Doposbronza eh?

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"Ho detto di no." Sospirai.
"Perchè prima stavi piangendo?"
"Non stavo piangendo t/n. E dovresti cominciare a farti i cazzi tuoi. Capito?" La determinazione nel suo sguardo mi fece ripensare un attimo. Era veramente un po precipitoso forse fargli queste domande ora, giusto? E egoista da parte mia, chiedergli cose per cui probabilmente ancora stava male.
"Si, scusa." Ad un tratto mi tremava la voce. Uscii dalla stanza e mi chiusi la porta alle spalle, appogiandomici. Un egoista. D'improvviso una luce mi abbagliò gli occhi a scatti, e vidi qualcosa. Un corpo a terra, era pieno di sangue, la faccia non era piu nemmeno riconoscibile. Urlava, tendeva la mano verso di me, urla strazianti, mi implorava.
"Mostro! SEI UN MOSTRO EGOISTA HAI CAPITO?" Non mi chiedeva neanche di aiutarlo. Ma forse non ne aveva bisogno.
Poi, cosi come era venuto, se ne andò. Mi guardai attorno, ma era tutto al proprio posto.
Di nuovo, di nuovo questi strani incubi. Non so che cosa vuoldire, ma ogni volta mi viene un mal di testa straziante. Abbassai la mano con cui mi ero coperta la bocca per non urlare, e provai a alzarmi. Mi ero accovacciata senza accorgermene. Chi era quel ragazzo? E come faccio a sapere che è un ragazzo? Di nuovo la testa minacciò di scoppiarmi, e mi venne una nausea incredibile. Non ora, non qui. Non so neanche veramente dov'è il bagno. Devo pensare ad altro. Max. Si, lei è mia amica, se mi succede qualcosa mi aiuterebbe, non c'è nessun problema, a lei posso dire la verità. Ma quale verità poi? Soffocai un altro grugnito, e mi strinsi la testa. Poi caddi all'indietro. Qualcuno aveva aperto la porta. Guardai in alto, ma vedevo solo sfocato. Ma blu. Qualcosa di blu, si erano occhi.
"B-billy?" Si abbassò sulle ginocchia per potermi vedere meglio in viso. "Sai che non dovresti andare ai pijama party se hai la febbre?" "Non ho la febbre." Alzò le sopracciglia. "Scotti." Passò una mano sulla mia fronte. Fredda. Un brivido mi percorse, e mi alzai barcollando. "È normale, fra due minuti sarà passato."
"Non credo proprio. Adesso chiamo Max." "NO" Gli afferrai il braccio. "No, ora sto meglio, scendo e tu fai finta che non sia successo niente."
Era scettico. "Va bene vattene, basta che non mi riempi il pavimento di lacrime." Guardai giu, e in effetti c'erano alcune chiazzette sul parquet.
"Allora?" Mi fece cenno di uscire. Gia, non dovrebbe fregarglene niente dopotutto. Meglio cosi, giusto? Andai di fronte allo specchio appeso alla parete accanto e cercai di tranquillizzarmi. Non potevo mica scendere in questo stato. Per fortuna ero brava a nascondere questi attacchi, e dopo 30 secondi gia il rossore era sparito dagli occhi.

"Ci hai messo un bel po." Mi sussurrò Max, appena ero tornata al mio posto. Mi sforzai di finire il cibo nel piatto, che nel frattempo era diventato freddo. "Si, tranquilla. Avevo... ho il ciclo, sai."
"A-ah! Si si nessun problema, ahah non lo sapevo scusa." Mi sorrise, colta alla aprovvista. Sua madre si alzò portando via il suo e il piatto di Neil, probabilmente mi avevano aspettata. Le allungai anche il mio piatto e bicchiere, Neil era gia tornato in camera. "Scusami cara, era un po stanco e voleva riposare."
"No no nessun problema, anzi dovrei scusarmi io che vi disturbo." Mi rivolse uno sguardo caloroso, "E non andate a letto troppo tardi, altrimenti domani non vi alzate. Avete capito? Max?" Lei annui frettolosamente, poi volevamo salire, quando vedemmo Billy passare davanti a noi. "Billy tesoro dove vai?" "Niente che ti riguardi." Rispose lui in tono gelido alla sua matrigna. Vidi chiaramente che il suo comportamento verso di lei la feriva, certo non deve essere facile avere un figliastro cocciuto che tratta tutti come merda. "E non chiamarmi tesoro." Dopodichè si sbattè la porta alle spalle. "Vieni, saliamo." Disse Max tirandomi per la manica. "Perchè è uscito?"
"Credo che ci sia una festa oggi, non hai visto com'era vestito?" Forse non ci avevo fatto caso. "Ma c'è alcol? A.. a quella festa?"
"Certo che si." Mi guardò stranita. "Alle feste non si fa altro che bere, fumare, drogarsi e.." Evitò il mio sguardo imbarazzata. "Scopare." FInii io la sua frase, soffocando una risata. È divertente come si imbarazza per cosi poco.
"Beh.. si." Poi ci mettemmo a ridere entrambe.

***

Per il resto della serata non avevamo fatto nientaltro che parlare delle prime cose che ci venivano in mente, finchè stanche non ci eravamo addormetate entrambe nel suo letto.

just another slut- Billy x readerWhere stories live. Discover now