Capitolo 17

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Shadow non riesce a smettere di baciarmi. Interrompe solamente per sorridermi o scostarmi le ciocche dalla faccia, come è suo vizio fare.
"Shadow..." Dico ridacchiando.
"Sei tu la mia casa." Risponde. Sorrido, e i baci continuano.
"Però prima devo fare una cosa." Dice all'improvviso. Lo guardo con aria interrogativa, e lui mi afferra la mano:"Dobbiamo andare via, o resteremo bloccati nel passato. Tieniti forte, potrebbe girarti un po' la testa." Chiude gli occhi, io mi fido e faccio lo stesso. Ad un certo punto sento la terra mancarmi sotto i piedi, e come una luce accecante che riesco a percepire anche nonostante gli occhi chiusi. E per un attimo, mi sento sospesa come nel vuoto.
Quando Shadow mi dice di riaprire gli occhi, mi ritrovo sempre nello stesso posto di prima, ma l'ambiente attorno è cambiato: il laghetto è sempre presente, ma l'atmosfera è diversa; si vede subito che siamo andati avanti di secoli.
"Come hai fatto?" Gli dico, stupita.
"Noi demoni sappiamo fare anche questo. Ci spostiamo tranquillamente indietro e avanti nel tempo. È per questo che non appena sei diventata demone sei tornata indietro."
Mi guardo intorno, stupita. Tutto sembra normale, non c'è movimento. Sembra di essere tornati alla monotona vita di qualche tempo prima, quando ancora credevo di essere una mezzosangue. Poi, vedo qualcuno in lontananza. Mi chiedo se sia solo uno scherzo della mia mente dovuta alla stanchezza, un'allucinazione. Ma più soffermo lo sguardo su quella figura, più sembra vera: in lontananza, un ragazzo con i capelli bianchi e un bastone di legno, sta decorando di neve un cespuglio.
"Vedi, Luna." Incomincia Shadow come se mi avesse letto nella mente:"Adesso che siami tornati indietro e abbiamo ucciso Pitch, è come se tutto ciò che abbiamo vissuto non fosse successo. Compresa la morte di tuo padre, e di tutti gli spiriti mezzosangue."
"Dici sul serio?!" Esclamo al settimo cielo. Non mi sono mai sentita così sollevata e felice.
"...Compresa anche la mia nascita." Aggiunge in tono sommesso e triste.
"Cosa?" Dico incredula, mentre mi volto a fissarlo. Ma non appena lo faccio, mi rendo conto che Shadow sta cominciando a scomparire.
"No, Shadow! Ti prego! Non lasciarmi di nuovo!" Dico con le lacrime che stanno cominciando a salirmi agli occhi.
"Non dimenticarti di me, Luna. Non farlo mai."
"Ti prego! Ti prego! No, no, no!" Dico cadendo in ginocchio, mentre l'ultima scia della figura di Shadow scompare.
"Non lasciarmi..."
"Ahh, l'amore. Sempre a rovinarvi e a struggervi voi giovani, per colpa sua."
Dice una voce alle mie spalle. Ma non è una semplice voce. È la voce. Quella insopportabile voce che mi ronzava continuamente in testa e che mi diceva di uccidere. Mi volto, e come previsto, ritrovo nuovamente il vecchio anziano apparso qualche tempo prima. È davvero lui Manny? L'Uomo nella Luna?
"Cosa vuoi adesso?" Dico sgarbata e brusca.
"Ma come siamo rudi. Non ti è servita proprio a nulla la lezione di prima?"
"Ti prego." Lo imploro "Uomo nella Luna, ti supplico. Sei tu l'unico in grado di trasformare i morti in spiriti. Ti prego, restituiscimelo. Farò qualsiasi..."
"Luna?" Una voce mi interrompe. Quando sollevo lo sguardo, Manny è sparito. Ma al suo posto c'è qualcun altro.
"Papà?" Dico con le lacrime dalla commozione. Svelta mi alzo in piedi e gli corro incontro, saltandogli addosso e abbracciandolo con tutta la forza che ho. Sfogando tutte le mie lacrime in quell'abbraccio.
"Ehi, ehi ehi ehi. Ma tutto questo affetto? Sono mancato solo dieci minuti! Perché stai piangendo?" Chiede sorpreso. Scuoto la testa, come per giustificare il mio pianto. "Solo dieci minuti..." Dico tra me e me, cercando quasi di convincermi che sia davvero così.
"Certe volte siete strane, voi donne."
Fa una breve pausa e poi aggiunge:"Con chi stavi parlando, poco fa?"
"Niente... con...nessuno."
"Sicura di sentirti bene?"
Vorrei dire di sì, ma non ci riesco. Più penso a Shadow, più mi viene da piangere. Non posso far finta che sia stato tutto solo un sogno, e tornare alla vita normale. Non posso fingere che lui non sia mai esistito. Che tutto quello che ho passato non sia mai esisitito.
Ma tutto ciò che riesco a fare e stringermi a mio padre e affondare il mio viso sulla sua spalla, senza riuscire a staccarmi.
Ma ad un tratto, una voce interrompe i miei pensieri. È una voce festosa, allegra.
"Frost! Frost, svelti! È stato scelto un nuovo spirito! Un nuovo spirito nella Radura!"
Il ragazzo al quale appartiene la voce corre via, saltellante.
Un nuovo spirito? Non può essere...
"Shadow...?" Sussurro. Con un balzo, mi metto a correre seguendo il ragazzo, usando tutte le energie che mi sono rimaste per stargli dietro.
Dopo circa un kilometro di corsa, giungiamo in un punto in cui migliaia e migliaia di spiriti sono accalcati, quasi a circondare qualcuno. Mi faccio largo tra la folla, arrancando e qualche volta inciampando. Fino a quando me lo ritrovo davanti.
Il ragazzo con i capelli corvini e gli occhi azzurri. Ha qualcosa di diverso nella sua espressione, il suo volto sembra più pulito, più fresco.
"Shadow?" Lo chiamo piano. Lui si gira, nella mia direzione, e incontra il mio sguardo. I suoi occhi si spalancano, il suo viso si illumina.
"Luna?"
"Shadow!" Tra i sospiri sorpresi della folla, gli corro incontro e gli salto addosso, facendogli perdere l'equilibrio, cadendo a terra scomposti. E lì lo bacio, e lui ricambia, mentre la gente tutt'intorno lancia esclamazioni interrogative. Ma non m'importa, adesso non riesco a smettere di ridere di gioia.
"Luna.....?" Papà è sconvolto, davanti a noi. Ha la faccia di uno che sta per svenire.
"Qualcuno mi spiega che sta succedendo?!" Esclama esasperato.
"Non si preoccupi, signor Frost. Posso spiegarle tutto tempo debito." Dice Shadow.
"Ma tu come fai a sapere il mio..." Papà rimane senza parole.
"Riesci a ricordare tutto?" Chiedo a Shadow.
"Ogni signola cosa." Mi risponde con un sorriso. "Guarda" Dice poi, alzandosi la manica della giacca.
La voglia a forma di mezzaluna è sparita del tutto. Al suo posto, adesso vi è un cerchietto, che somiglia tanto a una luna piena.
Sollevo la manica anch'io, e mi rendo conto che anche sul mio posto vi è la stessa voglia.
Sorrido, sapendo bene cosa significa. "Grazie. Grazie davvero." Sussurro, rivolgendomi al cielo. E da qualche parte, una stella sembra brillare più delle altre, per un momento.

Spirito ErranteWhere stories live. Discover now