I'm using your shirt as a pillow case

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Era sera. 

Poche ore prima Bakugo e Deku si erano baciati.

Stavano camminando verso quello che sarebbe stato l'appartamento di Bakugo, dove andava la domenica per rilassarsi. 

Avevano avvertito Aizawa, che non aveva fatto domande a differenza di Mina, che aveva sentito la conversazione al telefono.

(Mina: Insieme... Izuku e Bakugo, seduti sopra un ramo, si baciano e si abbracciano, mano nella mano...!

Baku: STA ZITTA, STRONZA!)


Tornando a noi e lasciando, nella migliore delle ipotesi e sperando che non li stia stolkerando, Mina alle spalle...

Erano arrivati davanti ad un palazzo, abbastanza di lusso. 

Entrarono nel grande atrio e andarono in ascensore. Bakugo mise un braccio dietro le spalle di Deku, che arrossì come un peperone. 

Arrivarono davanti ad una porta bianca. Bakugo la aprì prima infilando la chiave, poi dando un calzio poderoso. 

Si spalancò mostrando un appartamento enorme. 

Il salone comprendeva metà appartamento. Essendo l'ultimo piano si vedeva tutta la città sottostante dalle vetrate, un mix di luci abbaglianti. Il tetto era una vetrata, a cui erano attaccate tante lucine. 

Un divano riempiva lo spazio centrale, a destra della porta l'ala cucina era pulita e perfetta. 

Due stanze si contendevano lo spazio rimanente. Il bagno e la camera da letto, entrambi sicuramente smaglianti e bellissime. 

Baku: Vai sul divano

Deku: OK (L'INNOCENZA)

Deku appese all'attaccapanni la sciarpa e mise le scarpe nell'ingresso.

Si sedette accanto a Kacchan, che lo abbracciò subito. 

Deku: Kacchan...

Baku: Mh

Deku: La tua mano... è sotto al mio culo...

Baku: fra poco ci sarà qualcos'altro sotto al tuo culo 

Deku: 0.0 Kacchan!!! 0.0

Baku: Hai paura?

Deku: Se devo proprio rispondere... SI

Bakugo gli prese il mento e lo guardò negli occhi. 

Baku: Non ti farei del male. Non lo farei mai

Deku: io...


Bakugo si fiondò come quando vedi una fiorentina italiana in un paese straniero sulle labbra di Deku.

Più che baciare le morse, ma Deku se ne preoccupò poco e ricambiò.

I baci diventarono sempre meno casti mentre le lingue si intrecciavano.

Si staccarono lentamente. Bakugo infilò le mani sotto il maglione del verdino e glielo sfilò.

Ammirò i pettorali, meno scolpiti dei suoi ma comunque affascinanti. 

Vide le cicatrici del One for All e si avvicinò. Le baciò tutte, nessuna esclusa. Si tolse la maglietta.

Deku rimase con una faccia stralunata.

Baku: eheh dicono tutti che sono molto sexi

Si avvicinò al collo di Deku.

"Devono aver ragione"

Lasciò una scia di succhiotti per tutto il corpo del verdino, che stava arrossendo come se avesse la cicatrice di todoroki su tutta la faccia.

Kacchan arrivò all'elastico dei pantaloni. Si tolse prima i suoi (mettendosi ovviamente le protezioni;) , poi lentamente quelli del broccoletto. 

Baku: Deku...

Deku non rispose. 

Baku: Izuku 

Deku si girò. Per la prima volta Bakugo lo chiamava per nome.

Baku: Non ti voglio fare ancora del male. Se non vorrai farlo non lo farò-

Deku: Kacchan.... So che non mi farai male...

Un sorriso si dipinse sul volto del broccolo.

Bakugo allora lo mise in una posizione più comoda.



Baku: Deku- Grazie di esistere




*heeeeeeeeeeeeeeeey*

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