Caro diario....

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*caro diario,
oggi è stato il mio primo giorno al liceo.
Non Andrò allo ue non avendo un quirk.
Mio fratello cercò di convincermi a venire ugualmente.
Ma cosa avrei fatto?
Non potrei mai avere una speranza davanti tutti quei ragazzi con un'unicità, sarei in netto svantaggio.
Scusa non mi sono presentata:
Sono Y/n kirishima o più o meno visto che sono stata adottata, non ho mai saputo chi fossero i miei genitori biologici ma, non mi va di parlare della mia infanzia.
Vengo dall'Italia.
Ho dei capelli c/c l/c e degli occhi c/o.
Ora però ti racconto la mia giornata.
Mi sono svegliata alle 7 a causa della sveglia o meglio dire, a causa di mio fratello, Ejirou.
«Avanti Y/n Sono le 7 svegliati non vorrai fare tardi il primo giorno di scuola!»
A fatica, spensi la sveglia che suonava lo stesso motivetto da minuti e mi alzai strofinandomi gli occhi.

Mi vestii ed andai a fare colazione.
Arrivate le 7:30 uscì di casa e mi separai da mio fratello.
Arrivai a scuola e l'emozione saliva.

Mi sarei fatta nuovi amici? Sarei piaciuta ai professori? Queste mille preoccupazioni mi volavano per la testa in cerca di una risposta concreta che si sarebbe potuta avere solo se fossi entrata in quella struttura.

A passi svelti entrai e mi diressi in classe dove erano presenti quasi tutti.

«salve» disse la prof che mi indicò il mio posto.

Le lezioni proseguirono e furono molto divertenti a dire la verità.

Durante l'uscita però accadde l'ultima cosa che avrei voluto accadesse.

Un gruppetto della mia classe composto da due ragazzi e tre ragazze passarono vicino a me ridacchiando.

Non gli diedi retta pensando che magari avevamo solo iniziato col piede sbagliato.

Detto ciò mi diressi a casa.

Mentre camminavo vidi una persona attraversare la strada, aveva la stessa divisa di mio fratello quindi avevo presunto fossero della stessa scuola.

Costui indossava un paio di cuffie e aveva lo sguardo dritto sul telefono noncurante del gesto che stava compiendo.

In quel momento una macchina continuava ad avanzare e minacciava di investirlo.

Senza pensarci due volte corsi «ATTENTO!» urlai, e quando alzò lo sguardo il ragazzo rimase pietrificato ma, prima che la macchina possa averlo colpito mi fiondai su di lui buttandolo e atterrando insieme lontani dal veicolo.

Presi una bella botta alla testa infatti in quel momento avevo leggermente la vista offuscata e sentivo i suoni leggermente ovattati.

Poi mi accorsi che il ragazzo mi stava chiamando.

Così alzai subito il busto «stai bene!?» chiesi io preoccupata «tsk sto bene» mi rispose il ragazzo.

Mi cercai di alzarmi ma la botta fu davvero forte «ti porto a casa» mi disse «n-no non ti preoccupare» ma neanche il tempo di parlare che mi accorsi di non riuscire a stare bene in piedi.

Misi le braccia attorno al suo collo e camminammo fino a casa mia.

Durante il tragitto ci fu il silenzio «come ti chiami?» mi chiese lui con molta indifferenza «Y/n» «comunque g-grazie per prima» disse voltando il capo per non farsi sentire.

«non c'è di che!» dissi sorridendo.

Arrivati davanti casa mia stavo per suonare il campanello fino a quando non feci una cosa che non era da me.

«s-senti sei vuoi puoi avere il mio numero» e gli diedi un piccolo pezzo di carta con sopra esso.

Si limitò ad annuire e premette il pulsante del campanello.

Ad aprire fu mio fratello.

«Y/N MA DOVE T- BAKUGOU?! Ma che fai qui?» «capelli- em kirishima?» vidi mio fratello con una faccia confusa «tu sei sua sorella?» mi chiese il biondo.

«si» dissi grattandomi la nuca de ne  andò e salutando mio fratello «ciao bakugou!» disse quest'ultimo.

Poi il biondo si giro per darmi un ultimo sguardo e continuo a camminare.

«Y/n dove eri finita! E per lo più cosa è sul taglio sulla testa! Meno male che mamma e papà non ci sono...» «scusa Ejiro è solo che quel tuo amico stava per essere investito e per fortuna l'ha svenata all'ultimo» dissi grattandomi la nuca, ancora.

Mi abbraccio «ok ma non farlo mai più!»
Mi limitai ad annuire e a mettere un po' di ghiaccio sul capo e del disinfettante sulle ferite.

Mi cambiai e dopo aver mangiato feci i compiti.

Dopo un lungo pomeriggio di play con mio fratello arrivarono le undici di sera ed ormai stanca andai nel letto ma prima dovevo fare una cosa.

Per tutto il giorno non sono riuscita a togliermi quale ragazzo dalla testa.

Mi fiondai da mio fratello «Ehy ejiro posso farti una domanda?» annui «com'è che si chiamava qual tuo amico di oggi?» «Katsuki bakugou perché?» «no nulla. Notte ejiro» dissi mollandogli un bacio sulla guancia. Sorrise e mi salutò.

Così mi misi sul letto ed eccomi qua diario che sto scrivendo tutto ciò.

Domani non vedo l'ora di fare tantissime cose sopratutto di scoprire di più quel ragazzo mi sembrava simpatico....*

 𝐷𝑖𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑒𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀~bakugouxreader (femmina)🤍Where stories live. Discover now