Capitolo 5

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L'amicizia non è una
grande cosa- è un
milione di piccole cose

Come spesso capitava, mi ritrovai a dover scrivere un tema di minimo un metro di pergamena per Pozioni assegnato dieci giorni prima all'ultimo minuto.
In casi come quelli, ritirarsi in biblioteca nei tavoli più isolati alla penombra degli scaffali era l'unica opzione degna di essere considerata.
Appoggiai la penna d'oca al boccetto d'inchiostro.
Scrutai le dita della mano destra, i polpastrelli erano diventati rosso scuro ed era inciso il segno del pennino.
Erano quattro ore che stavo scrivendo e mi restavano gli ultimi cinque centimetri.
Gli occhi s'incollarono alla finestra, che dava sul sole ormai morente.
La tentazione di uscire prese l'assalto ma tentati di placarla.
"Prima finisco il paragrafo, poi esco" pensai.
Cercai di velocizzare il processo nonostante dita e polso dolessero non poco, ci tenevo ad uscire e vedere almeno l'ultimo spicchietto di sole venire divorato dalla foresta.

Mi recai in giardino praticamente di corsa, ancora con la borsa di cuoio in spalla, ma arrivai tardi, il tramonto era terminato.

Mi sedetti comunque sul prato umido.
Il cielo era bello anche dopo aver lasciato la palla di fuoco, si tingeva di Cobalto e le nuvole si deformavano, per poi diventare sempre più Indaco ma con quelle piccole sfumature aranciate verso l'orizzonte.
Il cielo mi dava pace e armonia, era il mio modo di connettermi con il mondo esterno, estraniandomi qualche secondo da quella realtà surreale che era la mia vita.

Con la coda dell'occhio intravidi qualcosa zampettare al mio fianco e voltai il capo verso di esso.
Un bellissimo Allocco dal piumaggio grigio pallido aveva i suoi occhioni color pece incollati ai miei.
Non mi spaventai, anzi, sorrisi.
Ad Hogwarts presto o tardi si faceva l'abitudine a tutto.

≪Ciao bellissimo≫ provai a farlo avvicinare con cautela ≪E tu da dove spunti fuori? Ti conosco per caso?≫ l'animale si lasciò accarezzare con dolcezza.
≪Oppure stai solamente cercando un po' di attenzioni, eh?≫ ironizzai.

Puntai nuovamente lo sguardo al cielo, già meno chiaro. Era così, si scuriva d'un colpo, giocava a cogliere di sorpresa.

Lasciai un'ultima volta che l'uccello si strusciasse sulla mia mano, poi mi alzai.
"Sarà quasi ora di cena, meglio tornare dentro" mi dissi.

In stanza non c'era nessuna delle mie compagne, così tolsi la divisa, la lucidai e la riindossai.
Rimirai per un attimo la mia figura allo specchio e mi recai verso la sala Grande per la cena.

Il salone era più silenzioso del solito, mancavano i soliti gridi e schiamazzi, sostituiti da un' insopportabile brusio di bisbigli.
Mi sedetti con i miei compagni di Grifondoro che stavano parlando abbastanza stupiti.
Non appena gli rivolsi lo sguardo, subito una Hermione eccitata mi precedette da qualsiasi richiesta ≪Lo sapevi che stasera arriva un nuovo alunno?≫
Aggrottai la fronte ≪Cosa? Un nuovo studente adesso?≫ chiesi confusa. Perchè entrare con un mese di ritardo invece che a Settembre?
≪In realtà non hanno dato molte spiegazioni, ci volevano però avvertire di essere gentili, accoglienti e la solita solfa≫ spiegò Ron.
Hermione lo riprese con un calcio da sotto il tavolo.
Alzai le spalle ≪Sarà...aspettiamo il discorso di Silente≫

Due mani mi toccarono le spalle e balzai dallo spavento.
≪Scusa! Non era mia intenzione impaurirti≫ Elizabet mi strinse con un braccio divertita.
≪Tranquilla...mi riprenderò≫ portai una mano al cuore sorridendo e strabuzzando gli occhi.
≪Volevo chiederti...sai del nuovo arrivo vero?≫
Feci cenno di sì.
≪Io sono scioccata. Speriamo sia Tassorosso≫
≪Speriamo sia Grifondoro invece≫ ribattei.
≪Sì vedrà≫
Ad interrompere la discussione fu il professor Silente che iniziò un discorso.
Mi sedetti per ascoltare.

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