Capitolo 14.

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Storia dell'arte, materia che le era sempre piaciuta, quel giorno era diventata davvero pesante tutta in una volta, infatti si sentiva la testa scoppiare...letteralmente.

Ma non era l'unico motivo.

Quella stessa mattina Yeona aveva appreso da Jung-kook che non avrebbe più preso lezioni extra da lei.

Infatti l'ultimo esame che avevano dato, magicamente aveva preso un 30 e lode all'improvviso.

Si era giustificato dicendo che le sue spiegazioni lo avevano aiutato moltissimo, tanto da non averne più bisogno.

Quindi anche quelle poche ore che avevano per stare un po' insieme, si erano andate a fare benedire.

Ora ufficialmente l'accordo preso mesi prima non era più valido.

Si sentiva davvero svuotata in quel momento.

Lo guardò seduto accanto a sé, bello e dannato come sempre.

Almeno quello glielo aveva concesso, si era sempre seduto accanto a lei a lezione. Anche se per la maggior parte del tempo la passava a dormire o pasticciare distrattamente il libro di testo.

Dal giorno del cinema ormai erano passati dieci lunghi giorni.

Odiava quel lato che stava mostrando.

Si stava comportando in modo assurdo per quello strano senso di colpa in cui si stava tormentando.

Possibile si trattasse solo di quello?

A volte credeva ci fosse dell'altro dietro il suo comportamento.

Le era inoltre chiaro ormai che si sentiva a disagio in sua presenza.

Ogni volta sentiva il suo sguardo pieno di compassione posato su di lei e la stava sul serio infastidendo.

Come se tutta la sicurezza che l'aveva sempre contraddistinto fosse scivolata in un attimo chissà dove.

In diverse occasioni aveva tentato di parlargli e spiegargli nuovamente che in realtà stesse bene, ma lui era convinto della sua verità e ad ogni suo approccio, usava le scuse più banali per sviare il discorso.

Aveva deciso di dargli un po' di spazio, ma ora stava davvero superando ogni limite.

Anche se attribuiva la maggior parte delle colpe di quel che stava succedendo al moro, sapeva che quella era solo una scusa. Stava vivendo pure lei una sorta di lotta interiore.

I suoi sentimenti erano davvero forti per lui, tanto da esserne spaventata.

Non si era mai sentita in quel modo prima d'ora.

Cosa che le faceva capire che il sentimento provato per il suo angelo, era niente più che una semplice cotta.

Avrebbe mai avuto il coraggio di dirglielo ciò che provava per lui?


Sospirò amaramente.

- Che sospironi! Non ti si addicono dolcezza!-

La voce colorata che sentì, era quella che negli ultimi giorni aveva sentito di più in assoluto.

Il volto di Jimin si palesò davanti a lei.

Le sorrise malizioso facendole un'occhiolino per poi appoggiarsi al banco sicuro di sé.

Dopo l'appuntamento, aveva preso a farsi vedere spesso e volentieri.

Quella però era stata la prima volta che si era spinto ad andarla a trovare direttamente nella sua aula, solitamente l'aspettava fuori dal cancello dell'università o a volte si era fatto trovare in ospedale quando andava a fare volontariato.

𝐒𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐲𝐨𝐮 (𝐉.𝐉𝐤)Where stories live. Discover now