Cuori combustibili come fuochi d'artificio

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Si dice che il cervello sia l'organo che gestisce tutto e dove le emozioni vengono prodotte. Non è affatto così: non in questo mondo. Potrebbe sembrare incredibile ma esiste un mondo dove il luogo in cui le emozioni si generano è il cuore. Qui, il cuore non è un organo vitale, si può tranquillamente vivere anche senza. La differenza tra una persona con un cuore e una senza si concentra principalmente sulla sua percezione del mondo: chi non ha più un cuore prova principalmente emozioni negative.

Come si fa a perdere il proprio cuore? Be' è un qualcosa di alquanto normale. Secondo quanto riportato dagli scienziati in anni di studi sul cuore degli esseri umani, una persona perde il proprio cuore quando la sua relazione sentimentale finisce. A seconda di quanto la persona è coinvolta, il cuore rischia di andare in uno stato di combustione spontanea. In seguito, la persona inizia a provare principalmente emozioni negative, in primis il dolore.

Questa combustione spontanea, inspiegabilmente, non riporta ferite mortali o gravi. I tessuti ― interni ed esterni ― si presentano con segni di bruciatura. A differenza dell'esterno, i tessuti interni non hanno bisogno di un intervento diretto, poiché il corpo stesso si mette in moto per riparare il danno. Per quelli esterni invece si consiglia l'utilizzo di pomate per le ustioni ― meglio consultare un esperto, poiché l'intensità delle bruciature può essere di intensità variabile ― e bendaggio della parte lesa.

Nonostante tutto, il cuore non scompare definitivamente e poiché è il luogo d'origine delle emozioni, è in grado di autorigenerarsi, ma i tempi sono variabili. Di recente è stato scoperto un metodo per aiutare il cuore ad autorigenerarsi più velocemente. Secondo alcuni studi recenti, sembra proprio che i cuori creati con la tecnica giapponese degli origami, aiuterebbero il processo di autorigenerazione: il cuore di carta funzionerebbe come un cuore vero e proprio, dando all'organo originale tutto il tempo necessario per rigenerarsi. Per questo motivo, il governo ha deciso di investire in strutture che possano essere utili a questo fine.

Taehyung quel giorno tremava dall'emozione. Si sentiva così felice che era convinto di poter spiccare un balzo e volare. Era appena uscito dal fioraio dopo aver comprato un mazzo di tulipani. Prima di uscire, Taehyung aveva chiesto a sua madre quale fosse il numero giusto per un mazzo di fiori e la donna le aveva risposto che dovevano essere dispari. Si era fatto preparare un mazzo composto unicamente da tulipani rosa ― con quattro tulipani rossi ― e aveva chiesto al commesso di incartarglielo con la carta più bella che avesse. Quando il giovane gli aveva chiesto quale colore preferisse per l'involucro, Taehyung aveva risposto senza esitazione "rosa".

Se gli avessero chiesto quale colore associare alla sua fidanzata, Taehyung avrebbe risposto senza esitazione che era il rosa. Era certo di essersi innamorato di quel colore gradualmente, proprio come si era innamorato di lei.

Quel giorno il ragazzo si era preparato di tutto punto per incontrare la sua Yeeun. Stavano insieme da quasi cinque anni e non passava giorno che Taehyung ringraziasse di averla conosciuta. Yeeun aveva una personalità carismatica: ogni volta che apriva bocca, era in grado di catturare l'attenzione degli altri senza il minimo sforzo, quasi come se le venisse naturale. Parlare con lei non era mai noioso e le si illuminavano gli occhi ogni volta che poteva parlare delle cose che le piacevano; Taehyung pensava che i suoi occhi nocciola fossero ancora più belli in quei momenti.

Yeeun non era altissima ― mancava di poco il metro e sessantacinque ― e qualcuno avrebbe potuto dire che il suo fisico non era perfetto, ma a lei non importava. Taehyung si irritava quando scopriva che la sua ragazza venisse insultata ma lei gli sorrideva e lo baciava dolcemente, dicendogli che quella gente non era nessuno e quelle parole non la sfioravano nemmeno.

Stare con lei lo faceva stare bene; era stata la sua prima amica alle superiori e poi era diventata la sua ragazza. Taehyung si ricordava bene l'ansia che aveva provato quando si era dichiarato. Ricordava benissimo la sua bocca che si curvava in un sorriso meraviglioso e il profumo di vaniglia che emanavano le sue ciocche ramate, quando gli aveva buttato le braccia al collo.

Cuori combustibili come fuochi d'artificioWhere stories live. Discover now