Terzo Capitolo

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La notte calò velocemente, durante il pomeriggio il mio mate era stato letteralmente “rapito” affinché fosse messa per iscritto la tregua fra i due branchi e ciò ha richiesto tutto il pomeriggio. Così, io e Chris ci siamo ritrovate da sole ed abbiamo provato a conoscerci  un po' più approfonditamente. Mi rigirai nervosamente nel letto senza riuscire a prendere sonno, complice non solo il fatto di aver riposato in seguito al mio svenimento, ma anche il profumo e la presenza di un uomo accanto a me. Mia sorella  alla fine riuscì a convincerci sul condividere la camera da letto, tuttavia io mi sentivo totalmente a disagio e fuori luogo.
«Neanche tu riesci a dormire?»
Fu un lieve sussurro quello che udii ma capii benissimo quello che mi disse.

« Noto di non essere l'unica »
Ammisi divertita, mentre i nostri sguardi si incrociarono nella penombra creata dai raggi lunari che entravano dalla finestra situata ai piedi del letto.
« È strana questa situazione. »
Affermò lui mentre io sorrisi debolmente.
« Immagino, hai anche tu la sensazione che stia accadendo tutto troppo in fretta?»
Chiesi semplicemente, esternando quello che effettivamente stavo pensando, trovando sollievo nel sapere di non essere l'unica.
«Si, lo credo anche io e poi..»
Iniziò titubante per poi ammutolirsi, forse in cerca di parole che potessero evitare di ferirmi troppo, dopo aver confermato che non fossi la sola a provare tutto ciò, sospirai.
« Anthony, ti andrebbe di fare due passi? »
Chiesi con una voce così flebile che dubitavo fosse effettivamente udibile, nonostante il palmo di naso che separasse i nostri visi.
« Certo, almeno ci godremo la Luna »
Affermò lui accondiscendente mentre accesi la luce e, dopo essermi abituata, presi i miei vestiti sparendo nel bagno per lasciargli un po' di privacy. Credo che sia molto importante avere qualche spazio per noi, cercando di abituarci l'un l'altra lentamente, in modo da potersi gustare ogni piccola scoperta. Mi infilai il maglione rosso e i leggins neri, dopodiché uscii dal bagno sistemandomi i biondi capelli i quali assomigliavano ad un nido di rondini. Nel silenzio più assoluto, per evitare di svegliare gli altri, ci recammo verso il piano inferiore, da lì uscimmo dalla porta principale, ritrovandoci in giardino. Mille lucciole girovagavano per la radura, mentre portai il mio compagno verso il piccolo lago, situato vicino alla piazzola del villaggio, dove ci sedemmo presso la sua riva.
«Sii sincero, hai l'impressione che io ti stia nascondendo qualcosa, giusto? »
Chiesi scrutandolo attentamente, mentre i suoi occhi verdi si specchiavano sui miei ghiacciati.
« Si, ho questa impressione però non ti forzerò a parlare. Non so cosa tu mi stia nascondendo, né perché tu lo stia facendo, ma se non vuoi parlarne io lo accetterò e aspetterò che tu sia pronta.»
Mi rispose mentre io sorrisi flebilmente, era una cosa dolcissima quella che mi aveva appena detto. Presi la sua mano destra e consapevole di essere arrossita la strinsi dolcemente cercando di non distogliere lo sguardo.
« Fra noi non voglio ci siano bugie. Volevo raccontarti tutto non appena fossi stata pronta, però mi sembrava che stessi approfittando della tua gentilezza. Prima che tu dica o faccia qualsiasi cosa, non interrompermi e lasciami spiegare, poi, se vorrai rinnegarmi, potrai tranquillamente farlo. »
Dissi mentre il mio cuore si strinse in una strana morsa, sentivo di aver sbagliato nel dargli la libertà di rinnegarmi come sua compagna, nel caso in cui lo avesse effettivamente fatto, lo avrei capito. Come può un rapporto basarsi su una menzogna? Su un obbligo da parte sua nei miei confronti? Anche perché qualora il suo lato umano mi rifiutasse, non è detto che il suo lato lupo faccia la stessa cosa. Se voglio creare un legame, devo essere sincera, perché solo così potrà essere duraturo.

« Voglio che tra noi non ci siano segreti. Sono terrorizzata al solo pensiero di dirti la verità, ma voglio farlo, voglio creare nel caso sia possibile, un rapporto sincero. »
Ammisi mentre lui portò la mano sinistra sulle mie, che stringevano già la sua mano destra, ciò mi diede tutto il coraggio necessario per raccontare tutta la verità, anche se non ero affatto tranquilla.
« Sono sicurissima che tu abbia fiutato il mio vero odore. Devi sapere che mio padre, l'Apha sposò la principessa dei vampiri e che sono io l’attuale Alpha del branco. Purtroppo il mio essere mezzosangue, seppur al branco non rechi fastidio, mi impedisce effettivamente di schierarmi e per questo motivo mia sorella ha preso il mio posto ed io il suo. »
Affermai rivelandogli la verità non solo sui nostri genitori ma anche sul nostro scambio di ruolo mentre lui sorrise dolcemente a tale affermazione.
« Allora non avevo immaginato di aver visto un lupo con gli occhi rossi in quella caverna.»
Sorrisi, evidentemente parla di Eolas l'unico modo in cui un lupo può vedere cose più o meno distanti da noi. Lo guardai intensamente mordendomi un labbro e cercando di capire a cosa stesse pensando.
« E di cosa avevi paura?»
Mi chiese semplicemente avvicinando il suo viso al mio, per la prima volta seguii il mio istinto, azzerando la distanza che vi era fra le nostre labbra fino a farle sfiorare dolcemente fra loro. Quando ci allontanammo sentivo ancora le sue labbra sulle mie ed era una sensazione piacevole che non volevo finisse. Lui, in risposta a quel bacio mi alzò lentamente il viso, ed iniziò ad avvicinarsi nuovamente, dandomi un altro bacio identico al primo.
Era il mio primo bacio.
Era stato incredibile baciarsi al chiaro di luna, mentre le lucciole sembravano danzare per noi sull'acqua cristallina del lago. Poggiai la mia testa fra la spalla ed il suo collo, mentre lui mi cinse dolcemente le spalle con le sue forti braccia.
« Il tuo profumo mi fa impazzire. »
Sussurrai lentamente mentre i miei occhi iniziarono a chiudersi scivolando nella terra della Dea.

«Ci è andata bene.»
Esclamò seria la lupa mentre io annui soltanto. Mi ritrovavo nel vuoto totale assieme alla mia Rose, era in questo luogo che le nostre anime comunicavano mentalmente e spiritualmente.
« Molto. Mi aspettavo ci rinnegasse»
Ammise la terza voce che stavolta era molto più di una semplice voce, la reazione del mio mate mi ha tranquillizzato, e questo ha sicuramente influito molto sulla sua comparsa. Fin da bambini noi veniamo istruiti sulla trasformazione e sulle sue conseguenze ma soprattutto sui cambiamenti che avvengono in noi e che portano ad essa.
« La mia metà vampiresca, immagino.»
Esclamai sorpresa mentre Fire si presentò in tutta la sua maestosità, con i suoi capelli rossi come il fuoco e gli occhi color sangue, il cui bagliore scintillante era particolare. La pelle era bianca quasi cadaverica, l'opposto della mia da lupa dal manto nero. La osservai attentamente nell'obiettivo di fare amicizia con quella parte di me che aspettavo si mostrasse da un po', ma io iniziai lentamente a svanire, evidentemente mi stavo svegliando. Il sole mi portò ad aprire lentamente gli occhi, tentai di riabituarmi alla luce, notai di essere nuovamente nella mia camera, accovacciata al petto del mio compagno, che saldamente mi stringeva a sé. Lo guardai mentre dormiva pensando che sicuramente stesse facendo un bel sogno e gli
accarezzai dolcemente il suo viso.
« Buongiorno! »
Esclamò lui allegramente mentre io aprii la bocca per rispondergli, ma una fitta prese con una precisione chirurgica, il mio cuore, il quale accelerò i suoi battiti. Sentivo il mio corpo andare a fuoco e le mie ossa iniziavano a spezzarsi una ad una.
«Sta tranquillo, sto bene.»
Riuscì a sussurrare, mentre lui probabilmente comprese cosa stesse accadendo, infatti mi strinse il più possibile a sé. Le fitte si susseguirono rapide e veloci, fino all'ultima che mi mozzò completamente il fiato. Tentai piano piano di sollevarmi, guardai il mio compagno che sembrava un gigante,  mi prese in mano alzandomi come se fossi un peso piuma.
«  Sei molto più piccola di quanto credessi.»
Ammise, mentre lo guardai esausta, cercando di rimettermi seppure barcollante in piedi.
Mi stavo trasformando in pipistrello, tentati di sbattere le ali ed incominciai a sollevarmi dal letto, però caddi quasi subito, di sasso sul lenzuolo, chiusi gli occhi e mi ritrasformai in umana. Il mio respiro era affannoso, perlomeno la prima trasformazione era andata, adesso la situazione non poteva che migliorare.
« Andiamo a fare colazione? »
Chiesi priva di ogni singola energia,  lui scosse il capo sorprendendomi.
« Io vado a prenderla. Tu  devi restare  a letto. »
Ordinò in un tono perentorio che non ammetteva alcun tipo di repliche, annui soltanto, rimanendo stesa a guardarlo sparire oltre la porta.
« Sorella, posso entrare? »
Chiese Shine mentre io acconsentii.
« Anthony?»
Chiese, mentre lo sguardo verde indagatore mi si piazzò addosso, e si sedette sul letto.
« È andato a prendere la colazione. »
Sospirai, rispondendo alla sua domanda mentre alzò un sopracciglio incuriosito.
« Mi sono trasformata fra le sue braccia. »
Esclamai mentre Shine mi guardò incuriosita.
«Tu hai…»
«Si, mi sono trasformata in un vampiro nelle sue braccia e sa anche dello scambio di ruoli.»
Spiegai mentre lei mi guardò, come se fossi diventata pazza nel giro di una sola notte.
« Come mai da queste parti? »
Chiesi cercando di cambiare discorso, mentre mi soffermai a guardare il suo collo. Aveva qualcosa di strano oggi e sul suo collo vi era il segno di un morso, evidentemente Harry l'aveva marchiata.
«Guarda alla base del collo.»
Assottigliai gli occhi e sospirai. Possibile che ogni volta che le chiedevo, qualcosa dovevo estorcerle la verità con la forza?
«Da quando in qua ti devo cavare le parole di bocca? Ti ha solo marchiato o…»
Venni interrotta da un cuscino che si schiantò letteralmente contro la mia faccia, scoppiai a ridere mentre lei indispettita lasciò la camera.
Quando il mio mate tornò in camera, aveva con sé il vassoio con dentro due cornetti e due caffè belli fumanti, sorrisi innanzi alla sua premura, dovevo ammettere che per la prima volta iniziai a provare un sentimento di vera felicità.

Bloody MoonWhere stories live. Discover now