Capitolo 4

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(Nico Pov)

Stavo facendo forse uno dei sogni più belli che avessi mai fatto: io e Loco, abbracciati al tramonto. Un momento bellissimo, soprattutto quando poi le nostre candide labbra si avvicinarono una contro l'altra e le nostre lingue si legarono con passione, insomma, quando ci baciammo. Sogno molte volte Loco o, se non lo sogno, è presente in tutti i miei sogni. Purtroppo qual bel sogno fu interrotto dal rumore delle campane: non aprii manco gli occhi, e subito mi ricoprì con la coperta fino alla faccia, ma poi mi accorsi di un dettaglio. Stranamente il letto sembrava più soffice: magari sarà stata un impressione. Mentre, però, mi stavo per riappisolare sento Loco gridarmi contro, così riapro gli occhi.

Loco:NICO! SPIEGAMI CHE CI FANNO QUESTI FIORI IN CAMERA! E PERCHE UNA PIANTA MI STA PRENDENDO PER LA GAMBA.

In effetti Loco era sospeso in aria, al contrario, con un a specie di liana fiorita che lo prendeva per il piede. Mi guardai attorno alla stanza, ed anch'essa era piena di orchidee e vischi. Prima di preoccuparmi dle resto feci scendere Loco dimenando la pianta.

Nico: Scusami! Non controllo i miei poteri durante il sonno!

Loco: Capisco tutto.... Ma come mai proprio i vischi-?

Nico: come "proprio i vischi"?

Loco: Non conosci la leggenda? Se due persone innamorate camminano sotto un vischio si devono baciare. Non è che hai sognato me-

Nico: No! Stai zitto.

Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio, giusto perché c'erano i vischi. Poi mi staccai.

Nico: giuato perché c'erano i vischi sappilo....

Loco: Ora come ripuliamo-?

Nico: parlando con i fiori.

Loco: Scherzi-?

Nico: No, guarda

Mi sedetti per terra a gambe incrociate, chiusi gli occhi e cercai di "parlare con i fiori" tramite la mente, cercando di farli fluttuare fuori e facendoli andare via trasportati dal vento. Rimasi così per circa 5 minuti,finché Loco non mi toccò la spalla:

Loco: Nico

Nico: Cosa? Dove sono i fiori? Ce l'ho fatta?

Loco: No

Mentre mi alzavo Loco mi indicò la finestra così ci diedi un occhio: c'era buona parte dei fiori che stavano svolazzando fuori.

Loco: Ho sbrigato io la faccenda

Nico: Ah.... Uffi-

Loco: Però fidati di me! Un giorno riuscirai a comandare i fiori fino a quadro punto

Nico: Se lo dici tu... Il tizio tutto bello in abiti eleganti è già passato?

Loco:No credo... Vabbè significa più tempo per noi

Nico: Il che significa~

Feci sbattere Loco contro il muro: la mano sinistra gli stringeva contro il muro il suo polso destro, mentre l'altra mano stava poggiata sul petto di Loco. Eravamo ad una vicinanza molto elevata. Mentre stavamo a fissarci dritto negli occhi Loco divenne tutto rosso.

Loco: Ehm- Nico- ceh... Non ti sembra poco opportuno-?

Nico: Ma perché no?

Loco: Solo pochi minuti.. E nient'altro! Solo il bacio

Appena terminò la frase mi gettati su di lui e incominciai a baciarlo: le nostre lingue si toccavano di continuo quasi non riuscivano a stare ferme in secondo,invece le labbra si appiccicano una all'altra quasi per non far passare l'ossigeno. Ad qun certo punto iniziai a spingerlo sempre più contro al muro, quasi per sdraiarmici sopra: infilati le mie calorose mani sotto la sua maglia, lungo la sua gelida pelle. Quasi gliela volevo levare la maglia, ma non tentai. Loco nel mentre si dimenò dalla presa del mio braccio, portò la sua mano al mio petto, iniziando a farla scivolare lentamente verso il basso. Mi scattò quasi un brivido quando iniziò a far cadere la mano, così mi staccai da lui, lo presi con entrambi le mani lungo il collo e me lo feci cadere a terra: in quel momento lui stava steso completamente sopra di me, mentre io stavo sotto, imbarazzato. Rimasimo così per non so quanto, a tal pinto da farci trovare dal maggiordomo.

Ai Suoi Ordini, Mia Regina Where stories live. Discover now