andarci ogni anno e prendere gli stessi posti, quasi per scaramanzia.

Ha sempre voluto che noi fossimo lì presenti per lui, più di ogni altra cosa, perché il padre non era mai andato a vederlo. Nemmeno da piccolo.

E così colmava la sua assenza con la nostra presenza.

«Ti prepari da me?» chiedo ad Evelyn.

«Forse è meglio se ci incontriamo direttamente lì.» mormora imbarazzata. È da giorni che evita di venire a casa mia e non ho ben compreso il motivo.

«Come vuoi.» scrollo le spalle, accendendo il telefono solo per accedere a Subway Serf e giocare l'ennesima partita della giornata. Ho scoperto che è l'app che più utilizzo insieme tik tok che crea letteralmente dipendenza. Non faccio altro.

Ma poi dei fari accecanti puntati addosso attirano la mia attenzione, portandomi a socchiudere gli occhi e coprirmeli con il gomito. Inutile dire che si tratta di mio fratello Dean, che arriva sgommando e con Eminem sparato a mille, come suo solito.

Gli piacciono le entrate ad effetto.

«Cafone.» sbuffo entrando in auto, inserendo la cinta di sicurezza. Non si è mai troppo prudenti con i Miller.

«Io o Eminem?» mastica la gomma rumorosamente, sapendo quanto mi dia fastidio.

«Tu. Eminem non si tocca.» biascico, frugando dappertutto alla ricerca del pacco di chewing-gum.

«Come sta Angel?» mi domanda. «Le ho mandato alcuni messaggi da stamattina, ma vorrei saperlo anche da voi che l'avete vista.» aggiunge.

«Ancora scossa, questo è sicuro. Ora ha solo bisogno di qualcuno che le stia vicino. Da sola non potrebbe mai farcela.» dico.

«Pochi ce la fanno da soli.» borbotta Dean, stringendo la presa al manubrio, ricordando come me in questo momento, gli eventi di ieri sera.

LimitlessWhere stories live. Discover now