CAPITOLO 16

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La voce di Rayan fermò di nuovo il discorso di Romy. Il suo tono era tagliente come un coltello. Romy rimase senza fiato.

"Il mio bambino..."

"Il nostro bambino," la corresse lui piano.

Lei annuì nervosamente.

"Al nostro bambino era stata diagnosticata una malattia cardiaca congenita."

Disse quelle parole in fretta e aggrottò la fronte.

"Mi avevi detto che avevi fatto delle ricerche, Rayan... Pensavo lo sapessi..."

Dovette interrompersi non appena lui rovesciò il bicchiere sul tavolo, versando il vino rosso sulla tovaglia candida.

"Santo cielo..." mormorò. "Santo cielo... Non pensavo... Non sapevo..."

La fissò per un attimo infinito, per poi alzarsi in piedi di scatto e allontanarsi dal tavolo.

"Rayan..."

Lui si girò verso di lei bruscamente.

"Non lo sapevo, Romy... Ti giuro sulla mia vita che non lo sapevo... Mi devi credere... Tu devi credermi..."

Il suo tono implorante la sconvolse e le spezzò il cuore. Sentì nella sua voce la disperazione e non riuscì a fare altro che ad annuire.

"Dimmi cosa... Come... Cos'è successo...?"

Rayan si fermò e deglutì a fatica. Il dolore la scosse dalla testa ai piedi.

"Quella notte noi due abbiamo usato i preservativi, perciò, quando sono apparsi i primi segni di una gravidanza, non ho fatto molto caso... Poi ho capito che aspettavo un bambino e, dopo lo shock iniziale, ho abbracciato questa notizia e ho iniziato a fare tutti i piani che una futura madre poteva fare... La gravidanza era piuttosto avanti, quando, un giorno, ho iniziato a sanguinare leggermente. Così, sono andata a farmi visitare... L'ecografia aveva mostrato il difetto cardiaco. Mi era stato riferito che le probabilità di sopravvivenza all'intervento chirurgico estremamente rischioso, erano terribilmente basse. Prima di iniziare a pensare al... all'aborto, ho fatto numerosissime ricerche. Nessuna di esse poteva garantirne il successo."

"È per questo che hai interrotto la gravidanza?"

Lei abbassò lo sguardo per qualche secondo e annuì, affranta.

"Quindi avevi intenzione di portarla a termine?"

"SÌ... volevo partorire quel bambino... Ma tu... Rayan, tu davvero non lo sapevi?"

Fece un respiro profondo. E sul suo viso apparve un'espressione di profondo dolore e frustrazione.

"No, non lo sapevo... Dopo che Jordi mi aveva detto che avevi... interrotto la gravidanza, sono andato fuori di testa... Non ero più disposto ad ascoltare altro. Ammetto di non averlo trattato bene. Non parlammo più per settimane e, quando ci sentimmo di nuovo, avevamo deciso di non discutere ancora di quell'argomento. Le mie ricerche si sono focalizzate sulla tempistica, sulle date e sulle tue finanze, non sul motivo per cui avevi abortito..."

Chiuse gli occhi e scosse il capo.

"Dannazione... Se solo avessi ascoltato... Se solo ti avessi cercato... Forse..."

"Non avresti potuto fare niente... Non c'era un'altra scelta da fare, Rayan... Mi dispiace tanto..."

Lui riaprì gli occhi, colmo di rimorso.

"No, Romy... Sono io ad essere dispiaciuto. Perdonami... Perdonami per essere stato così stupido e arrogante..."

L'aveva chiamata di nuovo Romy... e lo aveva fatto fuori dal letto... E aveva scoperto che non sapeva niente della tragedia che l'aveva colpita... Romy sentì un nodo alla gola. Gli occhi le bruciavano ed iniziò a piangere piano, quasi in silenzio.

ROMY E IL SUO MAGNATEWhere stories live. Discover now