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La birra gli scivolava liscia lungo la gola. Era il secondo bicchiere che beveva avidamente quella sera, eppure Harry non riusciva fare a meno di sentirsi la bocca ancora inspiegabilmente secca. Allentò impercettibilmente il nodo della cravatta che gli era rimasta addosso dal colloquio di quella mattina, ma la sensazione che qualcosa lo stesse soffocando non accennò a svanire. Gli mancava il fiato, ma non era una questione meramente fisica, lo sapeva, il problema era ancora lei: Ayden Garrett, l'ostacolo che aveva osato pararsi lungo il suo grandioso cammino.

Ad un tratto la cristallina risata di Christian, il suo amico di una vita, lo distrasse. Harry serrò la presa sul boccale, voltandosi appena verso di lui, gli era seduto accanto ed era mezzo sdraiato sul bancone del locale, intento a fissarlo con sguardo divertito. Aveva la testa appoggiata ad una mano ed il gomito completamente disteso sul legno. I capelli irti e scuri si avvolgevano gli uni sugli altri, come i tentacoli di una medusa.

-Quel maledetto di Rubens ti ha messo in buca, amico. Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo, lo sapevo!-

Harry serrò appena la mascella, trattenendosi dal reagire in una maniera che non avrebbe certamente voluto. Nei suoi occhi freddi vibrò una strana luce, si lisciò i polsini della camicia perfettamente chiusi e rimase fermo, con la schiena dritta ed il viso puntato verso qualcosa di indefinito davanti a sé. Non amava mostrare in pubblico i propri sentimenti, per quanto fossero intensi quelli che lo stavano sconvolgendo in quel preciso istante, così come non era sua abitudine perdere il controllo davanti alle provocazioni.

-E la ragazza che ti ha detto?-

Harry bevve un altro sorso di birra, prima di rispondere evasivo.

-Niente.-

Christian sollevò un sopracciglio, passandosi una mano tra i capelli.

-Come niente? L'hai raggiunta nel cortile dell'Università e poi?-

-E poi me ne sono andato.-

Chris scoppiò nuovamente a ridere, si mosse rumorosamente sulla sedia, ordinando un'altra birra per sé con un cenno della mano.

-Certo che sei proprio uno sfigato!-

-Non poteva capitarmi di peggio- sussurrò Harry continuando ostinatamente a fissare un punto davanti a sé non ancora identificato.

Chiunque l'avesse guardato in quel momento l'avrebbe trovato "ineccepibilmente perfetto", con quella camicia ben stirata addosso ed i capelli ricci ben pettinati tirati all'indietro. L'eleganza innata con cui Harry Styles era solito muoversi era quasi "leggendaria" tra gli studenti del loro corso, così come lo era il suo autocontrollo. Certo, questo per chi era solito guardare soltanto l'apparenza, ma non per chi, come Christian, era abituato a leggere tra le righe e ad interpretare quella cravatta un po' allentata, quello sguardo perso e quei ciuffi che continuavano a scendere davanti agli occhi del suo amico come un inequivocabile segno di turbamento.

Sogghignò, guardandolo di sbieco. -Quello lo ha fatto apposta a scegliere quella come tua compagna.-

Quello. Quella.

Quando ci si metteva, Chris era davvero un maestro nel confondere le persone, almeno tanto quanto lo era nel capirle con un solo sguardo. Era per questo che Harry lo aveva scelto come proprio confidente, perché lui sapeva arrivare ben oltre l'apparenza delle persone e, soprattutto, ben oltre i complessi strati delle sue innumerevoli maschere.

-Ascoltami bene, Chris. Io sono nei guai, come non lo sono mai stato, per cui chiama le cose con il loro nome. Mi servono risposte, non indovinelli.-

-Bene. E tu fammi le domande- berciò sdraiandosi quasi completamente sul bancone, cozzando contro un paio di bicchieri ormai vuoti con il gomito.

Harry prese fiato, fissandolo con il suo solito sguardo di ghiaccio.

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⏰ Terakhir diperbarui: May 02, 2015 ⏰

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