Freak

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TW: omofobia, violenza

*Ci tenevo a precisare che questo non è un incitamento all'odio di alcun tipo e che la mia
intenzione non è assolutamente quella di discriminare. Sono solo dinamiche necessarie per l'epoca. Se a qualcuno questi argomenti dovessero causare problemi o addirittura crisi, trovate un riassunto alla fine del capitolo. Prendetevi cura di voi stessi. Siete perfetti così. <3*

*dimenticavo, Jason Carver non è morto, dato che la quarta vittima (Max) non c'è stata e quindi il portale non si è aperto su di lui, uccidendolo.*

«No, assolutamente no.» Eddie scosse la testa con enfasi, il viso teso mentre batteva teatralmente le mani.

«Cosa? E Perché?» Robin bevve un sorso della sua birra, la frangia spettinata e gli occhi vispi: «Ci sarà anche Steve.» mormorò, tentando di convincerlo, un sorriso furbo a spaccarle in due le guance.

«Oh, allora corro più veloce di Flash a quella cazzo di festa. Come farei a vivere senza il mio Stevie?» Munson finse un tono disperato, le ciglia lunghe a ombreggiargli le guance, mentre sbatteva ripetutamente le
palpebre.

«Eddie, sul serio, che cazzo ti ha fatto Steve? - la bionda protese le mani in avanti sbruffando, la birra che gocciolava sul terreno- Insomma, certe volte è una testa di cazzo, lo so, ma-» Eddie la interruppe bruscamente, i riccioli color pece a rimbalzargli sulla schiena mentre si piegava in avanti: «Grazie per aver sporcato il pavimento di casa, Buckley» finse un sorriso.

«Come se tu lo pulissi, poi. -Robin roteò gli occhi- Comunque, stavo dicendo: mi sembrava fosse
migliorato. E comunque tu sembri stargli simpatico» ragionò tra sé e sé, una mano che giocava con il bottone della camicia a stampa floreale: «stranamente» aggiunse poi, accigliandosi alla ricerca di una spiegazione valida.

«Non ho niente contro Steve.» Sapevano entrambi stesse mentendo.
«Non sparare cazzate, non con me.» Il musicista arricciò le labbra, le gambe accavallate mentre borbottava un esasperato "non sto sparando cazzate".

«Ti giuro che se non mi dici che succede io- io ti spacco la testa.» La bionda allargò le braccia, gli occhi spalancati. La bevanda le scivolò dalle mani, rovesciandosi completamente: «Bene, ora dovrò pulire per davvero.» Eddie spalancò le braccia a sua volta, alzandosi in uno sbuffo.

«No, no, no, tu adesso mi ascolti. -Robin lo ributtò malamente sul divano- Voglio solo capire, okay? E smettila di farmi i gestacci, sei ridicolo. Insomma, non puoi avercela con lui. A meno che...»

«Non mi piace Steve!» Strillò l'altro incontrollatamente, mordendosi la lingua un secondo dopo: «cazzo!» disse tra i denti.

«Aspetta, aspetta, aspetta... TI PIACE STEVE?» La ragazza sorrise divertita, battendo le mani.
«Oh cazzo, ti piace Steve.» La gioia svanì di botto dal viso di Robin, la bocca spalancata mentre esclamava: «Allora non me lo sono sognata quel fottuto gemito l'altro sera. Che cazzo!»

«Prima di tutto, il gemito era di Steve, non mio. Seconda cosa: se osi dirlo a qualcuno ti spacco il cranio, intesi? Terza cosa: non sei schifata dal fatto che io sia... che mi piacciano anche... beh insomma che mi piacciano i ragazzi?» La voce si spezzò all'ultima parola, lo sguardo basso, mentre giocava con gli anelli sulle sue mani.

«Certo che no, come potrei?» Robin decise di tenersi per sé il fatto che lei avrebbe pensato lo stesso, o il fatto che fosse come lui.

«Oh... okay.» Eddie dovette stringere le labbra, mentre abbassava la testa. Non l'aveva mai detto a qualcuno. Non l'aveva mai detto a qualcuno, cazzo. O almeno, non verbalmente. Una lacrima solitaria gli rigò la guancia.
E, o mio dio, come faceva a farsi vedere in quello stato?
Inspirò profondamente, il naso che pizzicava mentre cercava di ricomporsi.

Angeleyes -Steve Harrington x Eddie MunsonTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon