Cap 9

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Si guardò con ansia mentre la fronte era imperlata di sudore e teneva una mano premuta contro il petto, essa artigliava con forza la stoffa del vestito da notte mentre l'altra mano andava alla ricerca del marito, ma lui non c'era, fece appena in tempo a sentirsi nel panico più totale quando lo vide entrare di corsa nella stanza, ella lo guardò spaurita ad occhi spalancati e protese una mano tremante verso di lui che corse da lei giusto in tempo prima che perdesse i sensi.
Si risvegliò nello stesso letto con accanto a se Thranduill, Elrond e stranamente Galadriel, si mise lentamente a sedere attirando l'attenzione dei tre mentre il re le stringeva la mano e poteva leggere la preoccupazione sul suo antico viso millenario.

- I medici non sanno cosa abbia scatenato lo svenimento e cosa ti abbia stravolta così....quindi mia regina dovrai dircelo..


Si portò istintivamente una mano al ventre accigliandosi, il giorno prima aveva scoperto di aspettare un bambino, ma aveva fatto giurare a tutti coloro che erano presenti nella stanza, che lo avrebbero tenuto nascosto e a quanto pare avevano mantenuto la parola, voleva dirglielo appena svegli, ma quella visione nefasta....quella visione nefasta aveva rovinato tutto.

- Ho visto i cancelli neri di Mordor..Sauron che tornava inondando la terra di mezzo con la sua soffocante e tossica ombra......ho visto guerra e sangue, morte e..se non interveniamo......la morte di tutti noi e la vittoria dell'oscuro.

Li vide sbiancare come colpiti da un improvviso malessere, notò come si guardavano e li vide alzarsi, nemmeno suo padre le disse nulla, ricevette solo un bacio sulla fronte dal marito e li vide uscire, ma se pensavano di cavarsela così si sbagliavano.
Silenziosa come l'aria si avvicinò alla porta e li sentì parlare, parlare della guerra e del fatto che Gandalf ed Elrond avevano già allestito una compagnia per distruggere l'anello supremo e spiegando che non avevano rivelato nulla per evitare di far preoccupare il regno e soprattutto per evitare che la neo sovrana si buttasse in un'impresa pericolosa, più pericolosa del viaggio verso la montagna solitaria.
Inspirò profondamente e i suoi profondi occhi blu come lo zaffiro osservarono la stanza con minuzia, con la propria magia recuperò un'armatura creata dai migliori fabbri di suo padre e di Lady Galadriel, dono fattole dopo che ebbero vinto sul grande drago Smaug, pensava che non le sarebbe mai servita, anche perché prima avrebbe combattuto anche senza di essa, ma adesso non doveva proteggere solo se stessa, si bloccò di scatto sentendo la porta aprirsi, ma la vide bloccarsi e sentiva una delle elfe addette alle cure che si rivolgeva timorosa a suo marito, suo re e avvertì distintamente che gli aveva appena rivelato la sua gravidanza, scosse il capo chiudendo con forza gli occhi, doveva aspettarselo, legò i capelli in una treccia stretta e prese arco e spada sparendo dietro ad un passaggio segreto, sentì in lontananza Thranduill che entrava nella loro camera da letto, contrasse le labbra immaginando la sua iniziale espressione di estasi sapendo del bambino per poi immaginarsi la rabbia e lo sgomento nel non vederla in camera comprendendo in meno di un secondo cosa fosse appena accaduto.

- ARANEL

Lo sentì urlare e il suo cuore si strinse nel petto, ma non poteva tirarsi indietro, non sarebbe stata con le mani in mano attendendo che qualcuno salvasse il loro mondo.
Attraverso vari cunicoli sbucò nelle stalle e con un gesto della mano sellò il suo cavallo, il miglior cavallo elfico dell'ultimo secolo allevato e cresciuto da suo padre in persona, nemmeno il cervo del suo amato poteva batterlo in velocità e resistenza, ma soprattutto quel destriero era fedele solo e soltanto a lei, sapeva bene che avrebbe dato la vita per la sua padrona.
Sentiva i piedi delle guardie che correvano per il corridoio diretto verso le stalle, si voltò in tempo per vedere lo sguardo del Re prima di spronare il cavallo a partire al galoppo, stavano per chiudere il ponte quando sollevò la mano bloccandola con la magia sussurrando le parole a mezza voce e fu così che il suo viaggio verso la compagnia dell'anello.
Fece diverse soste lungo il viaggio per poter mangiare e per poter far rifocillare e riposare anche il suo cavallo, aveva intuito che l'anello che aveva al dito fosse in un certo senso collegato all'anello del potere così continuò a galoppare sino a raggiungere le miniere di Moira, l'anello l'aveva condotta sino a lì ed ella si guardava intorno assottigliando lo sguardo alla ricerca della loro presenza scandagliando anche la miniera con la magia, ma quel luogo era vuoto da ogni essere vivente, scosse il capo con un sospiro e tornò indietro aggirando la montagna della miniera non potendo attraversarla da sola e riprese la sua corsa lungo le terre della terra di mezzo, ma ad un certo punto l'anello parve nuovamente attivarsi ed ella direzionò il cavallo verso il luogo che l'anello le trasmetteva nella mente sperando che non si sbagliasse nuovamente, ma ricordando la storia della loro creazione ricordava che quelli elfici non erano stati toccati da Sauron per cui percepivano a malapena la presenza dell'unico, quindi era forse quello il motivo del loro errore.
Era appena mattina quando si ritrovò a galoppare lungo il fiume che usciva dalle terre di sua nonna Galadriel, fermò il cavallo guardandosi indietro vedendo la città splendente di Imladris, ma non poteva entrarvi sapendo bene che l'avrebbero presa per riportarla indietro, si voltò di scatto percependo un urlo e spronò il cavallo verso la fon te delle urla spalancando gli occhi alla vista di tutti quegli orchi tendendo l'arco verso di essi prendendo ad ucciderne il più possibile cercando di salvare la vita a quelle persone nettamente inferiori finché non percepì Narya indicare un luogo alle sue spalle e vide due piccoli Hobbit sulla barca allontanarsi e spalancò gli occhi finché qualcosa non l'atterrò spingendola via dal cavallo che si impennò, ma ella trapassò la gola della bestia con la spada, si alzò con tranquillità scrollandoselo di dosso e sollevò lo sguardo trovandosi davanti Legolas, fu l'unico che vide in mezzo a quella folla e si avvicinò per salutarlo abbracciandolo con forza adagiando una mano sulla sua schiena prima di portare indietro il capo adagiando la fronte contro la sua e gli sorrise con gentilezza prima di percepire qualcuno che si schiariva la gola, ella portò indietro il capo osservando i presenti e notando che vi era un nano insieme a Legolas e all'uomo che la stava scrutando finché non percepì Legolas schiarirsi la gola per parlare.

- Vi presento Aranel, regina di Bosco Atro e moglie di mio padre Re Thranduill e presumo che sua maestà non abbia il permesso di star qui.

L'elfa si voltò verso di lui rivolgendogli un sorriso tranquillo congiungendo le mani in grembo guardando tutti e fece per parlare quando il nano la interruppe avanzando verso di lei ed ella lo guardò sorpresa.

- Siete l'elfa che ha combattuto al fianco di mio padre Gloin della dinastia di Durin e compagno d'arme di Thorin Scudo di Quercia?

La giovane spalancò gli occhi per la sorpresa e gli occhi brillarono di emozione avvicinandosi a lui senza chinarsi per parlargli sapendo quanto odiassero quel gesto e gli mise una mano sulla spalla stringendola piano.

- E' stato un onore combattere al fianco di tuo padre e di Thorin, quei giorni con loro resteranno per sempre scolpiti nel mio cuore.

Sollevò lo sguardo per guardarli e si soffermò su Aragorn prima di parlare.

- Mi dispiace Aragorn figlio di Arathorn, vorrei potermi soffermare a conoscervi avendo sentito tante dolci parole dalle lettere della mia amata sorella Arwen, ma devo aiutare i portatori dell'anello e avendo sentito la descrizione di mio padre vi mancano altri due Hobbit, dovreste trovarli prima che sia tardi.

Salì a cavallo guardando Legolas per l'ultima volta e corse a cavallo sino al luogo ove trovò la barchetta degli Hobbit e loro poco distanti, scese da cavallo adagiando la fronte contro il cavallo guardandolo e sussurrandogli parole in elfico per tranquillizzarlo prima di rispedirlo sano e salvo a casa, lo guardò sparire prima di avvicinarsi a grandi passi agli Hobbit che sussultarono e il biondino si mise davanti al più giovane per difenderlo ed ella alzò le mani per mostrarsi disarmata.

- Sono Aranel regina di Bosco Atro e sono qui per proteggervi e scortarvi al monte fato sani e salvi, è un piacere conoscerti Frodo Baggins, tuo zio Bilbo mi ha raccontato molto di te e devo dire che sei proprio un avventuriero come lui.


Sorrise divertiva guardando gli hobbit con gentilezza che si rilassarono comprendendo che la bella elfa dai fluenti capelli neri, non avrebbe fatto loro alcun male.

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⏰ Last updated: Jun 16, 2022 ⏰

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La Stella Più Brillante Del Re.Where stories live. Discover now