Capitolo 10

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Un essere alto, molto alto.
Al posto delle gambe ha delle zampe, simili a quelle di capra, è a petto nudo, molto muscoloso, e lungo tutto il torace nudo ci sono segni di ferite, cicatrici e simboli marchiati a fuoco.
Il viso accenna un sorriso malvagio, lungo i suoi occhi delle cicatrici che vanno a formare quelle che sembrano lacrime.
I suoi occhi, sgarrati, rossi, vedo il fuoco in quello sguardo.
Josh è paralizzato dalla paura, e credo di esserlo anch'io.
Che intenzioni ha quell'essere? Non è il solito che ci perseguita, cosa vuole questo?
Tiene fra le mani qualcosa.
Allunga lentamente il braccio destro verso di me, come per darmi l'oggetto che ha in mano.
Le sue mani sono enormi, con delle orribili unghie nere, marce.
L'oggetto che mi porge è un anello.
Non capisco.
Io guardo il suo palmo aperto con l'anello, confuso, non capendo.
Alzo lo sguardo sul suo viso e lui rotea il capo verso sinistra, un po' come fanno i cani, come per dire "prendi".
Allungo anche io il braccio per prendere quell'anello.
Josh mi guarda in preda al panico.
Non sono molto sicuro di cosa sto facendo, ma è quasi una cosa istintiva.
Esito prima di prendere quel piccolo anello, dopodiché il mostro ritira il braccio, si gira, e si incammina per la boscaglia buia.
Non ci penso due volte a salire in macchina assieme a Josh e a dirigermi in ospedale.
Josh è senza parole, non pensa più al dolore, ma a quello che è successo.
Io guido più veloce che posso, puntando lo sguardo all'anello sul cruscotto ogni tanto.
Arriviamo in ospedale, dove i medici soccorrono immediatamente Josh.
Passa circa un'ora prima che io e i suoi genitori possiamo entrare a vedere come sta.
Ha riportato delle costole rotte, un'emorragia che è stata subito fermata, una contusione al braccio, il naso rotto e qualche punto il fronte.
Non riesco a spiegarmi tutto quel sangue.
Josh chiede ai suoi di lasciarlo solo con me.
Rimaniamo solo io e lui.
È molto confuso e spaventato, mi racconta "stavo tornando, ero quasi arrivato, ma il furgone si è fermato, sono sceso a controllare ed era come se qualcuno mi seguisse. Quella creatura è spuntata dal bosco e mi ha attaccato, ho cercato di difendermi, ma era troppo forte. Mi sono chiuso in macchina, ma lui ha staccato la portiera e con le sue unghie mi ha scavato all'altezza delle costole. Non so per quale motivo, si è fermato di colpo ed è tornato nel bosco.
Quell'anello, cosa significa?".
Quel mostro poteva benissimo finire il lavoro, ma non ci ha toccato un capello, sembrava che mi aspettasse.
Jassie aveva parlato di un anello, oh Jassie.
Dovrei avvertirla di cosa è successo a Josh.
Lui mi dice di non dirle nulla, non vuole farla preoccupare.
Mi dice anche che se dovesse chiedere di lui, devo dirle che è andando dai suoi zii fuori città.
Quel ragazzo è davvero un bugiardo nato.
Torno a casa, dove i miei nonni sono preoccupatissimi.
Li tranquillizzo, e per chiarirmi le idee decido di mostrargli l'anello.
Dico di averlo trovato per terra, e loro mi dicono che non gli ricorda nulla.
Sono sempre più confuso poi faccio mente locale.
"DIARIO IN ARMADIO J."
Diario, armadio...cosa significa?
J.
JENNIFER.
L'armadio...della nonna!
Entro in camera sua, e inizio a frugare nei piccoli cassetti.
Inizio a pensare che la mia teoria sia sbagliata ma poi guardo dietro, negli ultimi cassettoni, in mezzo ai calzini.
Un diario.
Un diario vecchio, con la copertina posteriore bruciata.
Sistemo velocemente tutto, e corro in camera mia.
Mi chiudo a chiave, mi siedo sul letto e apro il diario.
Prendo un respiro profondo prima di iniziare a leggere.

Demoniac: The medium ✔Where stories live. Discover now