Capitolo 9. Echi del passato

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"Feeling hypnotized by the words that you said"

Capitolo 9. Echi del passato

Dire che ci ho pensato tutto il pomeriggio è dire veramente poco

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Dire che ci ho pensato tutto il pomeriggio è dire veramente poco. Ho cercato di distrarmi, ho messo da parte il diario e guardato la TV, ma in ogni canale mi spuntavano solo commedie e drama romantici, che inesorabilmente mi costringevano a vedere nella mia testa di nuovo Jay prendermi per mano, asciugarmi le lacrime con i pollici, costringermi a guardarlo mentre tiene il mio mento alzato verso i suoi occhi... e arrossivo, mi agitavo e facevo di tutto per non pensarci ma, in quel modo, peggiorai solo la situazione, perché divenne un ossessione.

Riuscii a distrarmi veramente una volta preso il cellulare, abbandonato da più di quattro ore dentro la tasca dei jeans. Avevo messo il silenzioso, quindi non mi ero accorto degli ottanta messaggi e venticinque chiamate perse di Jimin. Mi sentii un po' in colpa, ma decisi di ignorare tutto. Le sue parole echeggiavano ancora, da qualche parte, dentro di me e non era facile passare avanti quando aveva scoperto quei dubbi, che già mi assilavano, facendomi sentire ulteriormente sporco e vergognoso.

Quindi cancellai tutte le notifiche dalla schermata del telefono. Passai una buona mezz'ora scrollando sulla home di Instagram, guardando i post senza nemmeno vederli, quando a un tratto me ne spuntò uno che mi fece bloccare per cinque minuti. Era l'account di Somin, la mia ex ragazza. E non mi diede fastidio il fatto che si fosse già messa con un altro, né che lo stesse spiattellando ai quattro venti come se la nostra storia non fosse mai accaduta. Fu la descrizione che mise sotto al post che mi fece sentire vuoto, sbagliato.

"A volte devi lasciare che il tuo passato svanisca, per trovare così un futuro migliore."

Credevo di averle dato tanto amore nei sei anni in cui siamo stati insieme, di non averle mai fatto mancare nulla, di averla amata come mai nessuna prima di lei. E adesso... aveva buttato tutto nella spazzatura. Non che dovesse restare ancorata a me nonostante io non volessi più stare con lei, ma avrei preferito fosse stata più delicata, che avesse più tatto. Che si fidanzasse nuovamente, senza fare sentire me inutile. Ero stato sincero in fin dei conti, non l'avevo tradita, né stavo cercando già qualcun altro con cui rimpiazzarla.

Certo, adesso c'era Jay nella mia vita ma, a parte qualche confuso sentimento che sarebbe sparito da un momento all'altro, non frequentavo nessuno.

Allora misi da parte anche il cellulare. Sembrava che quel giorno nulla potesse farmi sentire un normale ragazzo di ventisei anni. Quindi decisi di fare uno spuntino, ignorando palesemente i brodini e gli ortaggi che Jimin mi aveva portato quella mattina. Quasi come se volessi fargli una ripicca mi preparai del ramen istantaneo, senza spezie. Ci aggiunsi anche dei tteokkbokki e una coca cola ghiacciata da bere. Fu veramente triste mangiare così, da solo mentre il sole tramontava. Forse fu la foto che Somin aveva pubblicato, ma all'improvviso mi sentivo veramente abbandonato.

Ho inseguito le stelle|Taekook🦋Where stories live. Discover now