~Capitolo undici~

15 2 0
                                    

Non volevo chiamarlo io volevo aspettare che fosse lui a cercarmi, cosi avendo il giorno libero da lavoro invece di aspettare la sua chiamata decisi di distrarmi e andai con Francesca a fare dei giri per via del corso e a pranzo andammo a casa sua dove poi ci raggiungeva anche Paul dopo che aveva finito di lavorare,dopo pranzo tornai a casa ancora nessuna chiamata fino a quando....verso le cinque mi chiamo e mi chiese se mi andava di rincontrarci io gli risposi di si e gli chiesi se gli andava bene di incontrarci al parchetto della scuola verso le sei e mezza mi disse che andava bene , mi chiese se mi veniva a prendere lui io gli risposi che preferivo andarci a piedi, lui mi chiese se era tutto apposto io gli risposi di si ma avevo bisogno di alcune risposte., una volta arrivata vidi lui seduto su una panchina ad aspettarmi gli andai incontro, mi misi vicino a lui e lui mi chiese il perché di questo incontro , io gli dissi come gli avevo detto in chiamata avevo bisogno di risposte, quindi gli cominciai a domandare perché due anni e mezzo fa mi tradì e perché ribaltò tutta la colpa su di me ai miei amici quando me ne era andata, lui mi rispose dispiaciuto dicendomi che due anni fa le cose tra noi due cominciavano a non andare più troppi litigi, troppe incomprensione, io ero troppo concentrata sull'esame di maturitá , quindi invece di parlarne con me fece quella maledetta sciocchezza e poi mi disse che riguardo invece alla storia dei miei amici disse che lo fece perché dopo la mia partenza si sentiva terribilmente solo aveva allontanato tutti e l'unico che rimase lo stesso era Paul e non voleva perderlo dicendogli la realta dei fatti e queste erano le due piu grandi stupidaggini che avesse mai fatto e di cui era molto pentito... ci fu un momento di silenzio fino a quando lui riparlo e mi disse che voleva riprovarci con me che aveva capito a Firenze quanto gli fosse mancata e di quanto non gli ero indifferente, la stessa cosa valeva per me ma avevo paura, ma lui mi rassicuro dicendomi che non avrebbe mai piu commesso gli stessi errori, che saremo andati con calma io non riuscii a dirgli di no anche io volevo riprovare cosi decisi di dargli un altra possibilità, lo dissi subito alla mia famiglia e tutti rimasero sorpresi tranne mia madre lei era come se nonostante tutto se lo aspettasse...la mia famiglia diede subito la loro benedizione a Damiano che stava aspettando fuori che gli dassi cennó di entrare era tutto come avevo sempre sognato lui andava d'accordo con la mia famiglia e io andavo d'accordo con la sua.

Tutto tornaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora