Pt. 1.🥀

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Pov Jisung.

<<Sà, Avrò avuto si e no otto anni la prima volta che incontrai quel ragazzo.
All'epoca bambino, aveva qualche anno in più di me.. successe molto tempo fa, ma nonostante la mia malattia mi impedisca di ricordare le cose questo lo ricordo ancora perfettamente come fosse oggi...
Era un pomeriggio d estate e come ogni anno i miei genitori organizzarono una vacanza, ricordo che quell'anno spettò la tappa estiva a casa di mia nonna.

Si trovava a Busan. Ora fa davvero ridere ma quando venni a sapere la destinazione, incrociai le braccia al petto e non parlai a mia madre per una settimana intera, fino al giorno della partenza.
Infondo come spesso accadeva, quel posto non faceva per me. I bambini erano pochi in quel paese, ed io troppo introverso per poter giocare e fare amicizia facilmente.>>

<<Quel giorno esatto in cui incontrai quel bambino fu un primo Luglio. Avevo appena finito di pranzare a casa di mia nonna, i miei genitori erano usciti per alcune ore per sbrigare qualche commissione o forse solo per stare insieme, dopotutto la mia introversità quando si parlava di famiglia scompariva del tutto, ero un bambino attivo e chiacchierone quindi non gli avrei potuti biasimare a voler allontanarsi per un po.
Andai a lavarmi le mani poiché le urla dei bambini rimbobavano chiare dalla finestra della camera in cui dormivo.. ed è lì, in quel momento che sentì quel nome.>>

Inizio Flashback

<< Minho! Forza, dobbiamo andare!>>

Udì una voce di una donna con un timbro molto dolce ma allo stesso tempo deciso.
Subito dopo in risposta sentì un'altra voce, la sua.

<<Ma mamma!! Io non voglio!>>

Era una vocina fine, un pò più matura della mia che sia chiaro ma pur sempre fine.
Non ne so la motivazione ma iniziai a voler collegare quella voce al suo viso, così ne andai subito alla ricerca.
Uscì di casa sotto gli avvertimenti gridati di mia nonna, spalancai la porta e corsi fuori in quella distesa di cespugli e alberi, inutile dire che non vidi nulla inizialmente, poco dopo però, notai una piccola testolina di capelli castani spuntare da dietro un albero.
Diamine! Non so il motivo che mi spinse ad avvicinarmi così tranquillamente ma lo feci e basta, così superai la soglia di quella grande quercia e vidi quel bambino accovacciato al terreno.

<<H-hey!>> dissi

Il castano sollevo di poco la testa ed è lì che i nostri occhi si conobbero, lo guardai. Si portò il dito indice sopra il naso e molto cautamente mi disse

<<N-Non fare rumore e t-ti prego non dirlo a mia madre.>>

Sorrisi perché fu l unica cosa che potei fare a quella scena. Lo capivo, anch'io ero un bambino e le madri erano tutte uguali quindi semplicemente annuì e lo aiutai.

<<Non dirò nulla, di me ti puoi fidare.>>

Bisbigliammo per tutto il tempo

<<Io mi chiamo Lee Minho ma se vuoi puoi chiamarmi Min!>>

Si inchinò leggermente ed io copiai il movimento

<<i-io invece mi chiamo Han Jisung ma tu se vuoi puoi chiamarmi, beh p-puoi chiamarmi come ti pare, credo!>>

Il bambino più alto sorrise ed io mi sentì un po imbarazzato.

<<Perché ridi?>>

<<le tue guance, le ho notate solo ora!>>

Me le toccai e cavolo se scottavano, le nascosi infine tra le mani e continuai a parlare.

I Remember your eyes. || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora