II

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Suo zio era uscito per il lavoro da un paio d'ore. Avevano ordinato una pizza, i cartoni ancora appoggiati sulla penisola del cucinino, avevano mangiato facendo della breve e inutile conversazione. Eddie era ancora arrampicato sulla poltrona del salotto mezzo sdraiato, con una gamba a penzoloni dal bracciolo e un quaderno in mano. Stava abbozzando il design delle magliette per il club: un ragazzino a scuola aveva un progetto per il corso di moda per cui doveva produrre le divise di uno dei club scolastici. Eddie sapeva che era altamente improbabile che tra le varie proposte prendesse in considerazione la sua, ma valeva la pena provarci.

"Non esci?" Suo zio stava prendendo le chiavi, indossava già la tuta di lavoro.

"Nah, stasera no." Abbassò gli occhi sul foglio mentre parlava.

"Prendo il van allora. Comincia a fare fresco per farsela a piedi."

"Ok." Annuì senza guardarlo.

"A domani."

"mmh, mmh."

Wayne uscì chiudendosi la porta della roulotte alle spalle. Avrebbe dovuto studiare in realtà. Era talmente indietro che non era neanche più divertente provarci sinceramente. Ryan e Dani si sarebbero diplomati quest'anno, sarebbero partiti per il college, New York. Di questo passo le sue opzioni raschiavano il fondo. Il suo curriculum scolastico era un disastro, una lista di F, un paio di D in matematica e educazione fisica, che non l'avrebbero salvato di certo. Sì, era quasi sicuro che avrebbe varcato la soglia della Hawkins High anche l'anno prossimo.

Questa volta da solo, per la prima volta. Sbuffò pizzicandosi naso all'altezza degli occhi. Aveva cercato di leggere i capitoli di storia americana che la O'Donnells aveva assegnato, ma l'unica cosa che aveva capito era che le sue speranze di passare il compito senza l'aiuto di Dani erano rasenti allo zero. Chissà se sarebbe venuta martedì mattina. L'aveva avvisato nel pomeriggio che domani sarebbe rimasta a casa a badare suo fratello. Il fegato di suo padre era praticamente da buttare, era ancora ricoverato. Sua madre lavorava molto ultimamente, e l'unica in grado di controllare che il mocciosello delle medie non desse fuoco alla casa era lei. Si era offerto di farle compagnia, ma le aveva detto di non preoccuparsi. Non preoccuparmi. Già, è un po' tardi per quello. Stava passando un momento di merda, Ryan era troppo impegnato a preparare la domanda per l'università per accorgersene, a quanto pare. Dani saltava la scuola spesso, non che fosse una studentessa modello prima, ma di solito erano i due ragazzi a trascinarla lontano dai corridoi ad ogni data occasione. I voti degli ultimi mesi erano stati quasi al livello dei suoi, e questo era un chiaro segno che qualcosa non andava. Eppure, Ryan continuava a far finta di niente. Eddie sbuffò passandosi una mano tra i capelli prima di ammirare lo sketch sul suo quaderno. Nah, senza speranza. Il telefono al muro squillò, e il ragazzo si alzò dalla poltrona, lanciandovi lo scempio che aveva disegnato. Prese la cornetta rispondendo apaticamente.

"Munson...?"

"Eddie, ehi, sono Ryan." Sembrava spaventato, o meglio preoccupato. Era successo qualcosa, e una brutta sensazione prese a crescere nello stomaco del ragazzo.

"Hey amico, tutto bene?"

"No, Munson, va di merda in effetti." Immagino Ryan passarsi la mano sul viso dall'altra parte della cornetta. "Senti, Dani è da te? Penso... Penso di averne combinata una delle mie, amico, io..." Lasciò andare un respiro tremolante. "Penso di essermela giocata, amico."

Eddie si appoggiò al muro accanto al telefono con la spalla, la sensazione nel suo stomaco sempre più presente. Cosa aveva combinato? L'aveva ferita? Non l'avrebbe mai perdonato se le avesse fatto del male.

"No, non è qui." Rispose alla domanda che riteneva più importante. "L'ho sentita nel pomeriggio, doveva venire a cena dai tuoi. Non è da te?"

"Lo era, ma... Abbiamo litigato..." Voleva bene a Ryan come se fosse suo fratello, ma Dani era... Dani. E da qualche parte, nella sua testolina bacata, si accese qualcosa che puzzava tremendamente di speranza alle spese della felicità dei suoi migliori amici. "Tu lo sapevi che vuole lasciare la scuola?"

Sweet Cherry PieМесто, где живут истории. Откройте их для себя