La scommessa del diavolo

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Le fiamme arancioni si muovevano senza sosta, mentre il fuoco produceva uno scoppiettio tranquillo e famigliare. Lucy era comodamente seduta sulla poltrona color bordeaux, mentre tastava con i piedi freddi il tappeto peloso, con le mani cercava di catturare un po' di calore dal fuoco sempre più caldo e gli occhi color nocciola erano persi tra quelle fiamme variopinte che mutavano in continuazione.

<< Ah, l'estate è già finita purtroppo... >> Sospirò un ragazzo dai capelli rosa, mentre si versava del whiskey in un bicchiere.

<< Già... Da ora in poi farà sempre più freddo... >> Disse la ragazza con preoccupazione.

<< Basta chiedere e posso riscaldarti quando vuoi... Non c'è bisogno di aspettare la prima notte di matrimonio... >> La rincuorò il conte sedendosi su una poltrona, mentre con sguardo provocatorio fissava la fidanzata, la quale avvampò tutta d'un tratto.

"Cosa?" Il cuore di Lucy iniziò a battere all'impazzata, solo pensando a cosa avesse alluso il conte con quella frase.

"Non ci avevo ancora pensato a.... quello..." Riflettè la biondina, imbarazzata per i suoi stessi pensieri. Solo al pensiero di lei e Natsu in procinto di consumare il matrimonio la biondina iniziava a sudare, a colorarsi di rosso dalla punta dei piedi fino ai capelli e a sentire il suo cuore battere all'impazzata. La frase di Natsu l'aveva resa particolarmente imbarazzata, ma anche desiderosa di quella passione, di quel desiderio che l'accompagnava dalla prima volta che l'incontrò. Un desiderio che sopratutto nell'ultimo periodo non sapeva controllare molto bene e solo l'idea di soddisfarlo subito, in quel momento, la metteva su di giri. Però doveva aspettare, placare la sua voglia e attendere il momento giusto e consueto che impose la società per certe... pratiche, come le definiva la ragazza stessa.

<< N-no, aspetteremo. >> Rispose quindi la ragazza, cercando di sopprimere il desiderio personale.

<< Uff, che seccatura... Mi è venuta un'idea, Lucy... >> Annunciò il rosato che si mise davanti alla biondina, mentre la guardava con sguardo malizioso e forte.

<< Scommettiamo! >> Esclamò, suscitando lo stupore e la preoccupazione della ragazza.

*

La flebile luce di una candela illuminava ora pareti color crema ora porte color ebano.

Il silenzio tombale e i corridoi bui e infiniti mettevano una certa ansia nel cuore di Lucy, che vagava in quella situazione da mezz'ora ormai.

<< Sono una povera idiota, non avrei mai dovuto accettare... >> Si maledì, mentre iniziò a pensare a ciò che successe poco prima.

<< C-Che tipo di scommessa? >> Chiese preoccupata la biondina, mentre scrutava gli occhi profondi del fidanzato.

<< Semplice: Dovrai trovare un oggetto. Se lo trovi vinci e se non accade vincerò io. >> Un sorriso diabolico si disegnò sul viso del ragazzo.

<< Se vincerai aspetteremo, se vincerò io no. >> Concluse poi, allegro come un bambino.

Lucy a quella frase provò un grande senso di disgusto verso il suo compagno.

<< Sei disgustoso. Non scommetterò mai. >> Affermò con serietà.

<< Hai paura di perdere? Beh, effettivamente ti capisco... Dopotutto anche io avrei paura di perdere se avessi contro un uomo astuto e forte come me... >> Si vantò, guardando dall'alto al basso la biondina, che a quella frase non perse tempo e strinse la mano al ragazzo.

<< Però, se dovessi vincere in più in un'occasione dovrai fare ciò che ti dirò di fare. Che oggetto devo cercare? >> Chiese con sguardo determinato e ambizioso.

I Diavoli Non Esistono Solo All'Inferno - A Victorian HistoryDonde viven las historias. Descúbrelo ahora