Capitolo 1

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T/n's Pov

Finalmente, dopo anni di incubi, che ho avuto qui in Italia... sto per seguire il mio più grande sogno, mi sto trasferendo per un'intero anno in Atlanta, andrò per un bel po' di tempo a studiare lì, e fortunatamente, se questo primo anno nella scuola americana con la borsa di studio va bene... mia madre mi farà finire tutti i miei studi lì, non vedo l'ora cazzo.

T/n:<<bene mamma, siamo qui. All'aereo porto... penso che dovremmo salutarci>> dico trattenendo l'emozione, stringendo il manico della valigia tra le dita, ho il fiato sospeso alla gola e sono veramente entusiasta. Anche se sfortunatamente mia madre è meno entusiasta di me, d'altronde starò fuori casa per più di un'anno, 365 giorni senza la mia famiglia.

Mam:<<mi raccomando T/s, comportati bene in america, chiama a casa ogni giorno dopo cena, e... prova a divertirti. Non pensare come sempre agli studi, divertiti uh po', fatti degli buoni amici magari... e non cacciarti in problemi... okay?>>Sussurra mia madre con tono leggermente triste, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio con un piccolo e rassicurante sorriso sul volto, somiglio moltissimo a mia madre di aspetto.

Tn:<<farò tutto il possibile per divertirmi e sopratutto studiare, manda un grande abbraccio a papà e anche a nonna.>>
Dico con tono un po' rattristato, ricambiando il sorriso di mia madre.
Le do un abbraccio forte, visto che non potrò abbracciarla per un lungo tempo mi stringo a lei, cercando di memorizzare il suo profumo, ma poco dopo sento l'altoparlante dell'aeroporto accendersi, il volo del mio aereo Roma-Atlanta parte tra 20 minuti, cavolo mi devo proprio sbrigare a trovare la strada.

Tn:<<adesso devo propio andare mamma... ci vediamo tra le vacanze e le videochiamate, ti voglio bene.>>
La saluto l'ultima volta per poi andare via senza voltarmi, so che la cosa diventerebbe ancora più triste per lei e per me.

[***]

Dopo ore che non passavano più, e l'uomo davanti al mio sedile che russava peggio di un'elefante, finalmente sono arrivata in Georgia!

Il volo è durato davvero molto, tra l'ansia di arrivare, l'emozione di una nuova vita e le esperienze che mi aspettano. Fuori il finestrino si era fatta sera, tutti stavano già uscendo dall'aereo.
Appena esco dall'aereo, c'è un'immensa confusione fuori, in questo aeroporto qui in Atlanta, tra persone che devono partire e persone che sono appena arrivate c'è un sacco di confusione.

Inizio a girovagare alla ricerca della mia famiglia ospitante, un po' in confusione, mi giro di qua e di là, e dopo svariate ricerche vedo un cartellone che svolazza col mio nome sopra:
𝗧/𝗻 𝗠𝗶𝗹𝗹𝗲𝗿 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗾𝘂𝗶!
A tenerlo c'è un bambino seduto sulle spalle di un ragazzo, ma il problema è... io non sapevo ci ci fossero altri figli di Jessica e Dj oltre Jayla, loro mi hanno parlato solo di lei, chi sono i due...?

Con un sospiro per scacciare via l'ansia, Inizio a camminare verso la loro direzione, facendomi notare da loro.

X:<<ciao, tu devi essere l'italiana che starà a casa da noi?>> Chiede il bambino con curiosità ed entusiasmo.

Tn:<<si sono io, piacere di conoscervi.>>
Mi presento in modo timido, con un dolce sorriso sul volto, e con il mio inglese piuttosto buono, ma con un'accento abbastanza italiano.

(Chiaramente i dialoghi non li farò in inglese perché significherebbe tutta la storia in inglese, specificherò sotto il dialogo quando T/n parlerà italiano, ma per il resto della storia lei parlerà praticamente inglese).

Vedo che è anche presente la donna che ho visto nella foto della mia famiglia ospitante, è dietro il ragazzo, se non sbaglio lei è jessica, la padrona di casa.

X:<<ciao cara, sono jessica. Loro sono: javon, daelo jin, mio marito Dj e Jayla.>>
Dice Jessica con tono dolce, presentando tutta la famiglia con un tono piuttosto contento.

Tn:<<il piacere è tutto mio, sono T/n miller, la ragazza di Roma.>> mi presento, porgendo e stringendo la mano a tutta la famiglia.

Dale:<<mamma adesso possiamo andare a casa, sono stanco!>> Dice il bambino con aria scocciata.

Jav:<<ma se neanche hai messo piede a terra da quando sei arrivato!>> esclama il ragazzo ridacchiando, presumo lui sia javon.

Jess:<<e va bene, andiamo a casa, T/n deve ancora sistemarsi lì.>> risponde Jessica. Iniziamo a camminare, e ci dirigiamo verso l'uscita dell'aeroporto.


Autrice 🦋
Ciaooo, questo è il primo capitolo della storia,
So Che è molto corto ma prometto che mi farò perdonare con i capitoli futuri.
Spero vi sia piaciuto, e ovviamente accetto tutti i consigli visto che sono alle prime armi.
Ma detto questo, adios!

Stars [Dark romance]Where stories live. Discover now