Medaglie [Parte tre] - Scelte difficili

168 10 30
                                    

Tony: Siete carichi per l'ultimo ciclo di categorie?

Scott: E poi quella bonus

Pet: Prontissimi

Tony: Si va' con "Individuo più furbo"

Questa volta per candidarvi dovrete raccontare un aneddoto

Wade: Bene benone

Clint: Niente di illegale

Wade: Ho ancora metà delle storie allora

Nat: O di vagamente immorale

Wade: Così ne rimangono una decina

Pet: Nemmeno cose strane e mezze inventate

Wade: Okk, ne rimane una

Stavo lavando le mutande in lavanderia, una vecchia entra sparando tampax da una pistola ad aria compressa, tutto esplode, ci sono degli squali che volano, io esco stordito e mi guardo intorno. Passa il gelataio, anche lui è confuso, gli corro dietro con ancora in mano la scatoletta con l'erba. Per chi non lo sapesse l'erba non si può bagnare, o almeno non quella già tagliata e essiccata, non dimenticate di innaffiare le piante. Stavo dicendo, arrivo al furgoncino color liquame. Forse per gli occhiali da sole, forse perché avevo in mano una pistola, il gelataio non si ferma, anzi accelera e va a sbattere contro un cieco. Adesso arriva la parte della furbata, state attenti. Il proprietario era svenuto, così corro, entro dentro e finalmente posso avere il mio gelato. Prendo un cono, ci metto cioccolato, fragola e un gusto blu, che vicino a quello rosso mi ha ricordato tanto il culetto di Pete, infine ci spruzzo sopra la panna e me ne vado. A questo punto voi direte: Dove sta la furbata? Vi illumino subito piccole testoline, dopo aver preso il mio gelato buonissimo e poco sciolto ho pagato, ma attenzione, ho lasciato solo 2,50, invece per la panna ci volevano altri 0,50 eheh

Tony: Ma che cazzo

Logan: Non ti smentisci mai

Clint: Questo è il meno peggio che hai in repertorio?

Matt: Il mio sintetizzatore vocale ha avuto difficoltà nell'esporre

Frank: Ah-ah quindi usi quello

Buck: Qualcuno impedisca a Steve di leggere quel messaggio

Nat: Ci penso io

Scott: Dopo questa... cosa, qualcun altro vuole candidarsi?

Loki: Io

Thor: Fatti valere fratellino

Loki: Dunque, esseri inferiori, essendo io, come noto, il dio dell'inganno e delle malefatte, non vi sarà difficile immaginare quanti episodi in cui la mia scaltrezza viene esaltata possano esistere. Dovevano essere approssimativamente 900 anni fa, Thor era ancora più un sempliciotto di adesso e nostro padre ancora non mi aveva detto di essere solo suo padre. Era una splendida mattinata primaverile, io e il vostro amato ragazzone riccioluto eravamo nei giardini di nostra madre. Io leggevo come di consueto e lui si dilettava in una barbara lotta d'allenamento. Stanco delle sue urla mi venne un'idea: presi le fattezze di una nobile creatura e strisciai fino al suo cospetto. Thor mi prese, credeva fossi un normale serpente. Lo pugnalai. Fu molto divertente.

Bruce: Da sbellicarsi

Thor: Nessuno mi ha creduto per anni

Tony: Votate...

Scott: Beh, per forza di cose ha vinto Loki

Loki: 😈

Tony: Okaaay ragazzi, piccola pausa per riprenderci da questi raccapriccianti racconti

Marvel net Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora