Isabelle POV
In quel momento il mondo mi crollò addosso.
" Non potrei semplicemente portarti dalla tua famiglia, loro magari non sanno della tua esistenza e vorrebbero conoscerti..."
" NO, LORO SANNO BENISSIMO CHI SONO, MIA MADRE AVEVA CERCATO DI DIRGLIELO MA LUI NON HA VOLUTO RIMANERE ACCANTO A LEI E ACCANTO A ME, CI HA ABBANDONATE"
" Io..."
" Tu non devi fare niente, devi solamente aspettare, se vuoi posso ucciderti adesso, oppure puoi vivere ancora una giornata della tua vita".
Al primo momento preferivo che non esitasse ad uccidermi.
Se dovevo morire, avrei preferito morire subito.
Però poi riflettei e capii che avendo un giorno ancora potevo comunicare con lui e fargli capire come portarmi indietro.
Non volevo morire, ma non volevo neanche che Kol non conoscesse sua figlia.
" Allora?" Chiese lei spazientita.
" Preferirei avere un'ultima giornata prima di morire"
" D'accordo, Felix, non perderla di vista"
Alzai gli occhi al cielo.
" Deve per forza venire anche lui?"
" Ti do' fastidio?"disse lui sorridendo.
" In realtà si" dissi io sarcastica.
" Sì, è necessario che lui ti accompagni, non vorrei mai che tu scappassi"
Sbuffai.
" Bene, andiamo, tesoro"
" Non chiamarmi tesoro, ti ricordo che sono sposata"
" Va bene, tesoro".
Appena uscimmo dalla torre e Ella richiuse la porta strinsi la mano intorno al collo di Felix e lo bloccai contro il muro.
" Prova un'altra volta a chiamarmi così o a farmi innervosire che ti uccido io con le mie mani"
Lo lasciai e lui cadde per terra.
Iniziammo a camminare e restammo in silenzio per un po'.
" Dove vuoi andare?" Chiese lui in modo gentile.
" Vorrei tornare nel campo dove eravamo prima"
Con lui vicino a me non potevo fare nulla.
Mi stavo rassegnando all'idea che dovevo morire.
Arrivammo al campo e mi distesi sul prato.
Felix si sedette accanto a me e mi fissò.
Io non mi curai della sua presenza e restai sdraiata a guardare le nuvole.
In quel momento ripercorsi i momenti che avevo vissuto da quando ero nata fino ad ora.
Vidi passare davanti ai miei occhi la mia intera vita.
163 anni.
Avevo vissuto quasi due vite umane.
Era molto tempo.
Troppo.
Rividi i miei primi ricordi, che avevo dimenticato quando ero in vita, ma che quando ero diventata un vampiro erano riaffiorati.
La mia nascita, i primi momenti della mia vita.
Mia madre.
Finalmente potevo tornare da lei.
Rividi gli anni successivi alla sua morte e il mio dolore.
Quelli furono gli anni peggiori della mia esistenza.
Rivissi la mia trasformazione in vampiro, la mia vita con i Mikaelson, gli anni che passai con mio fratello Damon, la mia vita in giro per il mondo e quando tornai a Mystic Falls.
Quello era stato il periodo migliore della mia vita.
Avevo ritrovato la persona più importante della mia esistenza e finalmente eravamo sposati.
Mi dispiaceva lasciarlo, ma non avevo scelta.
Mi girai e vidi che Felix si era addormentato.
Delle ciocche di capelli scuri gli ricadevano sulla fronte.
Il suo viso era rilassato.
Non esitai e gli spezzai il collo.
Era la mia occasione.
Potevo tornare a casa.
Iniziai a fare un incantesimo e inviai a Freya un messaggio per dirgli dove mi trovavo.
Speravo che lo ricevesse.
Era la mia unica possibilità.
Klaus POV
Erano già passati dei giorni e di lei non avevamo alcuna notizia.
Continuava a essere incosciente e a non aprire gli occhi.
Freya lavorava giorno e notte per capire cosa le fosse accaduto.
Apprezzavo il suo sforzo, ma lei mi mancava come l'aria.
Ogni giorno in cui mi svegliavo senza averla accanto la mia speranza si affievoliva.
Ormai ero senza speranza.
Erano passati sei giorni dal nostro matrimonio e lei non si era ancora svegliata.
Ero seduto alla mia scrivania e stavo riflettendo.
Cercavo una spiegazione per ciò che le era successo.
Noi avevamo parecchi nemici, ma molti di essi non sapevano che lei facesse parte della nostra famiglia.
Loro avrebbero cercato di uccidere me o i miei fratelli, non lei.
La mia riflessione venne interrotta dalla voce di Freya.
" Venite tutti qui, immediatamente"
Non fece in tempo a finire la frase che ero già da lei.
I miei fratelli arrivarono pochi secondi dopo.
" Isabelle mi ha mandato un messaggio, so come fare a riportarla qui"
A quelle parole dal mio cuore venne eliminato un enorme peso.
" Come?" Chiese Elijiah.
" Lei dice che una strega intrappola la sua anima in una realtà parallela, lei lo ha capito perché lì la sua magia è molto più debole del solito.
Per liberarla devo entrare anche uno di voi nell'universo dove lei è rinchiusa e portarla fuori grazie al varco che aprirò per farvi passare.
Però dovete essere veloci, perché non riuscirò a tenere il portale aperto per molto"
" Vado io" dissi io istintivamente.
" D'accordo, però sappi che è rischioso, potreste non poter tornare indietro"
" Va bene"
" No, non se ne parla neanche" disse Elijiah.
" Freya, inizia ad aprire il portale"
Io, Elijiah e Rebekah andammo nel mio studio per discutere della situazione.
"Non puoi andare" disse lei.
" Devo"
" No, invece, possiamo trovare un altro modo"
" E se non ci fosse un altro modo?Se per lei fosse troppo tardi?Se le accadesse qualcosa? Sapete entrambi che non me lo perdonerei mai"
Loro tacquero.
" Bene, e' deciso".
Stavo per andare da Freya, quando Elijiah mi afferrò un braccio.
" Non posso lasciarti andare, se tu morissi perché io ti ho permesso di andare a salvarla, io..."
" Non succederà"
" E se accadesse?" Chiese Rebekah.
" Almeno se morirò lo farò con accanto la persona che amo più di chiunque altro viva su questa terra , io la amo e senza di lei non vivo, senza di lei il mio cuore non riesce a battere, senza di lei non riesco a respirare, senza di lei io non riesco a vivere"

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𝗣𝗜𝗨' 𝗖𝗛𝗘 𝗦𝗘𝗠𝗣𝗟𝗜𝗖𝗘 𝗔𝗠𝗜𝗖𝗜𝗭𝗜𝗔|| Klaus Mikaelson
FanfictionAndare d'accordo con i propri fratelli non è semplice, ma e' ancora più complicato quando tu stai insieme alla persona che loro odiano di più e dal quale hanno cercato di tenerti alla larga. Isabelle Salvatore è una specie potentissima di vampiro, c...