-Capitolo 40-

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T/N's pov

<<Aspettate!>> esclamai e loro per fortuna restarono a ascoltarmi.

<<Io non sono un demone, sono un angelo!>> esclamai.

<<Angelo? E le tue ali?>> chiese uno dei soldati e io sospirai, era una storia lunga, e di sicuro non avrei detto quasi nulla.

<<Me le ha tagliate un demone. Portatemi da Floch Forster, sono sicura che mi riconoscerà!>> esclamai.

Uno di loro mi ammanettò e mi portò da Floch.

<<Floch!>> esclamai, e al suono della mia voce lui si girò.

<<T/N?!>> esclamò correndomi subito incontro, per poi abbracciarmi.

<<Sì! Oddio non sai quanto sono felice di vederti! Come stanno Mikasa e gli altri?!>> chiesi ricambiando l'abbraccio.

<<bene, ma non ti eri più fatta vedere! Credevamo che ci eri rimasta male per il fatto che ti avevo lasciata... Ma parlando di cose serie... dove sono le tue ali?>> chiese il rosso osservandomi la schiena.

<<Un demone me le ha tagliate>> dissi.

<<Un demone? Scusa ma i demoni non possono oltrepassare il confine, sei andata all'Inferno?!>> urlò lui.

<<No! Hai presente quella piuma nera che è stata trovata, ecco, era sua, ero al confine perché avevo sentito dei rumori provenire da lì, sono andata a controllare e quel mostro mi ha rapita>> dissi inventandomi tutto.

<<Oddio, non appena lo trovo lo uccido>> disse il rosso.

Chissà dov'è ora, spero il più lontano possibile da me.

<<Senti, io ti porto a casa>> disse il rosso.

<<A casa?>> chiesi sorridendo al pensiero di poterci finalmente ritornare.

<<Sì, devi essere parecchio scossa. Ti accompagno al confine>> disse lui.

<<Ma io non posso oltrepassare il confine senza ali>> gli dissi e lui sospirò.

<<Allora cerchiamo un posto sicuro, e resta lì>> disse lui.

Ci allontanammo dal campo di battaglia e iniziammo a correre cercando un posto che poteva essere tranquillo, anche se era praticamente impossibile.

Arrivammo a un prato pieno di rose, e subito mi ricordai che era dove io e Levi avevamo passato il tempo a volte.

<<Sai forse questo è meglio di no, non mi convince>> dissi.

<<Ma è l'unico posto sicuro che abbiamo trovato. Stai qua, se senti arrivare qualcuno allora fingiti un demone o un essere umano che è andato all'Inferno>> disse lui.

Io sospirai, e accettai a malincuore.

Floch mi salutò con un sorriso malinconico, e poi io mi sedetti in mezzo alle rose.

Ne presi una in mano, e mi punsi subito con le spine, ormai però ci avevo fatto l'abitudine e non faceva più tanto male.

<<Sapevo che ti avrei trovata qui>> disse una voce fin troppo familiare alle mie spalle.

Levi's pov

Ero stato egoista, di nuovo, avevo chiuso T/N in casa solo perché non volevo che scappasse da me, nonostante questo non sia quello che vuole e di cui ha bisogno lei.

Dopo una decina di minuti, in preda ai sensi di colpa corsi a casa mia e aprii la porta, per poi cercarla per tutte le stanze.

Andai poi in camera, dove c'era una finestra completamente frantumata, e subito realizzai.

Era scappata.

La cercai dappertutto, finché non vidi una figura familiare seduta a raccogliere rose.

Le sue ali bianche spiccavano parecchio tra quei fiori color cremisi, ma ora non è più possibile, ancora per colpa mia.

<<sapevo che ti avrei trovata qui>> dissi, e lei mi riconobbe subito.

<<Levi>> disse e io la guardai.

<<Posso sedermi?>> chiesi titubante.

<<No>> rispose.

<<T/N io->> iniziai ma lei mi interruppe.

<<Tu cosa Levi?! Io avevo anche provato a darti un'ultima chance, ma è tutto inutile con te! Anche oggi lo hai dimostrato,  volevi tenermi chiusa in casa tua per non farmi andare in Paradiso!>> esclamò.

<<Eh beh ora che è cambiato?! Non ci puoi andare neanche ora!>> esclamai con il suo stesso tono.

<<Sì ma se voi demoni venite sconfitti allora il confine non esisterà più e io potrò tornare ancora in Paradiso!>> rispose puntandomi il dito contro.

<<Per permetterlo, dovranno uccidere tutti i demoni incluso me, vuoi davvero tutto questo?!>> chiesi come se fosse ovvio.

<<Sì!>> esclamò acida.

<<Levi, tu non sai cosa darei per un paio di ali, ma tu non lo capisci. Sei solo bravo a parole, ma a questo punto neanche a quelle>> disse schietta e io strinsi i pugni.

<<Hai ragione>> risposi.

<<Io non sono bravo a parole o a gesti, io sono un egoista, ipocrita e un gran pezzo di merda, e mi sono approfittato di te>> continuai.

<<ma se mi dicessi cosa vuoi che faccia...>> iniziai.

<<Te l'ho detto, voglio vederti sparire dalla mia vita>> esclamò.

<<Ma a questo punto anche tu sei stupida! Mi dici queste cose con tanto orgoglio e convinzione quando poi qualche ora prima sei andata a letto con me!>> le urlai.

<<E non sai quanto me ne pento! Io sinceramente spero che tu sparisca dalla mia vita, anzi, spero che tu muoia direttamente!>> mi urlò con tutta la voce che aveva in corpo.

Angolo atroce

PROSSIMO ULTIMO CAPITOLO GENTE, E ORMAI ABBIAMO CAPITO CHE STI DUE SONO UN CASO PERSO.

COMUNQUE PER QUELLI CHE NON HANNO CAPITO L'INDIZIO DELLA PROSSIMA STORIA, INTENDEVO RESISTENZA PARTIGIANA

Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎Where stories live. Discover now