Now he gotta getcha, karma is a bitch, yeah
Same way that they come that's the way they go
Now he gotta getcha, rewindin' the picture
There goes the alarm and the sirens go***
La pioggia cade ritmica e copiosa. Charles, fatto tutto su in una coperta, se ne sta davanti alla finestra, nella semioscurità del suo appartamento. Ha lo sguardo perso nel vuoto. Pensa a Nola. Continua a farlo e si chiede se sarà mai capace di smettere, perché è passata una settimana da quando lei è andata via, ma lui è come bloccato.
Ripensa al suo dannato vizio di appoggiare i piedi al cruscotto.
Al modo in cui pronuncia "Principino".
Al suo sorriso, bello e sfacciato.
Alla sua incapacità di dire la verità.
Lo sapeva che dietro Nola, dietro a tutto ciò che dice di essere, c'era qualcosa di enorme. Ciò che non sapeva è che sarebbe finito per provare per lei qualcosa di ancora più grande dell'enormità delle bugie che costruiscono il suo personaggio. E adesso l'unica cosa che gli resta è il dubbio se anche la loro storia sia stata parte di quella bugia. Sono mai esistiti davvero? Nola ha davvero provato qualcosa per lui?
Sente improvvisamente bussare alla porta. Una, due, tre volte. Va a rispondere, trascinandosi dietro la coperta come fosse un mantello. Si ritrova davanti Vittoria, bagnata nonostante l'ombrello, che ha appoggiato vicino alla porta d'entrata.
«Ehi», saluta lui, aggrottando la fronte.
«Charlie, non puoi immaginare cosa ho scoperto!» dice lei, facendosi avanti senza nemmeno essere stata invitata. Charles rimane immobile, con la mano ancora stretta attorno alla maniglia. Ha un brutto presentimento. Vittoria si toglie la giacca e la lascia sull'attaccapanni, raccogliendosi poi i capelli in una coda alta.
«Non hai una bella cera, tutto bene tesoro?» chiede la ragazza, quando Charles si avvicina.
«Forse sto covando qualcosa. L'influenza o qualcosa del genere», mente, tirando su col naso. Vittoria lo guarda intenerita, offrendosi subito di fargli un tè. Charles non ha la forza di contraddirla, quindi la lascia fare, mentre lui si siede sul divano, appoggiando i piedi contro il tavolino.
«Dov'è Nola?» chiede Vittoria, mentre arriva dalla cucina con due tazze di tè fumanti tra le mani. Porge una delle due a Charles, che la prende ringraziandola. Anche la ragazza si siede sul divano, in attesa di una risposta.
«Ehm...ha degli impegni in questi giorni», fa sapere Charles, schiarendosi la voce. Tutta questa situazione lo fa sentire a disagio. Non sa bene dove voglia andare a parare Vittoria, ma sa che ha in mente...qualcosa. Qualcosa che non tarda a palesare.
«Charles, lo sai che ci tengo a te», esordisce la bionda, allungando il braccio per riuscire a prendere la mano a Charles. «Nola non mi è mai piaciuta, ho sempre pensato che avesse qualcosa di...strano». Charles inghiottisce a vuoto, rumorosamente.
«Strano?»
«Sì, insomma, sembrava tutto così perfetto se si trattava di lei, così impostato e studiato. La laurea a pieni voti, l'impegno per l'ambiente, la carica ad ambasciatrice per il pianeta e...la nomina al Nobel!» Vittoria scuote la testa, mentre Charles si incurva nelle spalle, nervoso. Osserva la ragazza mentre si alza dal divano, andando a recuperare qualcosa dalla borsa. Un secondo dopo gli allunga una cartelletta. Charles la afferra, aprendola e capendo all'istante di cosa si tratta.
«Hai cercato informazioni su Nola?» chiede, spostando lo sguardo dai fogli a Vittoria, che annuisce, prendendo un respiro profondo. Oh cazzo, questa è la fine! Charles si ricompone velocemente, sfogliando la cartelletta.
«Come puoi vedere...niente laurea in Biologia Marina, non risulta nemmeno iscritta all'università di Stoccolma, come dice. In passato è stata spesso ragazza immagine di alcune pubblicità, finché non l'hanno assunta quelli di Colax. Dicono di portare avanti la produzione di biocarburante, ma è una bugia! Lei è diventata l'immagine dell'azienda nel 2019, quando hanno iniziato a pubblicizzare i loro nuovi carburanti, dicendo che nel giro di qualche anno avrebbero eliminato totalmente i combustibili fossili. Da lì in poi Nola ha cominciato a "battersi" a favore di un futuro green, ma veniva pagata da aziende che di green non avevano niente, anche se sulla carta ammettevano di aderire all'Accordo di Parigi. E poi...» Vittoria va alla pagina in questione, mostrandola a Charles. «Ha firmato un contratto lo scorso inverno, con la Ferrari, per essere la tua finta fidanzata e ripulire la tua immagine dopo l'incidente con il koala. Charles...Nola è una bugiarda e ti ha mentito su tutto!»
Charles chiude la cartelletta, lasciandola scivolare sul tavolino. Si alza dal divano, camminando avanti e indietro, sotto lo sguardo attento di Vittoria.
«Quello che hai fatto non è legale!» dice alla ragazza. «Come ti sei procurata tutte queste informazioni?» chiede.
«Quello che ho fatto io?» chiede a sua volta Vittoria, alzandosi dal divano per fronteggiare Charles, che si ferma improvvisamente. Sono ad un palmo di distanza, occhi dentro occhi.
«Cos'hai intenzione di fare?»
«Quello che è giusto», dice Vittoria, alzando il mento, in una posa fiera. «Perché mi sembra che tutto ciò che ti ho detto non ti sorprende affatto?» Continuano a guardarsi, finché la ragazza non scoppia in una risata. «Tu lo sapevi». Charles non nega, perché dovrebbe? È vero, lui lo sapeva e adesso che lo sa anche Vittoria, per quanto quello che sta facendo Nola sia sbagliato, vuole proteggerla a tutti i costi.
«Te l'ho detto, la maniera in cui ti sei procurata quelle informazioni non è legale. Finiresti in un mare di guai, ne sei consapevole?»
«Non sono stupida», dice Vittoria. «Ho fatto avere le informazioni alla stampa in forma anonima. Domani tutto il mondo saprà la verità...ma tu sei ancora in tempo per prendere le distanze da lei, far uscire in contemporanea una dichiarazione in cui ti discosti da tutto ciò che la riguarda», gli consiglia, accarezzandogli la guancia con il dorso della mano. Charles la ferma, afferrandola per il polso. Si guardano nuovamente, mentre lui se la tira un po' più vicino, così vicino che quasi le loro labbra si sfiorano.
«Non lascio cadere a picco la mia ragazza», sibila. «Mi conosci, sono fedele. Ti sono sempre stato fedele, nonostante le tue porcate. E quindi, se sono rimasto con te fino alla fine, pensi che non lo farò per Nola?» La domanda è retorica, infatti Vittoria non risponde. «Vattene», le dice, lasciandole andare il polso e voltandosi.
«Sei proprio uno stupido», sussurra Vittoria e Charles la sente, ma decide di ignorarla. Non le rivolge più nemmeno un'occhiata mentre lascia casa sua.
Chiusa la porta d'ingresso con un tonfo, si lascia scappare un respiro profondo, frustrato. Controlla il cellulare, pensando a quello che deve fare. Esce di casa senza nemmeno curarsi di prendere un ombrello, percorrendo in macchina la città deserta, sotto la pioggia battente. Deve andare da Nola, ma quando arriva si accorge che lei non c'è.
E allora la aspetta, seduto sulle scale d'ingresso, nervoso.
«Charles?» Si alza in piedi appena sente la sua voce, ritrovandosela davanti, tre scalini più in basso rispetto a lui. Ha addosso un impermeabile giallo, le punte dei capelli bagnate e l'espressione confusa.
«Vittoria sa tutto», la informa semplicemente.

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Bravado || Charles Leclerc
Fanfiction2/5 SHAPES OF LOVE [Nola x Charles] Notizia dell'ultima ora: Charles Leclerc prende a calci un koala! Sì, proprio Charles Leclerc, l'emblema della gentilezza, il ragazzo d'oro, la dolcezza fatta persona. Tutti non fanno altro che parlare di quello c...