Capitolo 3 : The Drip Strikes Back

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SpiderLore e Rosario sono tornati a casa. Rosario è ancora in shock dalla tremenda rivelazione. Entrano da Lorenzo. I muri sono coperti dal soffitto al pavimento in immagini di ragazze. Ognuna è attraversata da una grossa X.  Lorenzo si avvicina al computer, vi collega il telefono e carica una foto della ragazza del parco. Quando era riuscito a farle una foto? Stampa la foto, e la appiccica su uno dei pochi spazi vuoti sul muro. Prende infine un pennarello rosso e vi disegna sopra una X gigante.

Rosario si chiede se è davvero necessario fare questo per ogni suo fallimento in amore. Passa, però, alla domanda più importante. 

R: “Scusami, tu sei veramente Spiderman?”

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R: “Scusami, tu sei veramente Spiderman?”

L: “Beh direi che è abbastanza ovvio”

R: “Ma… non hai niente in comune con Spiderman. Lui è un eroe, forte, intelligente, e tu sei… Lorenzo.”

L: “Noo ma sei proprio stupido però, ovviamente quello è un altro Spiderman di un universo parallelo, ma in questo universo ci sono io – SpiderLore.”

R: “E cosa… fai… esattamente?”

L: “Rimorchio le ragazze con la mia roba bianca e la mia potenza!”

Rosario guarda intorno alla stanza. “Non con molto successo” pensa. 

R: “Secondo te tornerà Drip Peppy?”

L: “Vabee se torna lo picchio ancora, non ci sono problemi.” 

Rosario, però, non è convinto. Sa che non è la fine delle sue avventure con Drip Peppy. Per ora, però, deve tornare nel suo appartamento. Saluta Lorenzo e torna a casa sua. Tempo di rilassarsi un po’ giocando ad Osu. Accende il computer, ed apre il file di Osu. Invece della schermata iniziale, però, vede qualcosa di tremendo. Vede un’immagine di Drip Peppy. Sotto l’immagine vede una scritta; “Te l’ho detto che non era la fine!”. 

R: ”No… NO… NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!”

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R: ”No… NO… NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!”

Fatica a respirare. Drip Peppy era già stato qui. Forse… è ancora qui… Rosario prende un coltello dalla cucina, e si riavvicina al computer. Accanto al computer, vi sono orme. Orme chiaramente lasciate da delle Air Jordan. Dovevano essere di Drip Peppy. Rosario inizia a seguire le orme, che lo portano fino alla porta del bagno. È chiusa. Rosario trattiene un respiro, e poi apre di colpo la porta. Drip Peppy è in piedi all’interno del gabinetto di Rosario.

R: “MALEDETTO! RIDAMMI IL MIO OSU!”

Drip Peppy ride, e tira lo sciacquone.

DP: “Troppo tardi, idiota! Seguimi, se riesci!”

Il corpo di Drip Peppy è risucchiato dal gabinetto, e scompare. Rosario si butta su esso col coltello, ma finisce solo per tirare una testata alla ceramica.

Era troppo tardi. L’unico modo di riottenere Osu era ora di rintracciare Drip Peppy all’Inferno, ed ucciderlo. Rosario non sa come fare, però – potrebbe certamente suicidarsi, ed in quel modo finire all’Inferno; è una cosa che vorrebbe fare da molto tempo. Ci ripensa subito, però; non ha ancora trovato il modo più figo per farlo. Finalmente, dopo una breve riflessione, Rosario prende il telefono, e digita un numero.

???: “Rosario?”

R: “Karakito… mi serve un favore.”

Autismo StoryWhere stories live. Discover now